E' un contratto, e' valido, non ci sono dati sensibili
Visualizzazione Stampabile
I dati sensibili ci sono eccome. Su uno scontrino fiscale non ci sono dati sensibili del cliente, ma se scrivi il mio nome ed il mio indirizzo su un pezzo di carta e poi te lo tieni, o è una fattura o è una ricevuta bollata. In altri casi sono dati sensibili che non puoi detenere.
Altra cosa che mi chiedo è: come si concilia il fatto che la Forestale dica (ed a me lo hanno detto più di una volta) "sì, sai, il modulo di cessione è previsto solo per l'allegato B, ma tu compilalo lo stesso" contribuisce ad aumentare la confusione perchè, di fatto, non previsto che venga rilasciato compilato. Poi aggiungono: "Ricordati che per trattenere i dati dei riceventi devi farti rilasciare l'autorizzazione al trattamento dei dati, in mancanza di questo non puoi conservare copie".
Altra cosa, nel registro di carico e scarico non c'è nemmeno un riferimento al documento di cessione che rilasci.
Io il modulo lo rilascio, ma non tengo copia perchè mi hanno detto che non posso farlo.
PS: è un modulo di cessione, non un contratto di cessione. Nomi diversi, significati diversi. Non prendermi per puntiglioso. :laugh-:
- - - Aggiornato - - -
Magari sto sbagliando tutto è. Io mi metto sempre in discussione, però allora chiedo di vedere dove c'è scritto che per l'allegato A devo compilare il modulo di cessione e cosa devo fare dei moduli che accumulo nel corso del tempo, che sono potenzialmente centinaia e centinaia.
IO li consevo, ne ho un volume per All B, altrimenti sarebbe un casino, a Longarone comunque chiedero' lumi al Comandante del Cites del Veneto, i bolognesi mi hanno detto che devo conservarli e non perderli
E comunque non sono certo che fra due privati si debbe conservare la privacy, voglio sentire il mio ufficio legale
(nel messaggio precedente ho scritto in modo sgangherato, chiedo venia)
Già! E' confusionario anche quando ti dicono "non serve, ma tu fallo.." cavoli, dammi la regola e io la seguo alla lettera, fine. Invece ti chiedono di compilare una carta che "non servirebbe" e ti dicono di metterci i tuoi dati, quelli di un'altra persona, quelli dell'animale, firmarla e consegnarla, ma occhio è, che non puoi accumularle le copie di ciò che firmi, sai.. per la privacy. Non posso tenere copia di ciò che firmo? Ma scherziamo?
Una riflessione che faccio io (sottointendo fonte C, chiaramente) è questa: per l'A, prima denunci la nascita, poi chippi, poi vengono e ti valutano l'allevamento e fanno il DNA agli esemplari. Se è tutto ok ti danno il documento. Una volta che l'animale è stato alienato, siccome la provenienza è certificata, basta. Documento e testuggine viaggiano in coppia per sempre e sono autosufficienti.
Per il B invece le maglie sono leggermente più larghe e allora sì, partendo dall'allevatore, tramite tutti i moduli di cessione (veramente obbligatori), ricostruisci tutto per filo e per segno. Cosa non necessaria per l'A, perchè è stato certificato a monte con l'esame del DNA (anche se è ogni TOT anni, perchè il legislatore si fida se non ci sono variazioni nella riserva riproduttiva) e tutto il resto della procedura.
Poi ripeto, io mi adeguo totalmente a quanto mi viene richiesto anche solo verbalmente, ma non condivido per l'A perchè la richiesta verbale si contraddice da sola.
- - - Aggiornato - - -
Non è semplice la questione. E' un rapporto uno a molti ed il cedente che lo fa ripetutamente accumula dati di tanta gente, che poi potrebbe usare impropriamente.. Cosa ancora più delicata nel caso di Allegato A, per il quale non è tecnicamente previsto il modulo, quindi in caso di contestazione diventa difficile giustificare la presenza dei dati accumulati se non c'è consenso esplicito al trattamento.
Scusami ma i dati sono nome cognome e indirizzo, cosa che trovo su qualsiasi elenco telefonico o sulla mia agenda
Marconyse se come hai affermato è così in tutta Europa o anche peggio in alcuni paesi a vedere tutta questa babilonia c'è da essere scettici sul futuro di questo continente : mi viene la voglia di prendere la residenza in Svizzera (sono a soli tre chilometri di distanza) e vivere in un paese con regole certe e molto semplificate rispetto alle nostre. Perdonate questo sfogo ot.
La Svizzera ha altre complicazioni non ti preoccupare, la burocrazia e' presente ovunque. In Germania e altri paesi europeifanno ricerche anche sugli All B oltre che sugli A controllando che non ci siano falsi o cose inventate, l'unico paese in cui vige il contrabbando "totale" e' la Spagna dove le autorita' stanno affilando le armi
Per l'appunto, almeno la metà delle volte anche a me. Io comunque non lo chiedo.
No, io ad esempio non ci sono negli elenchi telefonici. Ho chiesto di non comparire.
EDIT: per l'agenda penso che siano quelle cose personali che non fanno testo o meglio, hai presente i coltelli da cucina? Ovviamente ci sono in ogni casa, ma se te li trovano nel contesto sbagliato ti denunciano per possesso di armi da taglio.
I dati sensibili sono quelli riguardanti l'orientamento politico e religioso, le preferenze sessuali, lo stato di salute, etc., cioè tutti quelli che possono contribuire a creare un (pre)giudizio sulla persona. Nome, cognome e indirizzo in sé non sono dati sensibili (lo diventano solo se accoppiati ad altri tipi di dati), altrimenti, come ha fatto notare qualcuno, l'elenco telefonico (solo per dirne una) sarebbe una miniera di dati sensibili a disposizione di chiunque. La possibilità di chiedere la cancellazione del proprio nominativo è legata al diritto di non aver rotte le scatole con telefonate indesiderate.
No no, tra le altre cose, quando invii un curruculum per cercare un posto di lavoro, ma anche in migliaia di altri casi, devi fornire l'autorizzazione al trattamento dei dati personali, altrimenti il ricevente non può archiviarlo. Ed in un curriculum non ci sono i dati"sensibili" che dici tu. Pubblica qui il tuo codice fiscale se non è un dato sensibile o personale, chiamalo come vuoi. In molti moduli di cessione viene riportato.
Il codice fiscale lo puoi chiedere di un altro anche all'ufficio delle imposte dove puoi anche richiedere la dichiarazione dei redditi di qualcun altro essendo documento pubblico cosi' come all'anagrafe puoi chiedere certificati di nascita, di morte di residenza di altre persone che sono documenti pubblici
I dati sensibili, nel diritto italiano, sono dati personali la cui raccolta e trattamento sono soggetti sia al consenso dell'interessato sia all'autorizzazione preventiva del Garante per la protezione dei dati personali.
Secondo il Codice sulla protezione dei dati personali (D. Lgs. n. 196/2003, art. 4), sono considerati dati sensibili i dati personali idonei a rivelare:
- l'origine razziale ed etnica,
- le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere,
- le opinioni politiche,
- l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale,
- lo stato di salute e la vita sessuale.
Se compri un'auto usata sul libretto rimangono tutti i dati dei precedenti proprietari dal CF all'indirizzo e sono dati liberi
No, i dati sensibili sono un sottoinsieme dei dati personali.
Ragazzi informatevi: Cosa intendiamo per dati personali? - Garante Privacy
Cit: <<Sono dati personali le informazioni che identificano o rendono identificabile una persona fisica>> quindi nome, cognome ed indirizzo in primis.
La legge prevede che, in caso di archiviazione di queste informazioni, ci sia il consenso esplicito.
Gli elenchi del telefono, che sono pubblici, non mi legano ad una attività in particolare, ad esempio di compravendita di testuggini e quindi non sono identificabile da questo punto di vista.
Altra cosa: ricordo che stiamo parlando del modulo di cessione che come prassi viene compilato anche per gli animali in allegato A fonte C. Questo modulo non è tecnicamente richiesto e da qui nascono i problemi di archiviazione dei dati.
marconyse, stiamo parlando di accumulare moduli di cessione che NON sono espressamente richiesti dalla normativa per allegato A.
Il tuo esempio delle auto è sbagliato perchè è previsto dalla legge che ci sia questo tipo di gestione.
Se poi guardi come è scritto l'esempio che hai citato, come sono posizionate le virgole, vedi che i dati sensibili fanno parte dei dati personali e che sono i dati personali a essere tutelati, i dati sensibili, essendo dati personali, di conseguenza sono tutelati anche loro.
<I dati sensibili, nel diritto italiano,sono dati personali la cui raccolta ecc..>
E' la raccolta dei dati personali ad essere regolamentata. I dati sensibili, essendo dati personali, sono a loro volta regolamentati.
Staremo anche spaccando in 4 il capello, ma questo è.
- - - Aggiornato - - -
http://www.garanteprivacy.it/home/doveri
Da qui si vede che le agende sono una cosa, il resto è un altro. Non sono sicuro di dove venga posizionata l'accumulazione dei moduli di cessione, come concetto.
A me non risulta che quando compri una tartaruga (o altro) ti venga chiesto se sei musulmano piuttosto che cristiano, o con chi vai a letto (dati sensibili). Gli unici dati in ballo, in questo caso, sono quelli che la normativa definisce, se non ricordo male, come "dati per l'identificazione" (o qualcosa del genere). L'autorizzazione al trattamento entra in gioco solo quando l'utilizzo dei dati comprende anche la diffusione degli stessi o la comunicazione.
Ricordo ancora che nel registro di carico e scarico per l'allegato A non c'è alcun riferimento al modulo di cessione, ad un eventuale progressivo di cessione ecc.., ma solo la località di destinazione. Perchè secondo voi?
Secondo la logica (ma la legge non è mai logica) l'accumulazione dei moduli di cessione con tutti i famosi dati dovrebbe essere assimilabile alla conservazione di fatture anche se lo scopo di queste ultime è squisitamenrte fiscale.
Ma scusa Tartalio, hai tirato in ballo tu i dati sensibili, non io. Forse non siamo sulla stessa lunghezza d'onda.
Io ti parlo di dati personali, che non possono essere accumulati senza esplicito consenso. Basta.
La normativa NON definisce che in caso di allegato A sia necessario il modulo di cessione, prassi è una cosa, normativa è un'altra, non credi?
Per quale motivo, quando invii un curriculum per cercare un posto di lavoro devi fornire l'autorizzazione al trattamento dei dati? Loro mica li trasmettono a terzi, accumulano solo i curricula e se non li autorizzi, devono distruggerlo. E non credo che in un curriculum vitae ci siano i dati sensibili che hai citato tu. O tu li metti?
- - - Aggiornato - - -
Non so, la fattura devi averla per forza (parliamo di attività commerciali ovviamente), il modulo, per fonte C allegato A è obbligatorio o mera consuetudine?
Beh, un animale All A fonte C è stato già certificato a monte, anche con l'esame del DNA, per questo non serve tracciarlo in senso stretto e quindi niente caccia al tesoro :)
Una volta che hai fatto lo scarico sei a posto, nel registro probabilmente vogliono la località a fini statistici, ma questa è solo la risposta che mi do io, perchè da sola è fine a se stessa.
Giusto per chiarire, visto che siamo un po' ot. Mi sono limitato a quotare una tua affermazione:
Facendo notare che su quello definito da marconyse come contratto non ci sono dati sensibili. Al massimo trovi quelli per l'identificazione.
Come ho scritto in precedenza, il consenso al trattamento entra in gioco quando l'utilizzo dei dati comprende anche la diffusione degli stessi o la comunicazione. L'esempio del curriculum, da te citato, rientra proprio in questa fattispecie, anche se il documento non contiene dati sensibili.
Tartalio, ancora con i dati sensibili. Io parlo di dati personali, perdonami, ho sbagliato a scrivere e pensavo fosse evidente, puoi rispondermi su questi?
Perchè un datore di lavoro ha L'OBBLIGO di distruggere i curricula ricevuti, se non riportano esplicitamente l'autorizzazione al trattamento dei dati? Li diffonde? Li comunica? O li usa solo per ricontattarti?
marconyse ha citato un contratto, ma qui non c'è nemmeno l'importo.. Si chiama contratto di cessione o modulo di cessione? Ed è obbligatorio per allegato A fonte C?
Non siamo OT, siamo nella gestione delle cessioni a livello amatoriale.
L'ho scritto già due volte, provo comunque a rispiegarlo: il consenso al trattamento entra in gioco quando l'utilizzo dei dati comprende anche la diffusione degli stessi o la comunicazione. Per dirla terra terra, se ricevi x curricula, si presuppone che tu ne scelga poi un sottoinsieme per ricontattare i titolari e fissare un colloquio di lavoro. In questo caso, quindi, devi chiedere il consenso al trattamento dei dati. Se, invece, chiedi ai tuoi vicini di casa nome, cognome e data di nascita, ma ti limiti ad appuntarli in un quaderno e a contemplarli quando ne hai voglia, senza farci nient'altro, allora non devi chiedere il consenso di cui sopra.
Questo è, in teoria, ciò che dice la legge in Italia, un Paese in cui la tua foto con le tette al vento può finire tranquillamente su un giornale da milioni di copie, ma se qualcuno ti chiede il codice fiscale (che chiunque può ricavare facilmente), deve anche farti mettere 18 firme.
Nel caso specifico delle testuggini, francamente non saprei dirti se c'è necessità di ottenere il consenso, perché non ho ancora compreso a cosa possa servire questa raccolta di dati e che utilizzo se ne possa fare.
@Tartalio, non riesco a fare la multicitazione del messaggio di ieri di marconyse per farti vedere. Se vuoi, è quello di ieri alle 18.23. Ho usato la stessa parola di marconyse per rispondergli, ma come vedi intendevo un'altra cosa.Ieri 18:23
- - - Aggiornato - - -
Fatto salvo che se il Responsabile del personale di una azienda riceve una busta indirizzata a questo titolo, presso l'indirizzo dell'azienda, e dentro ci trova un curriculum senza autorizzazione DEVE distruggerlo (la trasmissione o diffusione a terzi o l'uso per altre finalità non c'entra).
Se annoti in una agenda i dati dei tuoi vicini, non rientri nell'obbligo di rilascio del consenso. Questo è proprio l'esempio nel sito del garante della privacy.
Guarda: http://www.garanteprivacy.it/home/doveri
La questione qui è: c'è l'obbligo di compilare sto modulo? O "è prassi, è meglio farlo perchè non si sa mai"?
Perchè avendo l'obbligo per legge, è evidente che non puoi non archiviare copia del modulo di cessione che tu stesso hai firmato.
Ma se non c'è l'obbligo, è difficile equiparare la cosa ad una gestione "strettamente personale" come l'agenda portata ad esempio dal garante per la privacy.
Io dico che l'obbligo c'è solo per il B, per l'A è uno scrupolo, che però non essendo normato, apre porte ad interpretazioni.
Ritornando alla mia affermazione circa la inutilità di segnare sul registro la nuova località di destinazione mi viene in mente che il nuovo proprietario (acquirente o beneficiario di donazione ) con il relativo Cites al seguito può girare il mondo senza dover rendere conto a chicchessia (tranne che alla povera tarta stressata dal continuo girare...)
Se posso aggiungere, una mia pur banale considerazione;
Che sia di allegato A oppure B poco importa, il modulo di cessione è quello che conosciamo, ma può esserlo un normale foglio compilato ex novo, dove dichiaro una cosa o un' altra e può servire come accordo privato tra le parti, sottoscritto e firmato da tutti e due gli interessati, dove entrambe con la firma, acconsentono a quanto scritto al suo interno, quindi anche a lasciare il minimo di dati personali!
Anche durante le fiere di rettili, tutte le volte che ho acquistato, con scontrino, fattura o ricevuta, comunque mi veniva fatto firmare un format precompilato in parte, dall'allevatore cedente a me che ritiravo, quindi oltre ai miei dati, c'erano i suoi e quelli della tarta in questione!!
Mica saremo tutti denunciati e multati per violazione della privacy credo!!
Inviato dal mio SM-G360F
@CARLINO: concordo, l'animale è stato alienato con il rilascio del documento CITES.
@Max, il modulo di cessione non è la prova scritta della trattativa tra privati (che può concludersi con un contratto verbale, che in Italia è legale. Lo stipuli col venditore ogni volta che vai a prendere il pane o il giornale, per esempio. Oppure quando compri il cellulare usato da un tuo amico). E' solo un modulo di cessione, poi che sia prestampato, scritto a mano su carta marrone o elettronico, poco importa. La sostanza è che contiene dati di altri.
Tra l'altro tu dici "che sia di allegato A o B poco importa", invece questa è la cosa che, unita alla considerazione precedente, non sta in piedi.
Noi tutti possiamo ragionare col buon senso e con questo buon senso fare conseguentemente le cose. Ma se vado a vedere le regole che definiscono il trattamento dei dati personali e quelle che definiscono le cessioni in allegato A fonte C, non trovo riscontro in ciò che facciamo. Da una parte non puoi accumulare i dati che non siano ad uso strettamente personale (questo dice la legge) e dall'altra il modulo di cessione non è previsto (la legge NON dice che è previsto, o almeno io non sono capace di trovare dove stia scritto che serve per all'A).
Se il modulo si deve compilare per l'A, il B, per entrambi o per nessuno dei due, non è una questione di privacy e trattamento dei dati personali, bensì di normativa, che non ho sotto mano e quindi non ti saprei citare. Il fatto che la Forestale ti dica "ma tu compilalo lo stesso" denota l'ignoranza da parte di chi per primo dovrebbe conoscere a menadito la normativa, poiché si tratta del soggetto preposto alla vigilanza sul rispetto della stessa. La risposta è tipica di chi, nel dubbio, ti spinge a produrre anche il superfluo sventolando lo spauracchio della burocrazia con annessi e connessi.
Imho, per quanto riguarda la dichiarazione di cessione ai fini Cites o per eventuali registri (su questi ultimi, tra l'altro, mi pare di capire che non venga annotato alcun dato identificativo, se non per scrupolo), non è necessario chiedere alcun consenso al trattamento dei dati, poiché gli stessi non sono destinati alla diffusione o alla comunicazione. Mi pare di capire che l'unico accesso può essere richiesto dalle autorità preposte e, quindi, per fini (definiamoli così) di indagini, sui quali non c'è privacy che tenga.
Faccio notare anche che per un contratto tra privati non c'è alcun obbligo di consensi aggiuntivi. Lo stesso vale quando un commerciante rilascia una fattura (sulla quale ci sono dati identificativi), poiché si tratta di documenti non destinati alla diffusione o alla comunicazione, ma soltanto all'accesso per eventuali indagini (di natura fiscale o altro).
Ultima considerazione: come giustamente hai fatto notare, il curriculum privo di consenso va distrutto poiché l'azienda, così com'è, non può farne alcun uso, fosse anche soltanto interno.
Piccola nota a margine, sulla quale sono sicuro che alcuni di voi non concorderanno: la normativa ha permesso di arginare (parzialmente) e sanzionare il bracconaggio di specie protette, ma dall'altro la farraginosità della stessa diventa quasi un deterrente per chi vorrebbe fare le cose in regola. Non può certo essere un alibi per comportamenti illegali, ma è comunque un dato di fatto. Trovo assurdo che, ancora nel 2016, non esista un registro elettronico online semplice, univoco e automatizzato per gestire queste procedure, mentre si continua a produrre scartoffie su scartoffie, fonte di equivoci su equivoci.
@Tartalio, concordo! La compilazione del modulo non è una questione di privacy, ma di normativa.
Diventa una questione di privacy e trattamento quando trattieni la copia di una cosa che non eri obbligato a compilare. Qui sta la differenza tra allegato A e allegato B.
Per B devi compilare il modulo di cessione ai fini CITES, è un adempimento legale, tanto quanto l'archiviazione della fattura, anche se in ambito diverso. Per A no, io non lo trovo esplicitamente nella normativa.
Da questo deriva che se ti tieni i dati, in considerazione del fatto che la legge non ti imponeva di farlo, devi essere autorizzato esplicitamente, perchè stai andando oltre l'adempimento di legge.
Poi, come ho già detto, siccome mi darebbe fastidio se mi sollevassero eccezioni cavillose in qualche controllo, obbedisco alla richiesta verbale: lo rilascio e non tengo la copia.
Scusate, a parte il discorso trattamento dei dati, avrei bisogno di un chiarimento....
se io compro una tartaruga in fonte C devo firmare qualcosa oppure no? Posso pagare e portare a casa la tartaruga?