Buongiorno! Qualcuno ha mai riscontrato esiti positivi curando un Inizio di raffreddore/rinite con iniezioni di cortisone? Ovviamente consigliate e somministrare da un veterinario esperto in rettili.
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Buongiorno! Qualcuno ha mai riscontrato esiti positivi curando un Inizio di raffreddore/rinite con iniezioni di cortisone? Ovviamente consigliate e somministrare da un veterinario esperto in rettili.
Mi rimane difficile che un veterinario esperto in rettili prescriva iniezioni di cortisone per curare un po' di scolo nasale...
Il cortisone è un anti infiammatorio steroideo che agisce riducendo l'infiammazione, ma nulla può sulle cause della stessa. In prima battuta potrebbe far calare o cessare lo scolo nasale, ma non appena ne finisce l'effetto, non avendo curato le cause, il moccichino se ne tornerà come prima. Con qualche effetto colaterale all'animale dovuto però al farmaco...
Senti eventualmente il parere di un altro specialista.:wink-:
Un inizio? mi sembra veramente spropositato. La tua tartaruga ha già avuto problemi di salute in passato? recidive ecc...o è la prima volta che presenta raffreddore? Concordo in pieno con tartamau, non comprendo l'uso di cortisone per curare un iniziale raffreddore, tenendo conto degli effetti collaterali e del fatto che, come tutti sanno, è un immunosoppressore e potrebbe esporre la tartaruga ad altre infezioni virali....Citazione:
Originariamente Scritto da lusy
Anch'io sentirei un altro parere veterinario....
Si vi assicuro che è un veterinario esperto.. È la prima volta che capita.. purtroppo con i cali di temperatura notturni.. X ora sono state somministrate 2 iniezioni un giorno si e uno no e in effetti nn hanno ne più scolo ne starnutini.. Premetto che sin dall' inizio erano attive e tuttora lo sono.. Che fare? Un altro veterinario esperto mi è troppo lontano ed io lavoro tutto il giorno ho solo poco più di un ora a mezza libera il pomeriggio e sinceramente nn me la sentirei di fare da sola delle iniezioni di antibiotico nel caso un altro veterinario mi dovesse prescrivere quelle, inoltre le mie sono esemplari giovani.. Immaginavo ci fosse Qualcosa di "strano" in questo trattamento anche xké facendo ricerche nn trovavo nulla a riguardo.. X questo mi è venuto il dubbio e quindi ho chiesto a voi.. Ora mi sento un po spiazzata e molto preoccupata..
Se il raffreddore non è grave non si fa nemmeno l'antibiotico, in caso di rinite e raffreddore ad esempio si fa spesso l'aerosol...Potresti sentire un altro veterinario della tua zona per telefono, spieghi la situazione e ti fai consigliare. :wink-:
Ok grazie! Potreste dirmi cosa viene usato solitamente nel mio caso x praticare aerosol? Non di certo perché ho intenzione di fare di testa mia, non oserei mai! Ma per non essere totalmente ignorante a riguardo.. Io in effetti ero convinta che il dott mi avrebbe suggerito L'aerosol.. E lo avevo proposto pur nn conoscendo la pratica.. Se si tratta di medicinali e nn è consentito nel forum fare nomi magari mi scrivete in privato. Ripeto non per agire di testa mia ma per una maggiore sicurezza dato che quando mi è stato consigliato il cortisone ed ho chiesto se poteva avere effetti collaterali mi è stato detto assoluta NO, ed io, nella mia ignoranza, era tranquilla fin che nn ho chiesto a voi.. Se è possibile grazie! Altrimenti.... Grazie ugualmente!
Sul forum preferiamo che i nomi dei farmaci non vengano usati, per evitare che persone che si divertono a atteggiarsi a veterinari di fortuna possano uccidere i propri animali. Il mio suggerimento è quello di contattare un altro veterinario esperto in rettili e chiedere a lui. E' la prima volta che leggo di un inizio di raffreddore curato con iniezioni di cortisone. Io non avrei neanche preso in considerazione quella terapia, sarei corso da un altro veterinario.
Di vero in tutta questa faccenda che lo scolo nasale parte da una infiammazione della mucosa del naso, infiammazione che il cortisone riduce tanto da far cessare la manifestazione mucosa. Il problema è però la causa di questa infiammazione, che potrebbe essere un ambiente eccessivamente secco, parassiti e/o infezioni. Premesso che nella maggior parte delle volte è solo un problema di ambiente inadatto, che si risolve facilmente mettendo la tartaruga in condizioni adeguate, nel restante dei casi una diagnosi è difficile da fare anche da parte di un medico esperto per le difficoltà intrinseche e nella pluralità di cause che danno tutte il medesimo sintomo. Optare per un aerosol, guarda caso spesso a base di cortisonico, meno di antibiotico, è la medesima cosa dell'iniezione suddetta. Queste cure vengono prescritte quando non si è a conoscenza della causa e non si è in grado di fare, come spiegato, una diagnosi certa. Si opta pertanto nel ridurre la sintomatologia. Pratica usata frequentemente anche in ambito umano.
Sconsiglio vivamente di ricorrere all'uso di farmaci, piuttosto opterei per creare le migliori condizioni, quelle che più si avvicinano a quelle naturali, in modo tale che la tartaruga istintivamente attui i comportamenti istintivi che la porteranno a guarigione. Appurato che non sia un problema di stabulazione, o che le sue conseguenze siano ormai gravi, solo un veterinario può tentare una diagnosi ed una cura.
In sostanza, visto che la maggior parte di problemi di salute sono imputabili ad errori più o meno grossolani, è sacrosanto il vecchio adagio: "meglio prevenire che curare":wink-:
Tu non lo avresti nemmeno preso in considerazione perché appunto ne capisci più di me. Io mi sono fidata di un veterinario no del primo che ho incontrato per strada. Lo so che non si possono fare nome di medicinali ho in primis ribadito il concetto.. contattarò un altro veterinario che cmq è a più di mezz' ora di macchina e nessuno mi garantisce che sia meglio e che è disposto a darmi una soluzione x telefono, onde evitare un altra cura errata chiedevo delucidazioni, anche in privato, da chi ne sa più di me ma giusto per sicurezza. A saperlo prima, per esempio, avrei evitato di far fare queste iniezioni..
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GRAZIE tartamau. Questa è una risposta che può aiutarmi molto a capire.
Lusy, non è che noi vogliamo essere i cattivi della situazione perchè non ti vogliamo suggerire un farmaco, è che non avrebbe senso suggerire un farmaco se non si vede prima l'animale dal vivo, si stabilisce quale sia la sua situazione e di cosa effettivamente abbia bisogno. Altra cosa che ti suggerisco, perchè penso di aver capito male, è di andare dal veterinario, non di chiamarlo e farti dare la prescrizione per telefono. Attenzione, che corri il pericolo di ammazzarlo così l'animale.
Un veterinario che tranquillamente prescrive delle medicine per un animale che non ha neanche visitato e magari al telefono, secondo me è proprio da scartare. L'animale va fatto visitare bene e, solo dopo, va pensata la cura più adatta a lui e alla sua situazione, per quanto blanda possa essere la terapia.
Per quanto riguarda la mezz'ora di viaggio guarda, io ci metto intorno ai 45 minuti per arrivare dal mio e conosco diversi utenti che vengono anche da fuori Roma, tranquilla che per la tartaruga non è un problema, se messa nelle condizioni di viaggiare :)
Scusami Ugo, capisco cosa intendi ma la mia era semplice curiosità giusto x essere un minimo informata perché non ho idea di cosa si usi, se magari è possibile usare anche qualcosa a livello naturale.. Non stavo chiedendo suggerimenti di nessun tipo.. Cmq Voi mi avete consigliato di sentirlo per telefono un altro veterinario e farmi consigliare e ribadisco, il problema nn è il viaggio ma il fatto che non ho il tempo materiale in quanto al momento sto facendo un lavoro stagionale che mi tiene occupata 12ore al giorno. Cmq farò il possibile x risolvere la situazione.. Posso almeno chiedere se sia il caso di metterle in un terrario riscaldato dato che nei prossimi giorni è prevista pioggia e un brusco calo di temperatura?
Tu chiama e spiega la situazione e la terapia che il vet ti ha dato e senti cosa ti dice in merito, cosa ne pensa lui, di sicuro avrà le idee più chiare essendo uno specialista. Poi concordo con tartamau su eventuali errori di stabulazione che possono aver contribuito allo sviluppo del raffreddore, tu cosa ne pensi?
Quanti gradi ci sono lì da te?...credo che sia deleterio spostarle in casa, anche perché causeresti loro stress che influisce ulteriormente sul sistema immunitario, se fuori hanno dei rifugi ben coibentati è meglio che si adattino loro alla situazione metereologica.
Ho fatto loro una casetta di legno bassa e profonda, piena di paglia e sopra ricoperta di terra ma non ne vogliono sapere di dormirci se non sporadicamente.. Ieri le temperature erano su i 28 ed ora sta diluviando e ci sono 19 gradi.. Credo che il mio errore sia stato non comprire il recinto di notte come ho sempre fatto sia di estate che di inverno.. E molte sere, da quando ho cambiato loro casetta, sono rimaste a dormire fuori.. Ed ha fatto freddo, Credevo non fosse più necessario coprirle dato che ora mai è molto che vivono fuori e che hanno affrontato bene il primo letargo.. Hanno anche un ponte e dei tronchi dove dormono spesso ma la sett prima di ammalarsi dormivano fuori, in un angolo, e le ho lasciate fare.. Il terreno cerco sempre di tenerlo umido senza esagerare.. Non so, io sono convinta che la causa sia questa, e questi cali notturni così drastici..
Ciao lusy, se riesci a mettere una foto del recinto magari possiamo capire meglio come lo hai allestito e magari darti qualche consiglio se necessario. Il sole da che ora a che ora batte? Di solito è meglio, una volta sistemata la stabulazione, lasciarle fare il più possibile, loro si sanno autoregolare...se preferiscono passare la notte fuori significa che si sentono di farlo e non occorre che copri il recinto, altrimenti non si "allenano" all'adattamento all'ambiente come dovrebbe essere. Se in ogni rifugio c'è della paglia, quella già basta a tenerle calde e all'asciutto, in caso di abbassamento della temperatura...