Consigli allevamento Terrapene Carolina Triunguis

Buonasera a tutti, mi sono da qualche tempo interessato all'allevamento di queste tartarughe.

Ho quindi iniziato a reperire online quante più informazioni possibili, per poi procedere ad un acquisto consapevole.

La mia intenzione sarebbe quella di partire con delle baby, procedendo per il primo periodo ad un allevamento in terrario, per poi passare, in maniera definitiva, quando saranno più grandi, all'esterno.

Non avendo mai avuto esperienza con delle tartarughe palustri, avreste dei consigli da darmi sia per quanto riguarda la loro gestione, sia per la realizzazione di un paludario adatto (in termini di grandezza, componenti, materiali ecc.)?

Ho già cercato informazioni sul forum, che mi hanno inquadrato in modo abbastanza chiaro quanto relativo alla gestione, ma mi sento ancora deficitario più che altro sulla parte della realizzazione del terrario.

Grazie mille a chiunque mi aiuterà.

Ti rimando alla scheda di allevamento del sito, molto bem fatta, suggerendoti l'allevamento in terrario indoor solo per il primo inverno e passando poi all'allevamento outdoor, inizialmente in grossi vasconi o piccoli recinti, successivamente in un ampio recinto.
Massima attenzione va prestata alla recinzione in quanto sono tartarughe molto abili nell'arrampicarsi e scavare per fuggire.
Il recinto deve ricevere sole ma dovrebbe avere ampie zone d'ombra e preferibilmente una zona acquatica costituita da un laghetto realizzato con telo ampio ma di scarsa profondità oppure una vasca ampia e bassa come i vassoi per le sementi.
Per gli esemplari baby esistono 2 scuole di pensiero: alcuni usano una vasca nuda con pochi millimetri di acqua e qualche pezzo di legno o sughero, questo tipo di allestimento favorisce la Manutenzione, il controllo degli animali e la verifica di quanto mangiano.
Altri realizzano un terrario, usando ad esempio come substrato della torba bionda di sfagno mantenuta umida con un sottovaso di acqua, è un allestimento più naturale ma le tartarughe tenderanno ad infossarsi rendendo meno semplice il controllo degli animali e di quanto si alimentano.

Grazie mille gibo!

Ho ri-controllato quanto scritto sulla scheda del sito e risponde sostanzialmente a quanto di interesse per la gestione.

Pensavo di fare come suggerito da te, ovvero un primo anno in terrario e poi spostate all'esterno in via definitiva.

Avrei solo alcune domande su come realizzare correttamente il terrario, riguardanti sia le dimensioni (per 2/3 esemplari) che lampade e suddivisione zone, avresti qualche indicazione da suggerirmi? O anche discussione, in modo da prenderci spunto.

Per il setup, preferirei iniziare con un'impostazione simile alla prima scuola di pensiero, in modo da controllare più facilmente gli animali, passando poi all'inserimento di substrato (per rendere l'ambiente più simile a quello d'origine dell'animale).
Per la vasca nuda, l'acqua deve ricoprire l'intera superficie, oppure devono essere ricreate anche delle zone umide ma più asciutte?

Grazie mille dell'aiuto.

Allora, personalmente mi orienterei su un vascone in materiale plastico, economico, leggero, infrangibile, pratico da pulire, riusabile anche all'aperto; per esempio un box Ikea Samla da 130 litri (o similare) o un mastellone rettangolare da 150/180 litri.

Per il setup della vasca nuda, io ho visto mettere un filo d'acqua nella vasca e poi usare pezzi di sughero, che essendo incurvati creano sia una "grotta" che una zona emersa, puoi usare anche dei legni da acquario.

Se invece vuoi usare un substrato, ti consiglio la torba bionda di sfagno che potrai tenere umida con uno spruzzino oltre ad inserire un piccolo sottovaso con un filo d'acqua, anche in questo caso un sughero o una tegola potrebbero creare dei rifugi utili.

Perfetto, preferisco di gran lunga gestirmi con i box Samla, molto pratici per questo utilizzo.

Per quanto riguarda invece le lampade, guardando una discussione sul Forum ho notato che le migliori sono le Solar Raptor, a cui va abbinato il Ballast. Come devo fare per scegliere la Potenza?
Considerando lo spazio ridotto, e considerando di dover mantenere temperature sui 24-30°C, potrebbe andare bene quella a 35w? Secondo quanto riportato qua:
http://www.tartarugando.it/illuminaz...ar-raptor.html
al messaggio #8, potrebbero andar bene anche le 50w.
Andrei poi ad aggiustare l'altezza una volta che misurerò la temperatura nella zona di spot (per questo sarebbe preferibile la 50w, così da avere più spazio di manovra).

Una volta che avrò installato queste lampade, e fornito nella zona di spot sui 30°C mentre nella zona fredda sui 24/25°C, dopo 8-10 ore le spegnerò, sperando che la temperatura non si riduca sotto i 20°C minimi. In caso che non riuscissi a mantenere i 20°C minimi (considerando di avere opportuna coibentazione con l'esterno) come mi devo comportare? Le ore di luce che ho indicato sopra sono sufficienti, oppure devo aumentarle?

Grazie mille.

Solar raptor 35 watt flood.
Trovi un tutorial in area illuminazione, dove è spiegato tutto per filo e per segno, eccoti il link: http://www.tartarugando.it/illuminaz...-analoghe.html
Se la vasca è in appartamento riscaldato secondo me non serve altro, sono tartarughe nordamericane... Comunque se proprio vuoi una fonte di calore h24 allora ti consiglierei un tappetino riscaldante sotto termostato, da posizionare su un lato della vasca.

Ciao,
Io allevo Triunguis da qualche anno e all esterno non ho mai avuto problemi.


Per quanto riguarda le baby invece ho avuto difficoltà in terrario il primo inverno, e ho perso purtroppo alcuni esemplari.

Ti consiglio se è la prima esperienza con questa specie di prendere esemplari già di un paio di anni e iniziare subito l allevamento outdoor. Sono molto meno delicati e non mangiano solo vivo.

Se vuoi comunque provare con i baby ti consiglio una solar raptor 35 w che è già più che sufficiente ( le vedrai poco fare basking).

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Citazione:

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Originariamente Scritto da kurtino

Ciao,
Io allevo Triunguis da qualche anno e all esterno non ho mai avuto problemi.


Per quanto riguarda le baby invece ho avuto difficoltà in terrario il primo inverno, e ho perso purtroppo alcuni esemplari.

Ti consiglio se è la prima esperienza con questa specie di prendere esemplari già di un paio di anni e iniziare subito l allevamento outdoor. Sono molto meno delicati e non mangiano solo vivo.

Se vuoi comunque provare con i baby ti consiglio una solar raptor 35 w che è già più che sufficiente ( le vedrai poco fare basking).

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Grazie mille delle informazioni!

kurtino, se posso, potrei sapere quali sono stati gli elementi più critici per l’allevamento indoor per le baby? La loro delicatezza a cosa è imputabile? Te lo chiedo perché sarebbe appunto la prima esperienza.

Grazie mille.

Esattamente non so cosa sbagliavo.
I parametri di umidità e temperatura mi sembravano corretti.
La parte più complicata è stata l alimentazione non mangiando vegetale così piccole le alimentavao con le camole, alcuni esemplari mi sono cresciuti bene altri invece erano inappetenti.

Dopo i 2 anni invece li ho fatti rimanere tutto l anno all esterno e ora sono autonomi.

Li vedo pochissimo perché stanno sempre nelle tane interrati ma ogni mese li cerco e li peso e sono ok

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Per curiosità, con quanti esemplari hai iniziato?

A tuo giudizio, per stimolare l’appetito giocando sul loro istinto predatorio, potrebbe essere corretto l’uso di “bigattini”? In poche parole sarebbero i bachini piccoli bianchi usati per la pesca, oppure c’è un maggior rischio di contaminazione da parassiti rispetto a camole oppure tarme della farina? Questi siccome tendono ad avere maggior movimento e potrebbero stuzzicare di più.

a detta di alcuni allevatori, il setup "nudo" con un filo d'acqua facilita il controllo delle baby e il reperimento del cibo da parte loro, cosa che diventa più complessa in un terrario con substrato dove sia le tartarughe che le larve (tarme/lombrichi) tenderanno ad infossarsi e sarà difficile capire quali esemplari mangiano e quanto.
i bigattini, detti anche cagnotti, sono un alimento da evitare, sono larve di mosca carnaria e contengono sostanze nocive per i rettili; meglio usare tarme, lombrichi, camole del miele (raramente), eventuali altre larve da pasto (larve di mosca soldato, bachi da seta, ecc.).

Benissimo, capisco perfettamente.

Essendo comunque schive, per favorire la ricerca del cibo, potrebbe convenire ridurre lo spazio a loro disposizione nel Samla da 130l? O è già abbastanza piccolo da garantire una buona ricerca?

Avete per caso degli allevatori referenziati a cui rivolgersi per un eventuale acquisto?

La samla 65 o 130 litri secondo me possono andare bene.

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