Re: Evviva!!! Non ci speravo quasi più : prima nascita in arrivo
Mai fare dentro e fuori, o dentro o fuori, si stressano e si raffreddano piu' che passare la notte al'aperto come accade a tutte le altre nate con lei in natura
Re: Evviva!!! Non ci speravo quasi più : prima nascita in arrivo
e..però non le faccio fare sbalzi, la metto all'esterno con il suo terrario verso le 10 del mattino quando la temperatura sale sopra i 20° e poi la ritiro in casa verso le 5 del pomeriggio. Come ho scritto la temperatura qui subisce degli sbalzi notevoli tra il giorno e la notte ed in alcuni giorni nei quali la temperatura non sale sopra i 17 ° la tengo in casa. Qui da noi non nasceranno mai tartarughe all'esterno, la stagione estiva e corta. Quest'anno siamo stati fortunati che abbiamo avuto un luglio caldo..ma già agosto lascia a desiderare...
La mamma ed il padre già si interrano di notte.
poi tra un mese le porto all'interno nel terrario e le tengo sveglie con luci e serpentine calde-
Verso fine ottobre quando finiscono di mangiare e vedo che sonnecchiano le metto in ambiente più fresco e non le tocco più fino a marzo. A marzo stessa cosa fino a giugno che le metto all'esterno.
Ma la mia domanda era che tipo di fondo posso usare per la tartapiccola?
Grazie:biggrin-:
Re: Evviva!!! Non ci speravo quasi più : prima nascita in arrivo
Stai sbagliando tutto, deve stare all'aperto e fare li l'adeguato letargo, e' indispensabile per farla crescere bene non si allevano le nostrane in terrario
Il portarla dentro e fuori conme gia' detto la stressa e le temperature non variano adeguatamente nell'arco della giornata
p.s. poi l'amimale e' tuo e certo se vuoi fare come ti pare noi non possiamo che sconsigliarti ma se non ci tieni tu......
p.p.s. conosco parecchi allevatori in Piemonte che allevano correttamente tutto l'anno all'aperto
Re: Evviva!!! Non ci speravo quasi più : prima nascita in arrivo
Forse cran intende tenerla sveglia ( anche se ammetto di non aver compreso molto bene perchè prima dice di riscaldarle e poi di fargli fare un letargo controllato da ottobre a marzo ) per assicurarsi che sopravviva il primo anno .. anche se comunque si , sarebbe meglio far fare loro il letargo già da subito ..
Re: Gestione Th in Piemonte
Ho spostato in discussione a parte.
Quali sono le temperature stagionali (minime e media) della zona in cui vivi?
Lo sai che il letargo dovrebbe avvenire con temperature non superiori ai 10°C?
Come fai a garantire queste temperature in casa?
Re: Gestione Th in Piemonte
Ciao, anche io abito in Piemonte, ho usato incubatrice solo x influenzare il sesso perchè proprio x le nostre temperature ci sarebbe una netta prevalenza di maschi. Quindi questo x dirti che le nascite in terra avvengono anche qui. La mia baby l'ho messa fuori dopo due giorni, in giardino con sopra protezione ( ho usato una gabbia grande da canarini capovolta ) e ha preso subito a mangiare. Passa molto tempo seminterrata. Ho visto diversi allevatori amatoriali in provincia di Cuneo, in zone anche semimontuose , notoriamente più fredde, con baby nate in terra e letargo anche.
Di conseguenza ho deciso di farglielo fare da subito anche io, con ovvi accorgimenti per la scelta della zona e le coperture extra in caso di gelate. Penso sia più semplice x loro adattarsi alla natura che non alle nostre manipolazioni. Ovviamente non è un consiglio ma ti riporto solo la mia esperienza per quel che ho visto, ciao.
Re: Gestione Th in Piemonte
Io abito in una zona con altitudine 900 m..
Il clima è freddo sia in autunno che in primavera, salvo qualche giornata, Le gelate sono all'ordine del giorno da novembre a febbraio, inoltre se non nevica il terreno resta secco con pericolo di disidratazione, se invece nevica anche io sarei propensa a lasciarle fuori.
Nella mia zona non sono mai esistite tartarughe in natura qulle che ci sono sono state introdotte dall'uomo e vivono in girdini privati.
Comunque io non le tengo in casa a fare il letargo. Per casa intendo un locale chiuso la cui temperatura non supera mai i 10°.
Le tengo in un terrario nel quale si possono interrare e poi nessuno le disturba perché il locale (scantinato) non è abitato.
Verso marzo quando le temperature esterne iniziano nelle ore diurne ad alzarsi le sposto in un terrario più grande inizio ad accendere il faretto riscaldante ed ad aprire le finestre del locale in modo da fare entrare luce naturale, poi gradatamente inizio a portarle qualche ora nel pomeriggio in modo che inizino a mangiare le erbe del prato.
Verso maggio le porto all'esterno e le lascio li fino ai primi di ottobre.
Il discorso per la piccola sarà simile a quello delle tarta adulte.
Cosa ne pensate
Re: Gestione Th in Piemonte
Citazione:
Originariamente Scritto da
cran20
Io abito in una zona con altitudine 900 m..
Il clima è freddo sia in autunno che in primavera, salvo qualche giornata, Le gelate sono all'ordine del giorno da novembre a febbraio, inoltre se non nevica il terreno resta secco con pericolo di disidratazione, se invece nevica anche io sarei propensa a lasciarle fuori.
Nella mia zona non sono mai esistite tartarughe in natura qulle che ci sono sono state introdotte dall'uomo e vivono in girdini privati.
Comunque io non le tengo in casa a fare il letargo. Per casa intendo un locale chiuso la cui temperatura non supera mai i 10°.
Le tengo in un terrario nel quale si possono interrare e poi nessuno le disturba perché il locale (scantinato) non è abitato.
Verso marzo quando le temperature esterne iniziano nelle ore diurne ad alzarsi le sposto in un terrario più grande inizio ad accendere il faretto riscaldante ed ad aprire le finestre del locale in modo da fare entrare luce naturale, poi gradatamente inizio a portarle qualche ora nel pomeriggio in modo che inizino a mangiare le erbe del prato.
Verso maggio le porto all'esterno e le lascio li fino ai primi di ottobre.
Il discorso per la piccola sarà simile a quello delle tarta adulte.
Cosa ne pensate
Tutto OK
Eviterei però di fare "dentro-fuori" nel periodo da marzo a maggio. In questo periodo tienile sempre nel terrario interno (che dovrai dotare delle corrette lampade). Poi a maggio, quando le temperature sono OK (in particolare occhio alla minima), le metti fuori.
Nella fase di uscita dal letargo, dovresti simulare al meglio possibile l'innalzamento graduale di temperatura e fotoperiodo