Buon giorno.
ieri dopo qualche anno di attesa ho avuto la mia prima deposizione di THB (:biggrin-:) ho messo in incubatrice le uova ora il mio dubbio riguarda l'umidità è tra 50 e 60% secondo voi è troppo bassa? Aggiungo ancora acqua??
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Buon giorno.
ieri dopo qualche anno di attesa ho avuto la mia prima deposizione di THB (:biggrin-:) ho messo in incubatrice le uova ora il mio dubbio riguarda l'umidità è tra 50 e 60% secondo voi è troppo bassa? Aggiungo ancora acqua??
Ciao, innanzitutto complimenti per la deposizione, come percentuale di umidità alzala e arriva tranquillamente a 80% e se riesci cerca di simulare il più possibile le temperature in natura,(senza tenerle sempre a 32gradi)così c'è la possibilità che nascano più forti anche se non saranno sicuramente tutte femmine!!!!in bocca al lupo.
Condivido almeno 70-80% di umidità sarebbe meglio, inoltre sarebbe l'ideale tenere una temperatura variabile di circa 2-3 gradi per almeno diverse ore tra giorno e la notte ma logicamente per questo è necessario attrezzarsi appositamente o con incubatrice superiore o creando un sistema affidabile. :wink-:
Ciao, basterebbero 2 timer per luci, 2 cavetti riscaldanti e 2 termostati!!!
Basta un cronotermostato night & day (es Microclimate)
Così ancora meglio!!
Tks
Io mi servo da: Morel | Termostaty a regulacia
Crea dei prodotti eccezionali per qualità, funzioni assolutamente uniche e prezzo. Non esiste nulla del genere in commercio. Il mio termoigrostato me lo sono fatto personalizzare e ricrea un intero ciclo giorno notte oltre a controlli molto fini di umidità e temperatura. Adesso ha addirittura inserito due nuovi prodotti con caratteristiche intermedie al mio, ma con il gsm!
Si ricordo che già in un altra discussione era venuto fuori questo produttore visto che fà prodotti utili anche per la terraristica ed altro. Tipo questa: http://www.tartarugando.it/illuminaz...o-all-one.html
Tu Maurizio quel termoigrostato su che tipo di incubatrici l'utilizzi?
Collegato all'incubatrice ed ad ulteriori sistemi ti permette di mantenere in automatico il range di temperatura ed umidità impostate nell'intero ciclo giorno-notte?
Il mio controlla 24 differenti temperature, una per ora, idem per l'umidità. Oltre a questo, per permettere un controllo fine della temperatura, ha la funzione di raffreddamento superata una certa soglia sopra la temperatura impostata (io uso un sistema di due radiatori per computer dove circola acqua tramite pompa, uno esterno ed uno interno, csrcuno munito di due ventoline da pc). Oltre poi all'igrostato che aziona una pompa peristaltica che pone gocce d'acqua in un evaporatore, c'è necessità di un deumidificatore che ho ottenuto tramite radiatorino in alluminio collegato a cella di peltier.
Le cose vanno fatte per bene...:wink-:
Complimenti davvero una bella attrezzatura.
Questo sistema sopratutto con la temperatura ti permette di diminuirla ed aumentarla progressivamente e lentamente come avviene realmente in natura simulando il ciclo notte-giorno.
Quante uova massimo potresti incubare al suo interno?
Suppongo che mano a mano che ne aggiungi altre lasci l'importazione dei parametri come impostate precedentemente all'inizio anche se quando si avvicina la schiusa per alcune le altre ancora hanno diversi giorni?
In natura le uova vengono deposte nell'arco di oltre due mesi, pensaci... hanno tutte in teoria le medesime consizioni nel medesimo periodo. Il fatto di avere un andamento sinusoidale delle temperature permette di imprintare i piccoli come in natura in modo tale che "sappiano" che c'è una differenza tra giorno e notte e questo le rende con uno sviluppo naturale. In passato avevo notato problemi con esemplari incubati con temperatura costante. Diranno molti che le tartarughe nascono bene anche a temperatura costante, ma spesso molti non hanno mai seguito i loro animali sino all'età adulta o magari non hanno mai legato certi comportamenti, mortalità ecc. all'incubazione. Immaginate che è uscito un articolo un mese fa nel quale si evidenzia come il tartarughino si sposti all'interno dell'uovo secondo gradiente termico...:wink-: Un motivo ci sarà ed avrà la sua importanza, no?
La mia incubatrice ha sette ripiani nei quali posso inserire 12 contenitori che a loro volta possono contenere in unico strato 12 uova ciascuno, ma sono costretto a metterne di più....
Man mano che si avvicina la schiusa, i contenitori con uova a termine vengono spostati in una incubatrice Jaeger che permette di osservare le uova senza dover aprire.
Veramente fantastico. Complimenti! Se penso al vecchio sistema delle incubatrici per uova di gallina adattate spesso malamente alle uova di tartaruga...
Premesso che io sono per l'incubazione naturale ma sono d'accordissimo con quanto scrivi infatto se si decide di incubare le uova artificialmente allora tanto vale farlo nel migliore dei modi o almeno provarci cercando di ottenere i migliori risultati sia in termine di schiuse, che di sesso che in termine di salute. Sull'andamento sinusoidale delle temperature sicuramente è correttissimo, questo spiega anche come generalmente i piccoli nati naturalmente sia più a loro agio sin da subito all'aperto rispetto a quelli nati artificialmente sopratutto per la preparazione ed il periodo del pre-letargo ed il letargo stesso.
A questo punto mi chiedo se segui un andamento simile anche per l'umidità visto che in natura di notte rispetto al giorno se non sbaglio dovrebbe essere sicuramente più alta.
Interassante l'articolo da te indicato sai dove è possibile reperirlo? Sicuramente per "movimenti" si intende piccolissimi spostamenti quasi millimetrici all'interno dell'uovo.
Per la fase finale di schiusa spostando le uova nell'altra incubatrice opti anche ad aumentare l'umidità portandola a 90% falicitando così in teoria la schiusa?
Ti sembrerà strano, ma in terra l'umidità non varia tra giorno e notte, al limite in modo trascurabile. In incubatrice invece varia in funzione della temperatura e delle uova presenti, dunque richiede anche un controllo negativo. Non è necessario intervenire con umidità differenti per la schiusa. Ricorda che il bianco ha funzione igroscopica e serve al tartarughino per mantenere un corretto grado di umidità di solito quando nell'ambiente esterno è carente. Aumentarla fa si che esso si imbibisca eccessivamente di acqua e l'uovo si allaghi causando la morte del piccolo. Lo scorso anno con umidità che alla schiusa non riuscivo a controllare ed arrivavano al 90%, ho perso molti piccoli di terrestris. Essi infatti vivono in climi più secchi e dunque la capacità del bianco di assorbire l'umidità esterna è elevatissima ed in condizioni di elevata umidità provoca l'allagamento dell'uovo.
Se ne deduce che, nel caso delle Testudo, meglio non aumentare l'umidità... In natura è vero che i piccoli nascono con i primi acquazzoni, ma è altrettanto vero che sono già usciti dall'uovo e sono semplicemente in attesa delle piogge.
Grazie per la delucidazione. Quindi come pensavo ed in effetti avevo letto non serve durante l'incubazione un tasso di umidità elevato ma anche intorno a 70% dovrebbe andare bene così come anche alla schiusa.
Strano che in fase di schiusa quindi a pochi giorni dall'evento un tasso di umicità così elevato abbia compromesso le uova. Ma la tua spiegazione d'altronde è chiara.
Quindi dici che in natura le pioggie e quindi l'aumento stesso di umidità non rende più facile la schiusa ovvero la rottura dell'uovo da parte del piccolo in quanto ammorbidisce la parete esterna dell'uovo?! :oo-:
L'acqua ammorbidisce solo la terra! Lo sai quante volte a fine estate ho frugato nei nidi che avevo visto ed ho sempre trovato i piccoli nati ma fermi in attesa delle piogge? In terra, ricorda che anche se appare asciutta, l'umidità è sempre molto elevata...
ciao tartamau, mi chiedo se usi lo stesso trattamento per uova di tartarughe esotiche che non vanno in letargo!! Grazie
Ok capisco.
Probabilmente in terra l'umidità tocca anche punte alte tipo 90% se non oltre ma per brevi periodi che non compromettono lo sviluppo dell'uovo logicamente fondamentale che il terreno sia adatto soprattutto che abbia un ottimo drenaggio.
- - - Aggiornato - - -
Che io sappia Tartamau non alleva esotiche ma solo Testudo mediterranee.
Probabilmente comunque già guardare nelle zone di provenienza il clima e l'habitat nel periodo delle deposizioni in natura potrebbe aiutare a definire o a farsi un idea dei parametri corretti di incubazione delle uova. :wink-:
Logicamente chi ha esperienza decennale nelle specie esotiche potrà consigliare i valori ed i parametri ideali per ogni specie.
Sono comunque curioso di sapere tartamau che ne pensa visto comunque la sua conoscenza generale ed ampia sulle tartarughe.
Come ha già risposto Lucio78, io allevo solo Testudo mediterranee. Ma anche tra queste i valori di umidità possono essere leggermente differenti. Per fare un esempio, boettgeri ed hercegovinensis hanno bisogno e tollerano umidità anche molto elevate senza grossi problemi, le marginata si trovano in un ambito intermedio ma vicino alle Thh, mentre le graeca ibera si trovano a valori inferiori. Ovviamente si parla di differenze di circa 10% di umidità relativa ed i range ottimali si intersecano rendendo possibile in una situazione di compromesso poco al di sotto del 80% di UR l'incubazione di tutte queste specie senza problemi e con ottimi risultati. Discorso differente per esempio con le Tg terrestris che hanno invece esigenze di umidità e caratteristiche intrinseche nell'uovo una maggior capacità di sequestrare umidità dall'ambiente esterno e dunque minore tolleranza agli eccessi di umidità. Dalle osservazioni che sto portando avanti, posso dire che il 77% +-5% è un ambito sicuro ed ottimale per tutti gli animali che vivono nel mediterraneo, nord africane comprese.
Dimenticavo, in un periodo di incubazione che nelle Testudo è circa il terzo medio (in un teorico periodo di 60gg parliamo tra il ventesimo ed il quarantesimo giorno di incubazione), le uova scambiano attivamente con l'ambiente esterno. Personalmente la cosa diviene evidente quando ti accorgi che l'umidità relativa, fino a quel momento abbastanza stabile, va ad aumentare... E qui diviene fondamentale la possibilità di ridurla efficacemente.
Vorrei poi far notare una cosa elementare ma che non è scontata. A parità di volume, ha migliori capacità di mantenere il giusto grado di umidità e di non disperderlo le uova che più si avvicinano alla forma sferica, mentre quelle allungate, avendo una maggior superficie in rapporto al volume, hanno certamente un range ottimale più ristretto. Per completezza, uova più grandi hanno poi di conseguenza un miglior rapporto volume superficie.
Riguardo alle esotiche, eccezion fatta per quelle specie palustri o semi palustri come le tartarughe a scatola, le necessità di umidità sono paragonabili alle nostre Testudo. Diciamo che tra il 70%-80% siamo nelle condizioni ottimali per tutte. Va però fatto un grosso distinguo. Solitamente queste uova hanno un periodo di incubazione che sfiora l'anno, al contrario delle Testudo che devono sfruttare le condizioni estive per l'incubazione, spesso vanno incontr a diapausa (sospensione della crescita) fin quando le condizioni non sono ottimali, ed incontrano solitamente due stagioni, quella secca e quella umida. Nella progettazione del mio termoigrostato, sono stati previsti 4 differenti programmi in modo tale che nel caso delle esotiche in corrispondenza di periodi che in natura sono differenti, si possa intervenire impostando fluttuazioni di temperatura ed umidità che ricreino ciò che avviene in natura anche nelle regioni tropicali. Infatti il dispositivo sono due anni che schiude con successo le uova della più rara tartaruga al mondo, la Astrochelys yniphora.
Ciao tartamau, sto leggendo questa discussione perché vorrei aggiornare la mia incubatrice artigianale controllando temperatura in più fasce orarie e anche l umidità.
Al momento uso un termostato comprato da daniel il tuo amico dalla slovacchia che controlla temp giorno e notte (soldi ben spesi)
Vorrei capire meglio cosa intendi per pompa peristaltica collegata a gocciolatoio ecc ecc, potresti spiegare meglio e magari postare qualche foto?
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Una pompa peristaltica è una pompa che può arrivare a pompare poche gocce al minuto semplicemente comprimendo un tubo di silicone. Le gocce poi cadono in una spugna ventilata ed evapora aumentando l'umidità. Metti in ricerca su google pompa peristaltica e ti verrà tutto più chiaro
Giustissimo quello che ti ha scritto Tartamau, tieni presente però che uno dei sistemi più semplici per umidificare è una bacinella d'acqua e se la temperatura è costante si può regolare l'umidità aumentando o diminuendo la superficie esposta.
Ma in questo modo non si riesce a controllarla automaticamente
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No , infatti ho premesso a temperatura costante.
....e presenza umana costante :-)
Ragazzi qua state diventando tutti tartaingegneri genetici :-)
Io, dopo gli ottimi risultati ottenuti nella mia "fai da te" (grazie alla fortuna che sostiene i principianti ma soprattutto ai provvidi consigli qui ricevuti) considerati i frequenti attacchi adrenalici alternati a quelli di panico vero e proprio che mi hanno accompagnato per 58 giorni....ho deciso che da quest'anno lascio tutto a terra !
Il sito mi pare perfettamente idoneo, le femmine sono tante e potenzialmente le uova anche troppe, quindi sarò felice di sorprendermi scorgendo tra i fili d'erba qualche tartino quando spunterà; mi godrò le ferie al mare senza sentirmi impotente e stare a rimuginare o rimpiangere di non essere a casa e tutto il corredo di ansie al seguito.
Si, vorrei fare questo.
Senza farmi troppe domande, evitando gli assalti repentini di dubbi al momento della deposizione ( se torna il riccio? se arrivano i topi?ecc...).
Chissà se ne sarò capace.
Mi torna il verso di una canzone "ciascuno costruisce al meglio il proprio inferno per poi abitarlo" . Un saluto a tutti :wink-:
PS. Inferno ironico, ovviamente il mio, non certo riferibile a te Tartamau che hai anzi creato un paradiso per té stesso , trasformando una passione in una professione vera e propria a cui dedicare tutta la tua ricerca. Complimenti tanti e sinceri.
Anche io ho preso la decisione di lasciare in terra le uova della prossima stagione: dopo aver avuto lo scorso anno quasi 30 nascite penso che sia meglio limitare la riproduzione e vedere solo le tarte più forti sopravvivere. Può sembrare un ragionamento un po' crudele ma in realtà è la cosa più naturale da fare.Da parte mia non ho mai adottato per l'incubatrice controlli particolari (elettronici e non) e ho sempre avuto un successo di nascite del 99%: con questo non sminuisco assolutamenteil valore dei metodi di Tartamau che è un appassionato che lavora su rigorose basi scientifiche e ovviamente tende ad ottimizzare il suo allevamento sia per la quantità che per la qualità.