L'importanza della quarantena
Metto in evidenza che nella giornata di ieri è stato pubblicato sulla Home Page di Tartarugando un interessante ed utile articolo sulla quarantena.
http://www.tartarugando.it/content/2...uarantena.html
Capita che a volte si sottovaluti l'importanza di effettuare la quarantena per i nuovi esemplari. Questo articolo descrive il perchè è consigliabile effettuare la quarantena e fornisce delle linee guida su come svolgerla correttamente.
Un applauso :clap2: a Maura :D
Re: L'importanza della quarantena
Hai fatto bene ad evidenziare la cosa Rughis !
Un articolo da stampare e metterselo davanti alla porta del rettilario ;)
Re: L'importanza della quarantena
letto tutto d'un fiato..
grande Maura!
Re: L'importanza della quarantena
Grazie ragazzi!!
:hug:
Spero davvero possa servire a scongiurare qualche contagio!:susu:
Re: L'importanza della quarantena
Re: L'importanza della quarantena
Citazione:
Originariamente Scritto da
maura72
Grazie ragazzi!!
:hug:
Spero davvero possa servire a scongiurare qualche contagio!:susu:
Quelli che leggeranno l'articolo non potranno accampare scuse in caso di problemi
:frown-:
Citazione:
Originariamente Scritto da
maura72
Grazie ragazzi!!
:laugh-: caldo Maura eeh ??
Re: L'importanza della quarantena
Citazione:
Originariamente Scritto da
turtlej
:laugh-: caldo Maura eeh ??
:risata:
:mah:
Re: L'importanza della quarantena
Molto interessante il tuo articolo....
Grazie Maura.
Re: L'importanza della quarantena
Scusate, ho letto che il periodo di quarantena varia a seconda delle probabilità di malattia.... quanti mesi pensate occorrano in media??
Re: L'importanza della quarantena
Io faccio sempre 5-6 mesi di quarantena
Re: L'importanza della quarantena
Citazione:
Originariamente Scritto da
lion73
Io faccio sempre 5-6 mesi di quarantena
5-6 mesi sono parecchi :)
Diciamo che vuoi stare tranquillo ;)
Comunque la regola è... dipende da caso a caso :)
Re: L'importanza della quarantena
Addirittura ho sentito di gente che fà un anno per sicurezza assoluta.
Re: L'importanza della quarantena
Ho letto solo ora il post... Purtroppo non tutto è così semplice. Riguardo a malattie come quelle dovute ad herpes virus in particolar modo, 40 giorni, come pure 5-6 mesi sono un tempo assai limitato. Il virus herpes è sensibile a temperature superiori ai 30°C, per tale motivo difficilmente un animale infetto mostrerà alcun sintono nel periodo dalla tarda primavera fino a che le temperature non scendono stabilmente sotto un certo livello. Questo comporta che una quarantena efficace debba comprendere necessariamente almeno una stagione invernale. Infatti il virus si replica durante la latenza invernale e gli animali escono spesso in anticipo dal letargo mostrando sintomi quali bava, placche alla bocca, difficoltà respiratorie e di deambulazione in quanto il virus colpisce le vie aeree ed il sistema nervoso principalmente. Ma non solo, e va a degradare irrimediabilmente gli organi interni e, se anche un animale riesce a sopravvivere alla fase acuta, difficilmente supererà il secondo inverno. Ma nel frattempo infetterà tutti gli animali con cui verrà in contatto in modo subdolo in quanto i primi sintomi saranno evidenti solo quando ormai non c'è più nulla da fare. E' brutto da dire, ma in questi casi è bene che non ci siano sopravvissuti...
Il virus, trattandosi di un esponente della famiglia degli herpes, ha inoltre la caratteristica di NASCONDERSI all'interno dei gangli nervosi, dove il sistema immunitario non può entrare, e ripresentarsi anche a distanza di anni o decenni al primo accenno di un defedamento o stress. In questa fase, altra cosa imprecisa, nessun test rivelerà il virus in quanto questi esami vanno ad individuare il dna virale, supponendo che esso sia in circolo a causa della replicazione del virus. Ma di fatto in questa fase di latenza il visus è ASSENTE dal circolo dell'organismo, come fosse ibernato, dunque non è rilevabile ed il problema è dato nel caso di falsa negatività. L'unico modo per capire se l'animale è stato in contatto con il virus è l'esame degli anticorpi specifici, ma questo non è fatto se non in casi sperimentali e non è il test di routine. La presenza di anticorpi specifici ci dice però solo che l'animale è venuto in contatto con l'herpes, ma non se se lo porta ancora dentro, ma ciò è in ogni caso assai probabile. Nessun veterinario potrebbe mai dire con certezza che l'animale sia malato, lo sia stato a meno che non ci siano i sintomi e si ritrovi dna virale in circolo, dunque la possibilità di falsi positivi è talmente reale che è sempre ed in ogni caso da evitare di introdurre esemplari adulti, o se lo si fa bisogna avere la consapevolezza che se non si sa nulla dell'origine dell'animale, si possano avere problemi anche a distanza di un decennio. Solitamente gli esemplari portatori sono le Testudo graeca, ed in questo caso è sicuramente buona norma acquisirne piccole e provenienti da allevamenti seri.
Il virus si diffonde tramite le secrezioni e viene distrutto a zero gradi, mentre temperature maggiori se non molto elevate, non gli fanno nulla.
Un animale che sopravvive, fatto non raro, ma in piccolissima percentuale in Testudo hermanni e in Testudo graeca e marginata baby, giovani o subadulte, è da considerare infetto a vita. Probabilmente non si ammalerà più, ma potenzialmente al primo serio stress potrà far ripartire il contagio...
Altro grave problema sono i protozoi, quelli per intendersi che fanno rammollire il carapace alle baby e sono causa di stentata crescita e morti improvvise. Questi sono solitamente trasmessi dagli esemplari adulti o subadulti che ormai sono diventati resistenti e pertanto è assolutamente importante fare in modo che non ci siano contatti. Ricordiamo che i protozoi sono virtualmente immortali, difficilmente rispondono a terapie e non c'è modo di capire se non ci siano più...
Vogliamo infine parlare dei vermi? Le loro uova sopravvivono indefinitamente nel terreno, decenni, forse secoli. Alcuni sono se non in grandi concentrazioni poco preoccupanti come gli ossiuri (ma comunque causa di stentata crescita a malassorbimenti), ma altri come gli ascaridi, che hanno un ciclo vitale complesso con larve che sviaggiano per gli organi interni dell'animale come polmoni e dotti biliari e pancreatici, possono essere anche mortali. La prassi del bagnetto è per tale motivo assolutamente da abolire in quanto la defecazione libera uova che vengono ingerite e vanno ad aumentare la carica fino a livelli estremi. Immaginiamo che l'unico modo di attivare le uova è quello di passare dalla bocca, quindi anche se i vermi ne producono a migliaia di continuo, difficilmente un animale ne verrà in contatto nelle concentrazioni che si ritrovano nei bagnetti... Meglio dare verdure ricche di acqua e, lasciare che come in natura, gli animali bevano quando piove. Capisco che molti storceranno il naso, ma purtroppo le cose stanno così! Dimenticavo... Mi diceva il mio veterinario che l'unico modo di essere quasi sicuri di avere un recinto libero da infestazione, è quello di rimuovere i primi 30cm di terra, infatti i lombrichi spesso trasportano queste ultime i profondità quando vengono a mangiare gli escrementi degli animali infestati.
Il mio intento è quello di far capire che quanto si trova spesso in giro scritto in manualetti scopiazzati ed i luoghi comuni che girano, nonchè il sottovalutare certe norme igieniche fondamentali, sono la peggior causa di epidemie e grossi problemi negli allevamenti.
Re: L'importanza della quarantena
In poche parole,anche a distanza di molti anni,non avremo mai la certezza di avere animali sani,ma vivremo sempre con un minimo dubbio se ho capito bene.Per le esotiche immagino valga lo stesso ragionamento
Re: L'importanza della quarantena
Purtroppo no, a meno di far fare esami così specifici che per altro non sono alla portata di tutti. La soluzione migliore è quella di tener separati gli animali sempre in piccoli gruppi che NON devono mai ed in alcun modo venire in contatto. Qualora scappase fuori qualcosa, il problema si circoscriverebbe a pochi esemplari. Anche il tentativo di salvarli, comprensibilissimo ma non essendoci cura, sono da lasciar perdere in quanto si allungherebbe solo la vita in vere e proprie sofferenze aumentando la probabilità di avere nuovi infetti. Discorso differente per i piccoli che nascono puliti e che per rimaner tali basta isolarli dagli adulti, sicuri che cresceranno sani. E' per questo che il miglior consiglio è quello di acquistare esemplari da allevamenti seri o esemplari più piccoli possibili in quanto un'eventuale infezione sarebbe per loro mortale. Di conseguenza se tutto va bene sono da considerarsi con certezza puliti.
In ogni caso ripeto, basta tenere gli animali separati in piccoli gruppi lasciando perdere la malsana e sbagliatissima abitudine di tenere di tutto un po' appassionatamente assieme. Chiaro che le infezioni da herpes virus non sono comunissime, ma allo stesso tempo non sono affatto rare, dunque la probabilità di esseren colpiti è tutt'altro che remota. Altro consiglio, evitate di acquistare esemplari che hanno prezzi inferiori dal valore di mercato, e chiedetevi per quale motivo uno si voglia liberare magari di una bella femmina adulta svendendola...
Ricordo infine che un esemplare portatore potrebbe non infettare mai nessuno in tutto il resto della sua vita, un po' come succede con il virus della varicella zoster (un herpes virus umano) che tutti abbiamo celato dentro di noi ma che solo in rarissimi casi riesplode in fuoco di sant'Antonio ed in quel caso l'individuo diventa infettivo.
Re: L'importanza della quarantena
Grazie sei stata chiarissima,il problema per le esotiche è che per fare vari gruppetti,servirebbero decine di terrari,una cosa alquanto difficile.Avevo letto tempo fà su un libro di marta avanzi,che si possono fare esami specifici sull'herpes virus tramite prelievo di sangue,ma dal veterinario mi parlavano in clinica di prelievo col tampone dalla bocca,quale effettuare dei due?
Re: L'importanza della quarantena
Puoi fare entrambi, ognuno, come ho cercato di spiegare, va ad analizzare due cose differenti. Il tampone va a cercare dna virale. Il problema di questo esame è che se il virus non si sta replicando, questo non vuol dire che non ci sia, non viene rilevato. Con il sangue si può fare questo, ma anche cercare gli anticorpi specifici per il virus herpes. In caso di negatività sia con questo test che con l'altro, diciamo che si hanno buone probabilità che l'animale sia sano, purchè il test del tampone venga ripetuto ad un mese di distanza. In caso di positività, cioè di presenza di anticorpi specifici, si ha la certezza che l'animale è venuto a contatto con la malattia e che con buona probabilità ne è portatore. Non necessariamente potrà in futuro infettare altri esemplari, ma la possibilità rimane, ed a vita, purtroppo.
Il libro del'autrice che mensioni è pieno di grandi imprecisioni e/o stupidaggini inventate, come per esempio il periodo sensibile alla temperatura per la determinazione del sesso. Non capisco come tutti gli studi scientifici parlano del terzo medio di incubazione e l'autrice invece, parla dell'inizio dell'incubazione...
Per concludere, doverosa precisazione, purtroppo di virus pericolosi ed altamente infettanti nelle tartarughe sono molti. Danno per lo più sintomi simili, pertanto a test da herpes virus negativo, quello incrociato intendo, non è detto che non ci sia un virus di altra famiglia altamente contagioso e mortale. Purtroppo, lo ripeterò all'infinito, allo stato attuale delle conoscenze e delle possibilità terapeutiche, l'unica arma veramente efficace è la prevenzione e l'igiene.
Pochissimi lo sanno, ma nel 1998 venne fatto uno studio sulla vaccinazione di un gruppo di Testudo con virus herpes ucciso. Purtroppo i risultati furono in alcuni casi incoerenti con risposte strane, e tutto si fermò... anche per mancanza di interesse, aggiungo.