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metodo della cassa
Ciao a tutti!
è presto per parlarne, ma dopo questo inverno catastrofico con il letargo volevo cambiare la gestione invernale delle mie tartoline e vorrei fare un po' il punto della situazione.
Ho sempre adottato, senza nessun problema fino a quest'anno, il metodo del cumulo nido lasciando le tarte nel loro recinto ma dal prossimo inverno vorrei adottare quello della cassa, in modo tale da poter prevenire o ovviare a sbalzi di temperatura troppo repentini.
Esattamente, come funziona?
Pensavo di utilizzare una di quelle vasche grandi di plastica ed avvolgerla nel cartone, in modo da isolarla ulteriormente e preparare la torba un mesetto prima, mettendola al sole in modo che accumuli il calore.
Poi, una volta interrate le tartole, la metterei dietro una rientranza del portico, completamente al riparo anche dalle correnti d'aria: in pratica sarebbe protetta su tutti i lati..
Sopra la terra, metterei le foglie secche.. e sopra il tutto una rete metallica per proteggerle da "intrusioni" e da... cani! :D
Quando le temperature cominciano ad alzarsi, verso primavera, sposterei la cassa all'aperto, in modo tale che sentano il sole e si regolino loro per uscire.. Periodicamente, nebulizzerei un po' di acqua con uno spruzzino, in modo tale che non sia troppo secco..
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Re: metodo della cassa
Ti consiglio di utilizzare casse in legno per questo tipo di sistemazione per il letargo, io (o meglio le mie tarte) mi sono sempre trovato bene e non ho mai avuto problemi.
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Re: metodo della cassa
Tutto perfetto, con l'accorgimento suggerito da TJ dei contenitori di legno e non di plastica, che fanno traspirare l'umidità.
Unica cosa, secondo me è inutile mettere la terra e torba a scaldare al sole prima di metterci le tartarughe. Anzi, io prima di metterci le tartarughe inumidisco un po' la terra, anche perché un po' di umidità serve sempre per le T. hermanni in letargo.
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Re: metodo della cassa
Citazione:
Originariamente Scritto da
turtlej
Ti consiglio di utilizzare casse in legno per questo tipo di sistemazione per il letargo, io (o meglio le mie tarte) mi sono sempre trovato bene e non ho mai avuto problemi.
Citazione:
Originariamente Scritto da
rughis
Tutto perfetto, con l'accorgimento suggerito da TJ dei contenitori di legno e non di plastica, che fanno traspirare l'umidità.
Domanda pratica: dove posso trovare una cassa di legno adeguata allo scopo? Non mi serve troppo gigantesca, sono 7 ma sono piccole (Ugo è il più grosso ed è poco più di un pugno chiuso)...
la torba va bene o è troppo morbida?
grazie ad entrambi! ;)
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Re: metodo della cassa
Citazione:
Originariamente Scritto da
Spucy
Domanda pratica: dove posso trovare una cassa di legno adeguata allo scopo? Non mi serve troppo gigantesca, sono 7 ma sono piccole (Ugo è il più grosso ed è poco più di un pugno chiuso)...
Onestamente ho sempre saputo di realizzazioni ad hoc fai da te o commissionate a falegnami
Con materiali di scarto non trattati (parti di pedane , vecchi pannelli) e con impermeabilizzanti ad acqua si ottengono ottimi risultati
inoltre non lesinerei sulle dimensioni (sia perchè ciò influisce sulla capacità termica del sistema ovvero sul mantenimeto di una buona temperatura interna in presenza di forti escursioni giornaliere, sia per dotarsi di qualcosa di già definitivo per il futuro)
Mi pare scontato suggerire delle ruote con cuscinetti per gli spostamenti :oo-:
Penso che l'uso di una cassa per il letargo imponga quasi l'obbligo (specialmente le prime volte) di monitorare "in continuo" la temperatura magari con un sistema che registri la massima e soprattutto la minima raggiunta (oramai tali termometri costano veramente poco), ciò perchè andiamo a imporre una condizione che in parte priva le bestiole della naturale protezione dal gelo derivante da terreno e radici, sia pur proteggendole dalla ferocia degli eventi atmosferici (sono le due facce della stessa medaglia)
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Re: metodo della cassa
Citazione:
Originariamente Scritto da
Castiglio
Onestamente ho sempre saputo di realizzazioni ad hoc fai da te o commissionate a falegnami
Con materiali di scarto non trattati (parti di pedane , vecchi pannelli) e con impermeabilizzanti ad acqua si ottengono ottimi risultati
inoltre non lesinerei sulle dimensioni (sia perchè ciò influisce sulla capacità termica del sistema ovvero sul mantenimeto di una buona temperatura interna in presenza di forti escursioni giornaliere, sia per dotarsi di qualcosa di già definitivo per il futuro)
Mi pare scontato suggerire delle ruote con cuscinetti per gli spostamenti :oo-:
Penso che l'uso di una cassa per il letargo imponga quasi l'obbligo (specialmente le prime volte) di monitorare "in continuo" la temperatura magari con un sistema che registri la massima e soprattutto la minima raggiunta (oramai tali termometri costano veramente poco), ciò perchè andiamo a imporre una condizione che in parte priva le bestiole della naturale protezione dal gelo derivante da terreno e radici, sia pur proteggendole dalla ferocia degli eventi atmosferici (sono le due facce della stessa medaglia)
quotato in tutto.
Se vuoi essere tranquillo che tutto vada per il meglio, le temperature della zona dove sistemerai la cassa dovresti monitorarle prima di metterci gli animali, cioè dovresti averlo già fatto. :yes-:
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Re: metodo della cassa
Citazione:
Originariamente Scritto da
Castiglio
Onestamente ho sempre saputo di realizzazioni ad hoc fai da te o commissionate a falegnami
Con materiali di scarto non trattati (parti di pedane , vecchi pannelli) e con impermeabilizzanti ad acqua si ottengono ottimi risultati
Ok, ora mi procuro i materiali e trovo il modo di farla, in modo da essere pronta per l'autunno! grazie ;)
Citazione:
Originariamente Scritto da
komodo
Se vuoi essere tranquillo che tutto vada per il meglio, le temperature della zona dove sistemerai la cassa dovresti monitorarle prima di metterci gli animali, cioè dovresti averlo già fatto. :yes-:
Sono protette su tre lati, come posizione è ottimale: comunque controllo sempre con un termometro a sonda quando loro sono in letargo... ;)