No, se strappano via la carne ai cani pur di togliergli il microchip e abbandonarli non oso immaginare cosa ferebbero con questi animali
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No, se strappano via la carne ai cani pur di togliergli il microchip e abbandonarli non oso immaginare cosa ferebbero con questi animali
Quella dei microchip nelle tartarughe è solo una farsa (e una scusa per fare spendere ulteriori soldi a chi ha questi animali). Già ho sentito dire che avviene senza alcun problema l'estrazione dei microchip da tartarughe di terra, ovviamente non è la stessa situazione dei cani, in questo caso non viene fatto per abbandonarle, ma per sostituirle e "resuscitarle"... non so se mi spiego.
si si ti sei spiegato bene ma con l'esame del dna non si e eliminata questa possibilita?
ormai ce ne sono moltissime libere in giro per tutti i laghi,sarebbe impossibile toglierle tutte,anche perchè si riproducono
D'altra parte, questo è frutto di una legge ottusa che non tiene conto che in un ventennio, gli animali irregolari si sono riprodotti generando una popolazione clandestina sempre più grande.
E del fatto che in Italia, al contrario di altri paesi non si risolve il problema alla radice se non in alcune fortunate oasi
io intendevo dire che ormai con l'esame del dna lo spostamento del microchip non e piu fattibile giusto?
Sbagliato. L'esame del DNA viene fatto a chi ha tartarughe ad esempio denunciate nel '95 e adesso vuole richiedere i documenti CITES (per verificare nascite di seconda generazione in allevamento). Poi una volta ottenuti, finisce lì. E per chi ha tartarughe con l'ex cessione gratuita o direttamente acquistate con CITES e microchip, non viene fatta alcuna analisi del DNA. Non c'è una correlazione tra microchip e analisi del DNA, quest'ultima viene fatta solo al privato che vuole iniziare a vendere qualcuna delle sue tartarughe denunciate ai tempi e tenute in regola fino ad ora (o a chi vuole cambiare la fonte del proprio documento CITES, passando a quella commerciale). Chi inizia adesso a comprare tartarughe, le ha direttamente in regola con CITES e microchip, senza conoscere l'esatta origine degli animali (se ad esempio provengono da paesi stranieri e quasi sempre sono "catturoni"), e potrà vendere già alla prima generazione.
Basti pensare che adesso inizieranno a trovarsi molte hermanni hermanni con CITES stranieri (di boettgeri, ma la sottospecie non viene riportata nel documento), e si comprende subito come funzionano le cose. E' tutto un business, altro che salvaguardia delle tartarughe!
ah allora mi ero informato male.grazie della spiegazione
Premesso che qualsiasi regolamento presenterebbe "buchi" e possibilita' di raggiri, piu che il microchip sarebbe utile poter detenere questi animali con permessi specifici e individuali.
Vuoi una Chelydra?
Chiedi il permesso a chi di dovere (Forestale, Prefetto o chi si stabilisce) fai la tua domanda con curriculum e motivi, fai un colloquio, vieni autorizzato a tenere con la specifica di essere tenuto a fornire notizie in qualsiasi momento, clausole varie ecc. fino alla morte dell'animale (che dovra' essere certificata) o dell'alienazione da autorizzare preventivamente.
Questa potrebbe essere un'idea intelligente. Ma fattibile? Chi potrebbe avanzare una proposta simile e a chi? Ministero, Forestale... ? Qualche associazione privata?