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come forse qualcuno ricorderà due mesi fa mi è morta la hors che avevo da anni, forse per problemi post letargo. ora vorrei prendere una hermanni, posso tenerla nello stesso recinto che fu della hors o anche a distanza di mesi rischio infezioni?
qualcuno sa dirmi dove trovare una hermanni o hermanni boettgeri zona Bergamo o Milano est?
grazie
Per non saper né leggere né scrivere credo sia meglio cambiare la terra se il recinto era piccolo... Altrimenti dai almeno una bella vangata e poi risemina .. per casette e simili o cambi tutto oppure se per fare la casetta hai usato dei sassi/ beole puoi passare tutto con candeggina e poi cospargi di alcool e dai fuoco.. io per i rifugi in sasso farò così!
Non userei la candeggina , piuttosto fuoco ,molto più naturale! Non ho comunque idea se il terreno o le suppellettili possano essere veicolo di infezione (teoricamente i virus , se fuori dall ospite, nkn dovrebbero avere lunga vita.. però non mi azzardo a dare risposte certe). Per quanto riguarda L allevamento ce ne dovrebbe essere uno piuttosto grande (e del quale ho sentito parlare bene) dalle parti di melegnano
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Il punto è che talvolta ci possono essere virus o batteri a trasmissione orofecale perciò sicuramente occorre prima effettuare una bonifica del terreno in modo da minimizzare il rischio di contatto tra la nuova tartaruga e le feci della tartarughina morta.. senza contare poi la presenza di eventuali parassiti intestinali eventualmente presenti nelle feci...
Dalle parti di Melegnano effettivamente c'è un allevatore,ma se provi prima a parlare con qualche veterinario esperto in esotici è meglio! Magari ti sa consigliare conoscendo meglio gli allevatori della zona..
Se parliamo di mesi trascorsi non dovrebbero esserci rischi di residui di virus nel terreno e come ha suggerito qualcuno con un terreno rivoltato ed esposto al sole si elimina ogni dubbio residuo.
Su un terreno dove sono stabulate tartarughe con herpesvirus, si consiglia di non mettere altre tarte per almeno 5 anni. Le mie hors non ci sono più da quasi 1 anno ed ho ancora il divieto assoluto in quella zona dopo mesi a mettere calce e considerando anche le intemperie (soprattutto i raggi del sole e le alte temperature ).
Peggio se si rivolta il terreno.. non esistono studi in merito.
Consiglio da una che ci è passata e ci sta passando :
Acquista tarte piccole, tienile "rialzate" da terra per 5 anni (con terra e piante pulite), non raccogliere le erbe nel tuo giardino per altrettanto tempo...
Ho avuto tarte con herpesvirus, ho visto tarte morte per herpesvirus, la precauzione non è mai troppa.
Ah! Dimenticavo! Il veicolo di trasmissione possono essere anche dei piccoli crostacei presenti nel terreno.
Cavolo, questo herpes virus è più insidioso di quanto pensassi.. Silvia, cosa mi sai dire dei sassi usati a mo'di rifugio? Io pensavo appunto di trattarli con ipoclorito di sodio, lavarli e successivamente bruciarli prima di riutilizzarli.. ma credi possa essere sufficiente?
Sinceramente i sassi che erano nel recinto delle mie hors sono stati 9 mesi "sotto calce", ora dovrebbero essere puliti (vedessi come si sono sbiancati ;) ) ,ma comunque non li sto usando per le hermanni. .. sono ben lontani nel campo vicino a casa.
Il discorso è questo: vale la pena rischiare di rendere positiva una tarta all'herpesvirus (che lo sarà tutta la vita), per non prendere qualche sasso nuovo? Capisco perfettamente di sembrare super esagerata, ma vi assicuro che anche soltanto stare con il pensiero continuo di poter, anche ipoteticamente ed involontariamente contagiato le proprie tarte è deleterio... allevare le tarte deve essere un piacere, non un pensiero fisso.
Quindi, meglio qualche sacrificio e tanta informazione prima, che ritrovarsi poi a pensare "avessi buttato quei sassi"!
Le precauzioni non sono mai troppe e hai fatto bene Silvia a sottolineare la pericolosità del virus : per fortuna non ho mai avuto a che fare con questo problema che conosco per notizie di stragi in allevamenti anche grossi. Mi sono sempre interrogato sulla superficialità con cui si importano specie alloctone senza considerare i danni che possono derivare all'ecosistema : moltissimi paesi sono severissimi sull'importazione anche di quantità minime di piante o animali provenienti da aree lontane, noi come al solito siamo sempre in ritardo e ci arriveremo magari quando sarà troppo tardi.
Grazie Carlinoo, si anch'io ho avuto notizie di stragi.. il brutto è che spesso ci si accorge del contagio dopo anni. Sembra che vada tutto bene, le tarte crescono, magari si riproducono e trascorrono anni e poi improvvisamente si ammalano e muoiono.. sempre nel post letargo ovviamente.
In effetti fino a quando non si prenderanno serie precauzioni sulle importazioni (e fortunatamente qualcosa si sta muovendo), le stragi continueranno ed il virus si diffonderà. In pochi lo conoscono ed il più delle volte viene sottovalutato, oppure si pensa che ne esista solo un tipo, invece ce ne sono molti.
Se tutti i possessori (o comunque una buona percentuale ) delle specie a rischio, si premurassero di fare il test, probabilmente in circolazione ci sarebbero più informazioni. I ricercatori hanno bisogno di campioni da studiare...
Purtroppo però i test sono costosetti ed il più delle volte si imputa i decessi a cause errate.
Nel caso delle hors è colpa dell'umidità o del pessimo letargo, ma sarà davvero sempre così?
Effettivamente Silvia non hai tutti i torti: sto spendendo fior fiori di quattrini ed energie per proteggere le tarte dai topi e poi magari le metto a rischio per una beola in più o in meno... A questo punto elimino tutto e compro tutto nuovo! Io avrei voluto fare i test per l'herpes virus ma il nostro veterinario ha detto che purtroppo spesso da molti falsi negativi perciò andrebbe ripetuto più volte nella stagione e negli anni in modo tale da averne un numero sufficiente per affermare con ragionevole sicurezza che la tartaruga è sana... Secondo lui, nel dubbio è meglio isolare la tartaruga e basta..
Brava, nel dubbio è sempre meglio prendere tutto nuovo :)
Non mi trovo molto d'accordo con il tuo vet, ma forse stiamo considerando due metodi di "ricerca" diversi.
Come test io intendo il sierologico, quindi quello effettuato con prelievo di sangue. Ti assicuro che se lo si fa in un periodo dell'anno " elettivo", come il post letargo, il risultato è certo. Per questo dicevo che è costosetto, poiché è necessario un ottimo vet che sia in grado di praticare un prelievo alla tarta senza sedarla e poi spedire tutto in un laboratorio estero: Svizzera (dottor Origgi) o Germania.
Dov'è lavora questo veterinario? Probabilmente utilizzano tecniche di ricerca diversi... Per caso sai quanto costa il test sierologico?
Il veterinario che ha effettuato il prelievo alle mie tarte lavora a Roma. È sulla lista dei vet presente su questo sito, conosce personalmente il dottor Origgi e gli "accordi" sono stati presi tra loro.
Il test in sé non viene molto, mi pare sui 60€ a tartaruga (ma lo scorso anno). Diciamo che ciò che fa lievitare i costi, sono le spese di spedizione con il corriere. Nel mio caso, il sangue delle mie tarte è dovuto arrivare in Svizzera, presso l'università dove il dottor Origgi è ricercatore... non proprio dietro l'angolo quindi...
Non so se stiamo andando OT..