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Non va in letargo
Salve a tutti dall'anno scorso abbiamo due tartarughe di 4 anni. Tutte e due hanno superato il primo inverno da noi senza alcun problema. Quest'anno la più piccola è andata in letargo alla fine di ottobre mentre la più grande ancora non sembra pronta.Le abbiamo sempre tenute in un terrario fuori in terrazza. Vediamo che si sposta e rimane sempre sopra la terra. .. Adesso l'abbiamo portata in casa perché le temperature da noi scendono anche sotto lo zero. Mio figlio ieri le ha dato da mangiare e lei ha mangiato!! Cosa dobbiamo fare?
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Re: Non va in letargo
Io eviterei di darle da mangiare quando ormai il letargo è vicino. Sarà pure in ritardo rispetto all'altra, ma inevitabilmente ci andrà.
Ogni tartaruga ha i suoi tempi. Portarla in casa è una pessima idea, meglio che senta il freddo piuttosto che il tepore interno e poi di nuovo il freddo esterno. C'è un rifugio nel terrario dove possa infilarsi finché non le viene voglia di interrarsi? Che specie è? Le Boetgeri possono resistere meglio alle basse temperature.
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Re: Non va in letargo
Ti ringrazio tantissimo di avermi risposto. Purtroppo sono stato mal consigliato! Abbiamo allora messo la tartaruga in una stanza che oscilla tra i 7 e i10 gradi. Il fatto che abbia un po' mangiato secondo te rischia che possa fermentare il cibo qualora andasse in letargo?
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Re: Non va in letargo
Citazione:
Originariamente Scritto da
Gama
Ti ringrazio tantissimo di avermi risposto. Purtroppo sono stato mal consigliato! Abbiamo allora messo la tartaruga in una stanza che oscilla tra i 7 e i10 gradi. Il fatto che abbia un po' mangiato secondo te rischia che possa fermentare il cibo qualora andasse in letargo?
Per me stai sbagliando.
Ma perche non la lasci fuori?non capisco.per loro è peggio cosi.
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Re: Non va in letargo
Le tartarughe scelgono volontariamente di digiunare prima del letargo. Possono non mangiare anche per diverse settimane in autunno, ma anche se non hanno fame, non resistono a cibi per loro succulenti come pomodoro e insalata. Cito questi perché sono i più comuni che la gente dà, sbagliando, in particolare quando vede che non mangiano.
Se la tartaruga ha mangiato un pochino, ma non si è abbuffata per giorni, non credo ci sia da allarmarsi.
La temperatura ottimale per il letargo io so essere di 5 °C, grado più, grado meno. Se la temperatura che hanno intorno è sopra i 10, il metabolismo non rallenta, sotto i 2, è troppo freddo. Questi i dati in generale.
Riguardo allo svernare in un ambiente fresco come può esserlo una cantina, non ti so consigliare, non ho esperienza diretta.
Mi domando se sotto una catasta di legna o in un seminterrato umido si creino condizioni almeno buone. Mah! Mai come all'aperto. Comunque se ho capito bene la tartaruga è stata messa semplicemente in una stanza, il che ne fa una sistemazione temporanea e - concordo - da evitare.
L'ideale è sempre il giardino/orto, dove possono interrarsi quanto e quando gli pare. Nell'uso invece del terrario all'aperto, conta la temperatura e quindi l'isolamento termico che, ad esempio, la terra in una cassetta di legno pur spaziosa può non garantire bene quanto un vero terreno. Se fuori fa molto freddo, occorre che ce ne sia un bello strato, coibentare intorno con materiali tipo il polistirolo, e proteggerne anche la superifcie con le foglie dopo l'inizio del letargo. Come diciamo sempre, è importante inoltre il livello di umidità che deve rimanere alto. In natura ci pensano la pioggia e la neve, il terrario deve poter ricevere acqua e farla fuoriuscire da sotto.
Com'è e dov'è posizionato il terrario? Una foto della tartaruga (carapace e piastrone) aiuterebbe a capire come sta.
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Re: Non va in letargo
ti ringrazio dei tuoi consigli e li seguirò sicuramente. Tengo a precisare che la stanza riproduce la temperatura esterna di giorno tranne quella della notte che scende oltre lo zero. Il poco cibo che mio figlio le ha dato un paio di volte era tarassaco e trifoglio che da noi crescono in abbondanza, non di sicuro pomodoro e insalata.
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Re: Non va in letargo
Speriamo allora che il meteo cambi in fretta.
Mi sono chiesto che cosa farei se le mie tartarughe dovessero affrontare temperature notturne così rigide in preletargo. Non le porterei comunque in casa. Certo sarei un po' in ansia, ma punterei tutto sui rifugi. Glieli ho costruiti con assi di legno, sono casette in cui non entra uno spiffero, riparate dal vento autunnale e dal sole estivo. Sul tetto ho anche messo molte frasche e legna per fare da isolante. Contando sul fatto che il freddo intenso non le farebbe muovere, riempirei completamente gli interni di paglia e lascerei a loro il compito di aspettare il momento propizio per uscire ad interrarsi.