Re: Malaclemys terrapin macrospilota
Te lo rispiego:
Personalmente ho avuto più decessi tra animali di allevatori che di commercianti.
Gli allevatori, ad oggi, non hanno nessun obbligo di controllo sanitario, che i commercianti hanno.
Gli allevatori non hanno l'obbligo di garanzia sul prodotto, che i Commercianti hanno.
La qualità del prodotto dell'allevatore è garantito solo dalle sue affermazioni e così sarà fino a che non esisteranno organizzazioni stabili di allevatori con protocolli definiti e controlli.
Un commerciante può avere tutte le certificazioni consuete nel commercio (ISO, IMQ ecc)
Per quanto riguarda la parte fiscale, la sola ricevuta basta fino a un certo punto.
Meglio sarebbe avere anche un registro della ASL come allevatore amatoriale.
Non scordiamoci che è un tipo di attività che potrebbe essere considerata o agricola o commerciale, a seconda delle interpretazioni.
Più "paletti" vengono messi prima degli eventuali controlli e meglio è.
E non dimentichiamo il problema reddito/congruenza ai fini dell'accertamento sintetico.
Se l'ufficio trova i consumi troppo alti, immaginare un'attività di allevamento in nero è un invito a nozze.
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
dal tuo discorso posso intuire che una volta che passa l'asl in una fiera le tartarughe o gli altri animali, che sian cb o wc, son tutti ok giusto?
quindi la fiera stessa, visto che ha fatto fare questi accertamenti, si può prendere carico di tutti i decessi che i sui commercianti e allevatori han venduto ai clienti!
Se vogliamo essere più precisi: un appassionato compra animali ad una fiera da un commerciante il quale, come dici tu, ha fatto i dovuti accertamenti del caso.questo appassionato le riproduce e va alla fiera a vendere i cuccioli.lui non ha fatto accertamenti ma secondo la tua logica io non dovrei comprare i suoi cb.così oltre a non prendere animali sani sono incentivato a prendere per forza quelli dei commercianti i quali, per la maggior parte, vendono wc.a me sembra tutto illogico incentivare l'acquisto di wc.
Per quanto riguarda invece gli appassionati che han un introito a partecipare alle fiere ti ha già risposto Jc altrimenti le autorità competenti non li lascerebbero nemmeno esporre: non ti pare?
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
ah dimenticavo io sono uno di quelli favorevolissimo al ban: ne ho le scatole piene di arrivare a casa e leggere tutte le tue teorie strampalate
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
Citazione:
Originariamente Scritto da
Platysternon
dal tuo discorso posso intuire che una volta che passa l'asl in una fiera le tartarughe o gli altri animali, che sian cb o wc, son tutti ok giusto?
quindi la fiera stessa, visto che ha fatto fare questi accertamenti, si può prendere carico di tutti i decessi che i sui commercianti e allevatori han venduto ai clienti!
Se vogliamo essere più precisi: un appassionato compra animali ad una fiera da un commerciante il quale, come dici tu, ha fatto i dovuti accertamenti del caso.questo appassionato le riproduce e va alla fiera a vendere i cuccioli.lui non ha fatto accertamenti ma secondo la tua logica io non dovrei comprare i suoi cb.così oltre a non prendere animali sani sono incentivato a prendere per forza quelli dei commercianti i quali, per la maggior parte, vendono wc.a me sembra tutto illogico incentivare l'acquisto di wc.
Per quanto riguarda invece gli appassionati che han un introito a partecipare alle fiere ti ha già risposto Jc altrimenti le autorità competenti non li lascerebbero nemmeno esporre: non ti pare?
Scusa, ma non ti ho capito, seriamente.
In fiera, come organizzatore, chiedo a tutti i venditori, sia commercianti sia eventuali allevatori amatoriali, di fornirmi prima copia dei documenti attestanti l'origine degli animali e l'effettuazione dei controlli sanitari doganali o, per i nazionali, la dichiarazione di esenzione da salmonella.
Il nostro veterinario controlla poi tutti gli animali, individuando quelli che possono avere problemi.
In più la Asl e la Forestale fanno, a loro volta, controlli sui soggetti con documenti "strani", magari dietro nostra segnalazione.
Se poi mi forniscono certificati falsi e non me ne accorgo io, la Asl e la Forestale direi che sono in gamba.
Tutto ciò che non è in ordine torna sul camion o viene sequestrato da ASL o Forestale che, una volta tanto, ha tutti i documenti e può vedere con calma e non"al volo" in fiera.
Se sei un allevatore amatoriale mi darai l'elenco degli animali che porti e il certificato del tuo veterinario.
Dato che sei coperto dall'autorizzazione commerciale della fiera, eventualmente controllerò che rilasci ricevuta e chiederò, alla fine, cosa riporti via.
Tra l'altro è una richiesta della ASL.
Qui c'è un primo problema. I commercianti hanno registri di carico e scarico e i DDT. Gli allevatori amatoriali per lo più no.
Farli alla Asl è questione di pochi momenti e risolve un sacco di problemi.
Se mi arriva un tizio dicendo che alleva Emys, in realtà tutte WC, come faccio ad accorgermi? Chi lo può controllare prima e dopo?
Sicuramente tutti i problemi che ci vengono segnalati saranno fatti pesare sull'espositore e, se non ci fosse una risposta seria, potremmo chiudere lo stand ed escluderlo dalle manifestazioni successive.
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
Il registro è necessario per animali in CITES.
Io alla forestale, visto che riproduco diversi animali, avevo chiesto di protocollarmi le coppie per avere una certificazione di animali riprodotti in cattività da coppie regolarmente detenute. La richiesta non mi è stata accettata perché non sono in CITES.
Per le Emys nemmeno te lo dico che ho dovuto fare per farmi accettare la detenzione regolare, è stato uno scaricabarile continuo...
Non so in Lombardia come funziona, ma alle altre fiere a cui ho partecipato attivamente, non servono registri per gli animali di libera vendita, basta rilasciare una regolare fattura non fiscale per gli allevatori amatoriali (questo mi è stato confermato anche da altri enti competenti). Non serve altro.
Per gli animali non in CITES non esiste altra regolamentazione.
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
In Lombardia la Asl rilascia un registro di carico e scarico per gli allevatori amatoriali.
Qui dobbiamo capirci.
Se mi chiedete: Devo farlo per forza, la risposta è no!
Se la domanda è: A cosa serve?
Invece la risposta è ; serve a documentare presso un soggetto terzo che fa controlli la propria attività e permette quindi di superare i problemi che derivano dalla mancanza delle scritture e dei registri obbligatorii.
Se è per quello, aprire la posizione iva permette di detrarre i costi, altro vantaggio.
E voi allevatori amatoriali in questo momento avete più che mai bisogno di certificare quello che fate.
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
Secondo te aprire una partita IVA è conveniente? Non ci sono sempre dei costi da rispettare? Non penso che per me ad esempio, che riproduco una trentina di Pelodiscus all'anno, quest'anno ho riprodotto anche leopardini, ma niente morph pregiati, quindi del valore medio di 30/40€ e 5 Lampropeltis albino het snow al 50% del valore medio di 60/70€ (forse anche meno), sia così conveniente come cosa. Ho altre coppie di gechi e serpenti e anche tartarughe, non ancora pronte per esser riprodotte.
Sarei costretto a vendere tutto, senza fare più selezioni sugli acquirenti come faccio ora, per rientrare seriamente almeno nelle spese, non potrei più regalare esemplari e cambierebbe sicuramente tutto, da allevatore amatoriale sarei un mezzo negoziante.
Ammetto che in termini fiscali parlo quasi da completo ignorante, quel che so mi è stato spiegato da mia madre avvocato, senza scender troppo nei particolari e dal suo commercialista.
Rivolgendomi prettamente agli animali, il corpo forestale dello stato e la provincia dovrebbero esser gli enti di controllo a cui far capo, ma praticamente mi hanno sempre scaricato da una parte all'altra.
Tra l'altro aprendo una partita iva dovrei risistemare i locali, far diversi passaggi di destinazione d'utilizzo, no necessari invece come amatoriale.
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
Minotti per chiudere la faccenda ti posto il link all'associaazione Linnaeus dove l'Ufficio entrate dice espressamente che non essendoci attivita' d''impresa la ricevuta fiscale non deve essere fatta, al massimo su richiesta del compratore si puo' rilasciare una quietanza, credo che questo parere chiuda ogni discussione: chi ha continua disponibilta' di animali in vendita, vedi siti o presenza continuativa alle fiere con disponibilita' continua di animali deve avere partita IVA, chi li riproduce e li vende saltuariamente no
http://associazionelinnaeus.it/docs/...ia_Entrate.pdf
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
Non ha senso, tanto le sue idee restano quelle. Io mi aspetto delle scuse su quanto affermato in precedenza da Paolo, poi per il resto ognuno per la sua strada, le sue idee strampalate non mi riguardano, ma spero di non leggere più certe cose in forum di appassionati.
L'esatto contrario di quel che cerchiamo di fare da anni, in tutti i forum.
Re: Malaclemys terrapin macrospilota
Chiudo qui la discussione, visto anche il documento dell'Agenzia delle Entrate linkato da Marco che chiarisce definitivamente la questione.