Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
I cambi parziali vanno fatti , in caso contrario avrai un accumulo di sostanze tossiche che il filtro in maturazione non è in grado di smaltire:
Tartarugando - IL FILTRO
Tartarugando - Guida a come far maturare il filtro esterno
Leggi queste schede che ti chiariranno i dubbi.
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
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Originariamente Scritto da
dawigara
Ma per la maturazione del filtro con la tartaruga all'interno devo fare cambi parziali del 10% per 30giorni circa oppure non cambiare acqua per 30 giorni?
Perchè da alcune parti ho letto la prima cosa, da altre la seconda :eek-:
Tartarugando - Guida a come far maturare il filtro esterno
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Citazione:
Ma per la maturazione del filtro con la tartaruga all'interno devo fare cambi parziali del 10% per 30giorni circa oppure non cambiare acqua per 30 giorni?
Se parlassimo di un acquario ti direi che io faccio cambi d'acqua parziali 1 volta all'anno più o meno e tutto va bene, molti sarebbero d'accordo con me altri no. Per le tartarughe aspetta che risponda qualcuno che ne sappia più di me appunto sulle tarta.
Citazione:
La uvb in acqua è totalmente inefficace
Non è proprio così, anche perchè in natura ad esempio ci si abbronza anche col cielo nuvoloso se dietro a quelle nuvole c'è il sole
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Le nuvole filtrano in parte gli uvb , ma molto meno di pochi cm di acqua o di 1 mm di vetro.
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Citazione:
Le nuvole filtrano in parte gli uvb , ma molto meno di pochi cm di acqua o di 1 mm di vetro.
Per il vetro è così e sono d'accordo con te, bastano anche pochi mm, ma i raggi uvb solo dopo 50 cm in una colonna d'acqua perdono il 50% dell'efficcacia. Non credo che qui stiamo parlando di colonne d'acqua da un metro e più dove questa volta si solo 1% riesce a penetrare
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Farò una misurazione appena possibile e ti saprò dire se hai ragione.
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Non ho avuto bisogno della misurazione , gli uvb sono bloccati dalle nuvole, a maggior ragione dall'acqua che è molto più densa :
Sulla superficie terrestre le percentuali della luce solare diventano: 44% luce visibile, 3% ultravioletto (con il Sole alla massima altezza nel cielo zenit) e il rimanente è rappresentato dall’infrarosso[11][12]. Quindi, l’atmosfera blocca circa il 77% dei raggi UV del sole e quasi totalmente le lunghezze d’onda minori quando il sole raggiunge lo zenit. Della radiazione ultravioletta che raggiunge la superficie terreste, oltre il 95% è rappresentato dagli UVA con lunghezza d’onda maggiore, una piccola parte dagli UVB. Sostanzialmente non ci sono gli UVC. La frazione che rimane degli UVB nella radiazione UV, dopo essere passata attraverso l’atmosfera, dipende dalle condizioni atmosferiche: nuvole dense bloccano efficientemente gli UVB; ma nei cieli parzialmente nuvolosi non tutti gli UVA e UVB sono bloccati, ma vengono diffusi in tutte le direzioni dell'atmosfera. Tale effetto è prodotto dallo Scattering di Rayleigh, responsabile anche della colorazione blu del cielo. (Wikipedia)Non è una fonte autorevolissima ma credo che sia abbastanza attendibile.
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Questa volta mi sa di no perchè altrimenti avrei studiato tanti anni inutilmente.....
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Sei sicuro di non confondere gli uvb con gli uva ? Se sei sicuro una misurazione subacquea sarebbe interessante sia nell'acquario che all'esterno con il sole : devo però verificare se il mio strumento è in grado di selezionare in modo preciso le frequenze per essere sicuri di misurare solo quelle degli uvb.
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
I raggi ultravioletti provenienti in natura dal sole in funzione della loro energia e quindi della loro capacità di penetrazione anche della cute, sono suddivisi in: UVA (400-315 nm), UVB (315-280 nm) e UVC (280-100 nm).
I più penetranti, e quindi i più pericolosi per gli esseri viventi, sono quelli con lunghezza d’onda più corta, ossia gli UVC e gli UVB, detti anche raggi ultravioletti "duri".
Grazie però all'atmosfera e sopratutto dallo strato di ozono e dalle molecole di ossigeno, la maggior parte di questi raggi viene riflessa (retro-diffusa) nello spazio. Questo vale al 100% dei raggi UVC, mentre una piccola parte di UVB e quasi tutti invece gli UVA riescono a passare anche questa protezione naturale.
Quelli più pericolosi sono quelli più energetici e cioè tra quelli rimasti, la piccola parte di UVB rispetto a quasi tutti gli UVA. Si deduce che gli UVA che sono i meno dannosi perchè meno energetici, riescono a passare facilmente acqua e vetro, mentre quelli più pericolosi perchè più energetici, gli UVB, sono più facili da "filtrare" (pochi millimetri di vetro riescono nel loro intento e 50 cm di acqua riescono nel loro intendo al 50% perchè l'acqua ha un indice di diffrazione assai diverso da quello del vetro o di un tessuto). È possibile notare come l’energia diminuisca rapidamente con la profondità, poiché in acqua la radiazione luminosa è in parte riflessa, in parte è assorbita e in parte è diffusa. Questo però dipende da tanti altri fattori che sarebbe lungo elencare, ma uno importante è la temperaturà dell'acqua stessa.
In sostanza, è vero che gli UVB sono meno penetranti degli UVA, ma 50 cm di acqua non bastano per "annientarli" completamente. Gli UVA sono più penetranti ed è dovuto a loro il colore delle cose fino a 150 metri (come detto sopra dipende da molti fattori comunque), dopo di che il buio è totale.
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
se parliamo di radiazione UVB prodotta non dal sole ma da lampade UVB per rettili, chi ha misurato con strumentazione apposita (solarmeter) la radiazione UVB ha verificato come le lampade attorno ai 25W arrivino al massimo a 30 cm, oltre questa distanza la radiazione UVB si indebolisce molto rendendo la lampada poco/nulla utile.
Se poi al posto dell'aria ci mettiamo l'acqua, immagino che la radiazione UVB si azzeri dopo pochi millimetri.
IL consiglio è di usare lampade Solar Raptor o con analoga tecnologia, sia per l'efficacia (UVB) sia per i costi di gestione, se si usano UVB compatte o tubolari, si devono scegliere potenze di almeno 20 / 25W e tenere la lampda a 15 / 20 cm dalla zona basking, e usare un riflettore che ne incrementa molto la resa.
Se volete approfondire:
https://www.apaeweb.com/confronto-de...terrariofilia/
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Ci sono lampade che emanano al 2-5-8-10% di UVB indipendentemente dal loro wattaggio, questo perchè la % di UVB non dipende dal Wattaggio. In natura l'esposizione ai raggi UVB dipende dalle condizioni generali dell'atmosfera, Un 10% per zone secche, quindi con poca umiditò e poche ombre perchè si presuppone che gli animali native di quella zona sono abituate a tassi di UVB maggiori e di conseguenza ne traggono benefici con quelle percentuali alte. Il 5% per zone tropicali, dove ombre e umidità hanno tassi altissimi perchè appunto ilò tutto (Umidità = Acqua) riescono a schermare maggiormente questi raggi. Io non dico che non vengono filtrati dall'acqua, ma affermo che sono filtrati in modo minore di come affermi tu, tutto qui
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
io non affermo nulla, mi limito a leggere lo studio fatto dall'apae:
https://www.apaeweb.com/confronto-de...terrariofilia/
se un vetro di 5 mm blocca il 95% degli UVB, penso che già pochi cm sotto la superficie dell'acqua la quantità di UVB sia insufficiente a garantire il corretto apporto per specie eliofile come molte tartarughe acquatiche degli emididi
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
E' quello che penso anche io : sono sicuro su questo con le lampade , mi rimane un dubbio con la radiazione solare , che sappiamo avere energia enormemente superiore, ma verificherò appena possibile.
Re: GRANDE PASSO: Acquaterrario definitivo
Citazione:
se un vetro di 5 mm blocca il 95% degli UVB, penso che già pochi cm sotto la superficie dell'acqua la quantità di UVB sia insufficiente a garantire il corretto apporto per specie eliofile come molte tartarughe acquatiche degli emididi
l'acqua ha un indice di diffrazione diverso dal vetro