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Sono i sindacati dei Forestali che premono, per ora la Legge italiana ha detto che va bene cosi', si vedra', per noi non cambia nulla in ogni caso, gli Uffici resterebbero quelli come sono rimasti prima
Io so solo che da noi in Piemonte abbiamo una fiscalità rigidissima che sta bloccando tutto , prima non era così.
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Avevo letto anch'io un'articolo però molto meno esauriente nel senso che scrivevano solo che i "vecchi forestali" sarebbero passati nel corpo della Polizia.
Lo stesso articolo scriveva anche che forse l'Arma dei Carabineri farà solo servizio di Polizia Militare e i Carabinieri in esubero sarebbero stati incorporati nella Polizia, io sinceramente spero non ci sia nulla di vero in questo.
La fiscalita' sta aumentando in tutto il mondo, in Spagna tutti gli animali in Cites, che sia A o B, devono essere microchippati, in Francia per allevare gli animali inCites e' necessario un patentino con un corso di 6 mesi (e a questo sarei favorevole anche in Italia), in Germania e' dei giorni scorsi la legge che vieta in alcuni Land la detenzione di animali velenosi, le restrizioni saranno sempre maggiori
Ho letto e approfondito un poco le normative in Europa. Non sapevo del patentino in Francia, ho visto che da loro esiste un’anagrafe nazionale dove le persone devono registrare le tartarughe entro 8 giorni dall’acquisto o 15 dalla vendita. Nulla più. Nel caso nascite sono tenute a microchippate e registrare su questa anagrafe. Da quel che ho capito nessun accertamento genetico.
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CONCORDO.....troppa gente alleva senza avere addirittura le conoscenze di base.Citazione:
Originariamente Scritto da marconyse
Però dopo che aumenti i controlli, dopo che aumenti la fiscalità... la Forestale dovrebbe vedere di aumentare pure la sua efficienza, perché è assurdo aspettare 3 anni dei Cites.
Per me possono anche portare da 15 a 30 euro il versamento del bollettino, pur di vedere un servizio ESISTENTE
Capisco l’amarezza di Sandro perché ho sentito davvero tante persone sotto quel Cites essere alla disperazione, non solo per la lentezza ( si parla di attese di oltre 12 mesi per ottenere una movimentazione) ma anche per le difficoltà comunicative.
Anche da me, che sono sotto un altro cites la situazione sta diventando super fiscale ( sopralluoghi a chi cede, a chi prende, documentazione infinita, ecc)e i tempi si stanno ampliando a dismisura, non si parla più di settimane ma oramai di mesi e mesi.
Pur comprendendo l’elevato livello di attenzione che pongono nell’esaminare le pratiche a cui va certamente posto rispetto e plauso, resta comunque molta amarezza quando vedi le medesime pratiche, nel resto d’Italia , risolversi in poche settimane se non giorni, senza tanti bizantinismi.
Per cui chiaramente quando si sente parlare di cambiamenti, chi è messo peggio, certamente se li auspica.
Però una cosa mi sfugge, se la Cites è mondiale, non dovrebbe avere la stessa procedura ad Amburgo come a Roma?
A Catania come a Torino?
Conosco i funzionari Cites della mia zona e mi son sincerata della loro capacità e spirito di dedizione, non si può certo dire che perdano tempo, tutt’altro, penso che il problema sia altrove, non so. Forse son sotto numero, forse hanno direttive stringenti, non lo so e non lo capisco ma essere penalizzati perché si vive in una data regione è davvero frustrante.
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