Alimentazione dopo il letargo
Ciao a tutti, la mia tartaruga Testudo Horsfieldi del Ruzbekistan nata nel 2013 è uscita dal suo primo letargo passato nel suo recinto all'aperto. Si è svegliata sabato 12 marzo. Le temperature durante il giorno oscillano tra i 10 e i 14 gradi, mentre di notte si abbassano. Ho notato che lei gira per il suo bel recinto e che spesso e volentieri si addormenta dove le capita, senza tornare nella sua casetta coperta per ripararsi, a volte preferisce ripararsi sotto lo strato di foglie secche che le avevamo messo per riparala ancora di più dal freddo, dato che sapevamo dove si era interrata.
E' ancora tutta sporca di terra, ed è molto magra e asciutta, ma non la vedo mangiare. E' come se fosse ancora frastornata.
Il suo recinto è ricco di molti tipi di erba, di fragoline di bosco, di insalata riccia e di insalata invernale, ho provato a metterle dei pezzetti di zucchina e di carota, ma non mangia nulla.
Sono preoccupata, avete dei consigli da darmi? C'è qualche frutto o qualche verdura che è meglio darle in questo periodo? Non so se metterle già anche la ciotolina con dell'acqua...Non so se è normale che dopo tutti questi giorni dal risveglio non mangi nulla...oppure mangia talmente poco che non riesco ad accorgemene?
Grazie per l'aiuto...
Re: Alimentazione dopo il letargo
Che mangi poco o non mangi affatto in questi giorni di transizione ci può stare.. dopo qualche giorno di caldo al Nord è tornato questo tempo grigio e fresco. L'importante è che tu prendendola in mano non percepisci come una scatola vuota, prova a pesarla e a rapportarla con la lunghezza. In quel caso sarebbe un problema e richiederebbe la visita da un veterinario.
Un sottovaso con dell'acqua puoi metterlo.
Piccola precisazione: il Ruzbekistan non esiste, forse volevi dire Uzbekistan :rolleyes-:
Re: Alimentazione dopo il letargo
Grazie mille Simosalli della pronta risposta, volevo sapere quanto deve essere il rapporto corretto.
Grazie dell'aiuto.
Re: Alimentazione dopo il letargo
Citazione:
Originariamente Scritto da
AlStAl
Grazie mille Simosalli della pronta risposta, volevo sapere quanto deve essere il rapporto corretto.
Grazie dell'aiuto.
Esiste una scala, la scala di Jackson, che però da quel che so non è applicabile alle Horsfieldii
Comunque un'idea prendendola in mano risulta abbastanza semplice averla, se molto magra come dici avrai la sensazione di tenere in mano una scatola vuota.
Poi, da quanto tempo è con te? Prima del letargo come ti sembrava?
Re: Alimentazione dopo il letargo
L'abbiamo appena presa in mano, e il peso più o meno sembra lo stesso che aveva prima del letargo, è con me da 2 anni, il primo letargo l'ha passato in casa in una grossa scatola, ogni tanto si svegliava e mangiucchiava qualcosa, mentre quest'anno abbiamo deciso di provare a farle fare il letargo naturale, ovviamente curandola, perchè essendo piccola avevamo paura che non riuscisse a scavare molto.
Oggi l'abbiamo anche tolta un pò dal recinto, ha passeggiato un pò per il giardino sempre con gli occhi semi chiusi, come se avesse un velo grigiastro sopra agli occhi, l'abbiamo pulita dalla terra con una spugnetta umida, le abbiamo messo dell'acqua, e ripulito il recinto dalle erbacce, le ho messo anche un pezzetto di banana.
Prima di andare in letargo era ogni giorno sempre meno attiva, però mangiava, fino a quando verso inizio novembre si è finalmente decisa a farsi il suo buco per dormire beata.
Re: Alimentazione dopo il letargo
Di solito è utile pesarla prima del letargo e dopo, in modo da verificare che l'animale non perda troppo peso nei mesi di ibernazione. Un calo significativo è segno che qualcosa non va.
Le Horsfieldii sono tartarughe molto sensibili alle condizioni climatiche, che mal si adattano ai nostri climi perennemente umidi (provengono da zone desertiche). Ma le tartarughe sono comunque animali resistenti, che tendono a non mostrare sintomi, tranne nel periodo post letargo quando le difese immunitarie sono basse e dove più facilmente ci si accorge dei problemi.
Quello che farei io è tenerla monitorata col peso e se mangia o meno (togli la banana). Anche la patina sugli occhi è da valutare, quindi una visita da un veterinario è più che consigliata.
Comunque aspettiamo anche qualche altro parere più esperto, magari saprà darti consigli più utili :wink-: