Vista da falco? No, da serpente!

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Lenti a contatto per vedere come i serpenti. Permetteranno di scorgere gli oggetti 'caldi' in totale assenza di luce. Sono fatte di grafene, il materiale sottile come un atomo ma duro come il diamante, flessibile, biocompatibile e a basso costo. Per il momento, però, le lenti al grafene potranno essere utilizzate per le fotocamere. Pubblicato sulla rivista Nature Nanotechnology, il risultato è stato ottenuto dal gruppo dell'Università americana del Michigan coordinato da Zhaohui Zhong.
"Se integriamo poi il dispositivo su delle lenti a contatto e altri sistemi elettronici indossabili, possiamo espandere le sue applicazioni. Per esempio - ha spiegato Zhong - potrebbe cambiare il modo di interagire con l'ambiente''. Ma secondo lo stesso ricercatore dispositivi come questi sono ancora molto lontani, anche se gli sviluppi potrebbero essere imprevedibili.
Sicuramente "il grafene rivoluzionerà il mondo come fece la plastica nei primi anni '60'', osserva Vittorio Pellegrini, direttore dei Laboratori del grafene dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). ''E' un materiale ultrasottile, trasparente ed è facilmente integrabile con il tessuto umano. Le sue applicazioni - prosegue l'esperto - sono un argomento attuale perché potenzialmente sono una rivoluzione in molti settori tecnologici''.
Prima delle lenti a contatto e dell'elettronica indossabile, le applicazioni più immediate delle lenti all'infrarosso basate sul grafene potranno riguardare le fotocamere. Queste possono percepire al buio oggetti e persone che hanno una temperatura maggiore e, a differenza di quelle disponibili sul mercato, non hanno bisogno di ingombranti attrezzature di raffreddamento per lavorare. Potrebbero essere utilizzate in campo medico per monitorare il flusso del sangue nell'organismo, o in campo ambientale per individuare la dispersione di prodotti chimici, o ancora permettere agli storici d'arte di vedere, per esempio nelle tele di Paul Gauguin, le tracce di colore provvisorie che sono rimaste sotto la vernice definitiva.
Secondo Zhong, però, la fotocamera ad infrarossi potrebbe trovare applicazioni più immediate in campo militare e negli aeroporti, come body scanner per il controllo dei passeggeri. Se le fotocamere con le lenti al grafene si potranno trovare presto sul mercato e potranno essere utilizzate soprattutto per scopi scientifici, "per le lenti a contatto - rileva Pellegrini - credo che sarà necessario attendere ancora diversi anni''.

Fonte: Vista da serpente con le lenti agli infrarossi che permettono di vedere oggetti e corpi caldi al buio | tiscali.notizie

Che fico! :hhhociocool:

magari possiamo usarle anche per vedere se abbiamo spifferi in casa....com quello che costa il riscaldamento....:martell::martell::martell::marte ll::martell::martell:

:afraid2:

:hhh: