Bellissima giornata....tutte e 3 attive [emoji16]
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"La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti"
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"La differenza tra un genio e uno stupido è che il genio ha dei limiti"
Molto bene, le mie oggi non si sono viste, cielo nuvoloso. Ieri invece una era sull'uscio di un rifugio al sole. Fine settimana controllo un po tutto e credo sposterò almeno un rifugio. Per curiosità, siccome ho notato che più grandi diventano più stanno all'esterno, quanti anni hanno le tue, grazie.
Anche di più, penso.
Da me a Roma smetti di vederle in giro dopo il 20 novembre o giù di lì
Beati voi che potete vedere le vostre tarte per un bel po’. La mia Luna è a nanna.. anche se nei prossimi giorni dicono che si alzano le massime anche fino a 26 gradi.. aiuto speriamo in bene
Beati voi che già son in letargo e preletargo... al mio promontorio è ancora estate.. oggi 25 gradi e tantativi di accoppiamenti. .. se continua così ci vorrà dicembre. .. letargo sempre più breve...
Le mie non hanno mai fatto meno di sei mesi di letargo.
Anche da me ancora tutte sveglie, mangiano di meno e sono attive soprattutto al mattino.
La mia Titti è sveglia ma molto lenta si muove quel tanto per arrivare a prendere il sole e a mangiare qualcosina non tutti i giorni...solo le erbette che aggiungo e le metto vicino. Bere non l'ho più vista andare, continuo a cambiarla ogni giorno, ma con la nebbia che c'è ogni mattina penso ne abbia a sufficienza!
E' una cavolata , tra l'altro scritta anche sulla scheda del letargo del nostro forum: le mie sono arrivate anche a 26 settimane in perfetta salute. E' mia opinione che sia più pericoloso un letargo intermittente, dovuto oltre che a meteo insolite, anche a rifugi esposti a sud che prendono il sole invernale inducendo il temporaneo risveglio delle tartarughe con conseguenze molto più importanti per gli animali di un letargo prolungato ma costante.
......anche a Udine, tra i vari sbalzi, si svegliano e vanno a nanna presto. Le russe mangiano sempre come non ci fosse un domani, la mediterranee no.
Gina, la più piccola non si fa vedere già da qualche giorno, solo le due più grandi escono e si espongono al sole ma sono intorpidite.
Lo scorso anno, in questo periodo si erano già interrate.
Escludo che sulle schede informative di Tartarugando ci siano scritte cavolate. Tra l'altro, la scheda sul letargo è stata scritta da maura72, sulla cui scrupolosità di verifica delle fonti, competenza sul tema, preparazione scientifica, nessuno di noi Contributor Mod nutre o può nutrire il minimo dubbio.
Quindi questo lo escludo proprio.
Si può invece parlare della corretta interpretazione da dare a quella frase: cosa intendiamo per periodo di letargo? Quando una tartaruga entra nella casetta o si mette sotto le foglie? Se così fosse, si rischierebbe di fare degli errori di valutazione.... attenzione.
"Per quanto riguarda la durata dell’ibernazione, alle nostre latitudini, essa può variare dalle 8 settimane nelle regioni meridionali alle 20 settimane nelle regioni settentrionali e corrisponde al periodo che va da Ottobre/Novembre a Febbraio/Marzo. Un periodo di letargo superiore alle 20 settimane è ritenuto pericoloso per la ripresa delle attività funzionali dell’esemplare." Riporto quanto scritto da Maura che conosco come una valente veterinaria: parla di ibernazione non di periodo preletargo che può variare anche di due o tre settimane ed è evidente che è una valutazione approssimativa . Volevo a suo tempo contattare Maura in mp per chiarire il significato di questa sua dichiarazione ma poi ho dimenticato di farlo . Ho parlato di "cavolata "di istinto , in realtà è una affermazione basata su letture e non suffragata da esperienza diretta che è sempre alla base di ogni studio. La mia diretta esperienza si basa sull'osservazione dell'interro definitivo della tartaruga ed il suo riemergere in primavera ,trascurando quindi tutte le fasi preliminari che comprendono come hai osservato un periodo di incertezza e ripensamenti da parte dell'animale.
Guarda, ti assicuro che qui su Tartarugando, fin da quando siamo partiti, sette anni fa, abbiamo sempre creduto fermamente che le schede di allevamento dovessero essere predisposte esclusivamente da persone con esperienza diretta sul tema trattato.
Tutte le schede che trovi qui su Tartarugando sono predisposte in base a questo principio. Le schede di allevamento delle specie, ad esempio, sono predisposte da persone con diretta esperienza sul tema, anche sulla riproduzione, non solo sporadica; in tutti i casi in cui è stato possibile, le schede sono state revisionate da gruppi di lavoro di più Contributor esperti sul tema.
Lo stesso lavoro è stato fatto sulla scheda del letargo, lavoro guidato da Maura (che non è un veterinario) e revisionato da tutti i Contributor con esperienza diretta sul tema.
Con ciò ovviamente non voglio avere la presunzione di affermare che nelle schede di Tartarugando sia riportata la Verità, che siano perfette o prive di eventuali imprecisioni.
Nel caso specifico, dipende dall'interpretazione che si dà alla frase. Viste anche le molte differenze che possono riscontrarsi fra specie e sottospecie diverse, fra gli areali, ecc, faremo di sicuro una ulteriore riflessione in merito per capire se è opportuno fare delle precisazioni, anche per evitare che chi legge e interpreta possa arrivare a conclusioni affrettate o sbagliate.
Weeee anche le mie oggi fuori a godersi il sole, 23-24 gradi circa, la notte scende a 9.
Per la competenza dimostrata da Maura non solo nello scrivere la scheda ma anche dalle risposte che dava sul forum avevo supposto che fosse una veterinaria: l'esperienza diretta di cui parli forse è riferita alla Toscana dove il letargo comincia dopo e finisce prima , ma avendo fatto un preciso riferimento al settentrione ho fatto l'osservazione incriminata. Poi parlando in generale l'affermazione del pericolo del protrarsi del periodo del letargo dovrebbe essere supportata da uno studio analitico sullo stato fisiologico dei rettili durante il letargo , con una visione statistica del fenomeno . Da utente ed allevatore con decenni di esperienza mi sento di suggerire una modifica alla scheda , affermando che la durata del letargo in 20 settimane si può considerare un valore medio ,che aumenta o diminuisce a seconda delle condizioni climatiche ed eliminerei la frase allarmante sul pericolo nel caso che la durata si protragga oltre le 20 settimane. Mi rendo anche conto che una tartaruga di 10 /15 anni allevata in Sicilia , abituata quindi ad un letargo molto breve , potrebbe essere in difficoltà e rischiare anche la vita se trasportata al nord all'improvviso senza l'abitudine ad accumulare riserve per un lungo letargo.