Trachemys con edema

Salve a tutti. Premetto che domattina mi metterò alla ricerca di un veterinario, ma adesso è l'una di notte e non posso fare nulla se non scrivere qui.
Sono molto, molto preoccupata. Nei giorni scorsi avevo notato che la mia trachemys scripta aveva delle piccole escoriazioni sul piastrone. L'ho attribuito a sfregamento sulla zona emersa di roccia (in attesa di tornare all'esterno, ha una sistemazione provvisoria in casa, dove l'avevo portata a febbraio per curare una piccola micosi, poi risolta). Ho modificato la zona emersa e l'ho trattata per due volte al giorno con betadine (applicavo il betadine, tenendola all'asciutto in una vasca di plastica, poi la sciacquavo e la rimettevo nella sua vasca con acqua). Da un paio di giorni quando facevo questa operazione la bendavo leggermente, per tenere ferma la medicazione. Stasera, dopo averla sciacquata però mi sono resa conto di uno strano gonfiore nella zona delle zampe inferiori, che si evidenzia quando rientra le zampe in dentro e scompare quando le stira fuori.
Ora, io credo che sia insorto da pochissimo, altrimenti l'avrei notato.
Il problema è che ho letto in giro che è un classico sintomo di insufficienza renale, spesso fatale. Secondo voi ha speranze? Sono veramente giù. Come dicevo, appena sarà mattina cercherò un veterinario ma non sarà facile trovarlo perché non mi risulta che qui ce ne siano esperti in rettili, inoltre domani è sabato.
Se dovesse morire mi dispiacerebbe moltissimo.https://imgur.com/a/SdTOuyZhttps://imgur.com/a/PaKsfdBhttps://imgur.com/a/PaKsfdB

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Foto, vediamo se riesco a inserirla...
https://imgur.com/a/SdTOuyZ

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https://imgur.com/a/SdTOuyZ

si tratta di una piccolissima lesione del piastrone che a mio parere non desta alcuna preoccupazione (se per il resto la tartaruga è stata allevata correttamente), forse non hai mai visto vecchi esemplari di cattura che hanno il carapace che sembra un groviera...
rivolgiti comunque ad un veterinario e verifica l'adeguatezza dell'allevamento (lampada Solar Raptor, filtro esterno sovradimensionato, spazi, alimentazione).

Come dicevo nel post, ciò che mi preoccupa non è la piccola lesione del piastrone, ma il fatto che ieri sera la zona perifemorale, da entrambi i lati, era gonfia come fossero due palloncini. Stamattina un po' meno, ma c'è ancora gonfiore (vedo la differenza facendo il confronto con le altre due tartarughe). Da quello che ho letto, quando una tartaruga si gonfia così, può essere un inizio di insufficienza renale, magari scatenato da un'infezione.
L'attuale sistemazione è per forza di cose inadeguata per spazi ecc.: è una sistemazione provvisoria. La tartaruga vive normalmente all'esterno in un laghetto. A febbraio l'ho dovuta portare dentro per curarla per una micosi, ma a quel punto non potevo più rimetterla fuori, per evitare lo sbalzo di temperatura. Ho allestito una sistemazione provvisoria con riscaldatore e lampada in attesa di rimetterla fuori quando le temperature lo consentiranno. Siccome ho dovuto fare lo stesso per le altre due tartarughe, ho fatto ciò che ho potuto (non potevo certamente approntare la sistemazione ideale, considerato anche che sono di grossa taglia).
Quel che mi interessa stabilire adesso è se ha un'insufficienza renale in corso, sperando di riuscire a trovare un veterinario.

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Per essere più chiari: sto parlando del gonfiore delle parti molli, nella zona intorno all'attaccatura delle zampe posteriori.

probabilmente è solo un po' obesa, quella lesione è una cosa da nulla.
se la micosi non era grave, io le avrei mantenute all'aperto in laghetto e fatto fare un letargo controllato in locale freddo dentro vaschette con poca acqua, è sempre la soluzione migliore.
qualche piccola micosi o qualche piccolo problema al carapace è abbastanza inevitabile nel tempo in tartarughe allevate all'aperto, per mia esperienza saltare il letargo per un problema di poco conto è più controproducente che altro, gli animali tendono comunque a cercare di letargare anche se li si forza a saltare letargo, e possono determinarsi situazioni strane di semiletargo con animali svegli ma che non si alimentano.
Pertanto se un animale prima del letargo presenta qualche modesto problema al carapace, non mi faccio grossi problemi, lo tratto un paio di volte prima di metterlo in letargo controllato (betadine + spazzolatura con sapone disinfettante), poi lo metto in letargo controllato con acqua fortemente acidificata con tannini naturali (corteccia di castagno, foglie secche di quercia, pignette di ontano, ecc).

Non ha saltato il letargo. Ha fatto il suo letargo da novembre a febbraio. A febbraio, prima che la portassi dentro, era già sveglia di suo (probabilmente in semiletargo a causa delle temperature esterne un po' sballate quest'anno). La micosi era della pelle, non del carapace. Avevo anche consultato un veterinario, in videochiamata perché non avevo potuto trovarne uno in presenza. Se non l'avessi curata si sarebbe estesa. Non ho locali e temperature idonee al letargo controllato, per cui da 15 anni fanno letargo nel laghetto.
Non credo proprio sia obesa, anzi è piuttosto magra, anche perché dopo il letargo non le ho dato cibo in eccesso. Quel gonfiore fino all'altro giorno non c'era (anzi mi chiedevo se non fosse troppo magra). Non è grasso: ieri sera era come se fosse piena di aria (era come toccare un palloncino) o più probabilmente liquido. Stamattina mi pare un po' meglio però. Può anche darsi che fosse un po' costipata, non so. Continuo a monitorarla in attesa di vedere il da farsi. Grazie comunque.

rivolgiti ad un veterinario esperto in rettili.
se hanno avuto problemi di questo genere e non l'hai già, ti consiglio di installare sul laghetto un filtro potente dotato di lampada sterilizzatrice UVC, cambierai la lampadina ogni 2 anni.
per il letargo controllato, se stai in liguria e non ci sono temperature rigide, puoi farlo anche in una casetta di legno per attrezzi o in un cassone di legno (tipo quelli per la legna) ben coibentato ed appoggiato all'abitazione.

Grazie!