Ci rientrano ci rientrano tranquillo
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Ci rientrano ci rientrano tranquillo
Se me lo dici mi fido perché sicuramente ne sai più di me però nell'articolo 1 dice chiaramente che esotico è l' animale la cui specie non è presente in popolazioni Liber in Italia; ma nel nostro paese ce ne sono popolazioni libere di hermanni
Mah. Effettivamente l'applicazione la vedo complessa da attuare. Nei fatti tante enunciazioni e poca sostanza. Poi ogni tanto qualcuno lo pizzicano e ci rimette per tutti. Come al solito carta, registri, bolli vari. Scusate ma sono diventato allergico a chi mette in giro troppa carta. Qualcuno sa perche sono state fatte queste due leggi regionali? Ovvero perche si è sentito la necessità di produrre queste cag... Pazzesche (cit. Fantozzi nella scena la corazzata potiomkin) dove si fa in calderone unico dall'elefante alla pulce?
Ho risentito il ragazzo che mi ha venduto le tarte, che mi ha ribadito che sono in fonte c, (ha solo una coppia di riproduttori certificata e tutte le sue baby finora sono state certificate c) e che solo da questo anno il suo ufficio cites richiede accertamento sul luogo dell'acquirente, gli hanno citato una legge che lui non sapeva ora ricordare e mi ha detto anche che a tutti i suoi acquirenti quest'anno hanno richiesto accertamento (alcuni in Francia), non solo a me. Probabilmente ogni regione mette a regime in tempi (o modi) diversi le normative e la Liguria fa così ora.
Sarebbe utile sapere se tutti i cites liguri o solo qualcuno....se c'è qualche ligure qui potrebbe farci sapere.
Mi sa che i venditori liguri faranno un po' più fatica ora :eek-:
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Comunque, come s.Tommaso, aspettiamo foglietto giallo per l'ardua sentenza.
Dire bizzarro questo comportamento è poco... Il fatto che il venditore abbia solo animali in fonte C come riproduttori, non è condizione automatica che i figli lo siano. Questo lo decreta ogni volta con il suo parere la Commissione Scientifica Cites, cioè ogni volta che nascono i piccoli e si procede alla loro marcatura tramite microchip, per poterli VENDERE va richiesta la certificazione di nascita in cattività secondo quanto previsto dall'art. 8.3 del reg CE 338/97. Almeno la prima volta, verrà fatto un sopralluogo e prelevato il dna di genitori e figli. Se questo coincide, viene rilasciato parere favorevole. NESSUN obbligo a questo punto da parte del venditore e dell'acquirente è richiesto, cioè la vendita è libera. NON ESISTE legge a questo senso, altrimenti non avrebbe senso richiedere la certificazione di nascita a Roma. La vendita e l'acquisto sono liberi. L'unica incombenza è quella di registrare ciascun carico e /o scarico nel registro apposito entro 30gg dall'avvenimento.
Se il "venditore" per evitare lungaggini e controlli accurati chiede di MOVIMENTARE gli animali nati, otterrà unicamente la fonte F (gli uffici territoriani hanno solo questa facoltà, veduti i documenti di origine anche se in fonte commerciale dei genitori) e vi è l'obbligo di indicare dove l'animale andrà ed il certificato avrà limitazioni tra cui la non vendibilità dell'animale e l'obbligo di permanenza nel luogo indicato nel certificato. Di qui, appunto, la necessità di avere le specifiche dell'allevamento di destinazione ed, eventualmente, provvederne al sopralluogo.
Chiedi al "venditore" se ha mai inoltrato richiesta di certificazione di nascita a Roma e se ha mai subito un controllo con prelievo del dna. Se non è così, trattasi di MOVIMENTAZIONE non a scopo commerciale, e gli animali non possono essere venduti!
Se nel foglietto giallo, come lo chiami tu, c'è il tuo nome, stai sicuro che trattasi di movimentazione...
Si, certificati nascita inviati e microchip inseriti e dichiarati questo è certo. Controlli sui genitori effettuati negli anni passati. Mi pare pure in ottima relazione con il suo cites territoriale. So che oggi andava a farsi giusto un giro per chiedere esito sopralluogo e tempi rilascio cites. Tra non molto spero ( ma con Natale in mezzo ogni ipotesi tempistica salta) avrói documenti e quindi la certezza di capire se si è trattato di un movimento in fonte f o una cessione x fonte c con nuove o insolite procedure di controllo.
Il venditore ha chiesto i tuoi dati, nome, cognome, indirizzo ecc? E' stato lui a comunicare la cosa al suo uff. Cites? Se si, la risposta già ce l'hai... Trattasi di semplice movimentazione.
I controlli li fanno anche per la semplice movimentazione. Quello di cui parlo è un sopralluogo richiesto dalla Commissione Scientifica Cites del Ministero dell'Ambiente con prelievo del dna.
Scusa Momikk, quale è l'Ufficio territoriale a cui fa capo chi ti ha dato le tarte? Torino o Alessandria?
L'ufficio cites del venditore è ligure, non piemontese.
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Lui mi aveva detto che i controlli sui genitori li aveva gia svuti in passato.
Si, io ho lasciato al venditore tutti i miei dati e i cites arriveranno a lui che poi me li consegnerà. In effetti...sembra una movimentazione in piena regola.
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Boh... Lui è strasicuro che i baby saranno in fonte c , dice gli han sempre data quella a tutte le due baby.
Staremo a vedere.
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Volevo scrivere sue non due
Alcuni territoriali, rilasciano sbagliando, in caso di movimentazione certificato con indicato fonte C, se i genitori sono in fonte C, è questo la ragione per cui ho chiesto quale era il territoriale che stava rilasciando il certificato, avendo già visti casi del genere.
Ciao, perchè dici sbagliando ? Ti riferisci al fatto che non serva movimentazione per fonte c e che quindi sbaglino a fare richiesta movimentazione quando serve solo passaggio foglio cites o al fatto che da genitori c non si può attribuire fonte c ai figli se nn fatta analisi DNA ad ogni nascita ?
Non mi pare che nella prassi facciano esame DNA in maniera così sistematica ad ogni richiesta fonte c o sbaglio ?
Pur avendo genitori in fonte C e non vuoi richiedere la fonte commerciale per i nati, puoi comunque fare la movimentazione dei piccoli, in questo caso non verrà fatto il controllo genetico, e come ho scritto un territoriale del Piemonte ha rilasciato la movimentazione indicando fonte C anziché F come doveva essere.
Se invece richiedi la fonte commerciale hai il prelievo genetico e se compatibile ti sarà data la fonte C per i piccoli per cui hai chiesto la certificazione, automaticamente per gli stesi genitori ti sarà data in caso di ulteriori richieste, sempre la fonte C, a meno che la commissione scientifica non reputi necessario un ulteriore controllo.
Ok, ora ho tutto chiaro, grazie :-)
Ho conosciuto un grande allevatore ligure ei ha confermato che in Liguria è tutto un casino. I csf non rilascia i cites cartacei fonte c per i piccoli fino a quando non vengono venduti.
A me risulta che li rilasci quando gli porti i patacchini del microchip:eek-:
Posso affermare con sicurezza che un mio caro amico ha preso due hb adulte da questo allevatore ha dovuto aspettare 5 mesi per poterle avere. Lui non te le dà finché non ha il cartaceo. Infatti se vedete anche sui vari siti non ci sono mai o quasi mai Tarta in vendita dalla Liguria.
Non mi è chiaro perché il CFS, come detto da Davide, debba agire in Liguria al di fuori delle direttive nazionali.
Se hai dovuto aspettare 5 mesi per una movimentazione (Fonte F), ci può anche stare, l'ufficio territoriale ha dei ritmi di lavoro molo rallentati, anche se dovrebbero rilasciarli in tempi più brevi, ed in questo caso è giusto che l'allevatore ti dia gli esemplari quando ha in mano il cartaceo, lo prevede la normativa
Ma, se invece gli esemplari che hai ricevuto avevano la certificazione commerciale (Fonte C), non esistono limitazioni, l'allevatore ti cede la tartaruga con il certificato che è già in sue mani.
Che poi la Liguria abbia delle norme che prevedono la comunicazione all'ASL del possesso della tartaruga, questo è un altro conto, si deve fare dopo che si è entrati in possesso dell'esemplare.
Aggiungo inoltre a quanto scritto da Giuseppe, che se un ligure vuole acquistare una tartaruga fuori dalla regione la prende e basta, non commette nessun illecito se munito della documentazione che vale per tutta Europa, non solo per l'Italia. Poi gli potranno controbattere che secondo una legge regionale non sono rispettati i requisiti del posto dove tiene l'animale, ma questo è un altro discorso, in quanto secondo me basta semplicemente adeguarsi e nessuno può creare problemi. Ciò mi ricorda quanto avviene in Francia dove si arriva a delle vere e proprie aberrazioni e soprusi. Qui c'è una gerarchia di leggi, ci sono quelle a valenza nazionale che predominano su tutte, poi quelle regionali che vanno ad insistere in pieghe non ben definite di quelle nazionali, quindi quelle comunali, cioè regolamenti, che vanno a definire situazioni non trattate dalle leggi nazionali e regionali. Tutto questo per dire che se una legge nazionale permette il commercio di un bene o altro liberamente, una legge regionale non può impedirlo, né tanto meno limitarne l'attuazione. Tuttavia può stabilire quanti m2 per esemplare (che la legge nazionale non prevede). Ma su questo un avvocato può essere più chiaro del sottoscritto.
Concordo su quanto scritto da Rucola e Tartamau.
Assolutamente la normativa nazionale è chiara ed oltretutto sono state definite con l'ultima circolare le linee guida a cui devono attenersi tutti gli uffici cites presento nel territorio italiano senza nessuna eccezione.
I regolamenti regionali non possono e non dovrebbero influenzare e far operare gli uffici cites in modo diverso da quello che la normativa nazionale dice chiaramente.
Sembra anche a me una cosa davvero assurda ma sopratutto uno spreco inutile di risorse e di soldi.
Purtroppo questo rispecchia l'attuale situazione del nostro povero paese. :no-: :sad-:
Conclusione:
come sospettavate voi era una movimentazione, mi è arrivato il cites dopo mesi e la fonte è F.
Il ragazzo che mi ha dato le tarte c'è rimasto male, fino all'anno scorso (inspiegabilmente)gli hanno sempre dato la fonte C ai suoi cuccioli. Probabilmente l'impiegata di quell'ufficio ha sempre sbagliato, cambiata impiegata, cambiato tutto.
Va beh, sed lex dura lex. D'ora in poi non comprerò neppure più un lombrico se non vedo subito il cites.
Però ora vorrei sapere, perché ho due esemplari su un unico foglio cites?
Se quando sarò vecchietta finirò all'ospizio, dovrò movimentarli per forza insieme a mia volta? Non posso chiedere che siano disgiunti?
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Inoltre..perchè mi scrivono nato o allevato in cattività quando poi alla casella 10 mi scrivono paese sconosciuto ? (denuncia nascita e microchip inserito tutto regolare e documentato qui in Italia, visto io ).
Come ho scritto in tempi non sospetti, un comportamento del genere è relativo unicamente ad una movimentazione e la risposta del venditore, che per inciso non poteva vendere un bel niente, fa solo sorridere... Giusto per curiosità, ha quanto è ammontato il rimborso spese?
Ha messo due esemplari in un unico cites, a fronte di questo, poichè le spese di certificazione si dimezzano, immagino ti abbia fatto uno sconto.
Per dividere il certificato singolo dovrai pagare due nuovi certificati alla tua forestale, quindi 15,49€ x 2, oltre ad 1,3€ per il bollettino, ma la buona notizia è che lo puoi fare quando vuoi.
Personalmente di vantaggi nelle movimentazioni non ne vedo, piuttosto non pochi problemi...
Mi trovi pienamente d'accordo, io le mie tarte me le vado a scegliere alle Fiere, pago serenamente e me ne torno a casa contento.:yes-:
Le ho "rimborsate" 140 a coppia (3 e 4 anni) e chiaramente anche io oggi, (con tutta la tiritera che inoltre c'è stata) non le ricomprerei. Ho comprato due baby di due anni, fonte C a 100 entrambe. Non c'è proprio paragone.
Invece cosa mi dite rispetto al fatto che non hanno messo Italia come paese origine?
E' un furto bello e buono.
Le movimentazioni generalmente vengono pagate rimborsando soltanto le spese sostenute dal proprietario, quali documentazioni, microchip, bolli, ecc.
Il fatto che non sia stato riportato come paese d'origine l'Italia, è probabilmente per farti pagare tutta quella cifra, non vedo quale altro motivo potrebbe esserci.
Le prime non andavano pagate perchè non commerciabili e in ogni caso il prezzo è elevatissimo, anche in funzione del fatto che la differenza con gli esemplari commerciali è alla fine minima. Considera che con quelli commerciali hai due distinti certificati che hanno un costo quindi doppio rispetto al certificato singolo, quindi dovrai spendere oltre 30€ per averlo singolo. Risultato, stesso prezzo, ma grande ammattimento!! Chi fa le movimentazioni e chiede soldi a sto modo prende in giro la gente. Ed inoltre passa la patata bollente. Chi vuole vendere, sia 1 che 10 o 100 tartarughe, si deve certificare l'allevamento ed a quel punto fa quello che vuole. Certamente non creerà problemi agli acquirenti come in questo caso. Ricordiamo inoltre che in caso di movimentazione, ad ogni passaggio va rifatto e pagato il certificato!!
A proposito di iniziative proprie dei funzionari che compilano i cites... a me hanno sbagliato a scrivere l'indirizzo e un altro dato:sad-: Sempre per una movimentazione. ..
Magari il mio intervento c'entra poco, era giusto per testimonianza visto che sto parlando del servizio cites di Roma...
Ciao Excaly! Mi sono offerta di pagare io il bollettino visto che mi regalava le tartarughe e poi ci siamo dedicati insieme ai documenti perché, in effetti, non era entusiasta all'idea di compilare "tutti quei fogli per 2 tartarughe! " Però è stata una mia scelta quella del bollettino, lui non mi ha chiesto niente :)