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Consigli per letargo
Ciao a tutti!
Rieccomi a chiedere consigli a voi esperti!
Ho deciso o meglio le circostanze mi impongono di far effettuare il letargo alle mie tss, ho però il terrore che mi possano morire...ecco perchè sono quì a chiedere il vostro parere.
Per iniziare vorrei capire quando e come devo ridurre il cibo da somministare, poi vorrei sapere fino a quando le posso lasciare nel laghetto e dove le devo tenere per far passare loro l'inverno in sicurezza.
Sicura di un vostro prezioso aiuto vi ringrazio anticipatamente!
Martina.
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Re: Consigli per letargo
In questa discussione, da te aperta, ti era stato illustrato piuttosto chiaramente come fare: http://www.tartarugando.it/tartarugh...tml#post176591
Comunque è sempre la stessa storia: quando le temperature scenderanno stabilmente e il laghetto sta intorno a 10 gradi, prepara un posto in un luogo non riscaldato (il garage va benissimo) in una vasca con acqua sufficiente a coprire il carapace.
Le tartarughe vanno trasferite circa 10-15 giorni dopo l'ultimo pasto CERTO, se mangiano non c'è alcun motivo di trasferirle.
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Re: Consigli per letargo
Ciao, circa 10 giorni fa ho ripescato le tarta dal laghetto, le ho trovate sul fondo una addormentata e l'altra un po più attiva. Le ho messe in un grande catino in garage con poca acqua. Il fatto è che da allora si sono svegliate entrambe, non riesco a capire perchè...sono sveglie ma non molto attive, la mia paura è che possano morire di fame...mi rassicurate o ho sbagliato qualcosa?
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Re: Consigli per letargo
No, va benissimo così.
che temperatura c'è in garage?
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Re: Consigli per letargo
Ciao, scusate il ritardo, ci sono più o meno tra i 5 e gli 8 gradi. Ora ho notato che una delle due sembra stia dormendo, l'altra invece al solito, sveglia ma intorpidita. Allora continuo così. Grazie!
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Re: Consigli per letargo
Citazione:
Originariamente Scritto da
smartix
Ciao, scusate il ritardo, ci sono più o meno tra i 5 e gli 8 gradi. Ora ho notato che una delle due sembra stia dormendo, l'altra invece al solito, sveglia ma intorpidita. Allora continuo così. Grazie!
le temperature sono decisamente ottimali.
evidentemente il garage dove le tieni è poco isolato, perchè con le temperature attuali qua in Lombardia io misuro temperature più alte sia nel garage sia nel box esterno.
Verifica quindi che da metà dicembre a gennaio, quando il freddo aumenterà, le temperature non scendano sotto i 4 gradi, diversamente preparati ad isolare la vasca utilizzando del polistirolo, polistirene o legno, o trovare un angolo dove la vasca sia più riparata dal freddo.
ciao
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Re: Consigli per letargo
Confermo per le temperature alte....ieri mi sono affacciato nel mio laghetto,.ed ho trovato entrambe le tartarughe sparapanzate sul bordo a prendere il sole. Poi ho visto che il termometro segnava 17 gradi....é da novembre che stanno a stecchetto e fino a ieri...dormivano regolarmente sul fondo...boh!
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Re: Consigli per letargo
E questo e' il letargo di quest'anno..hehehheheh
http://i67.tinypic.com/2mebu41.jpg
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Re: Consigli per letargo
Caldo assurdo, confermo la anomala attività degli animali anche qui in Toscana.
Io faccio letargo controllato, ma si vede che sono più irrequiete che in passato. Immagino che in ogni caso non vogliano mangiare.
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Re: Consigli per letargo
Vorrei farvi un paio di domande, come ho letto in altri post per fare il letargo all'esterno bisogna avere un laghetto profondo almeno un metro, così anche in caso di gelate le tartarughe sono sul fondo dove la temperatura rimane più alta.
E qui che mi sorgono delle domande:
-ma se il laghetto si gela in superficie, come fanno le tartarughe mezze addormentate a risalire in superficie per respirare?
-inoltre se si parla di trachemys, ritenute ottime nuotatrici, magari il problema di risalire un metro di altezza non c'è, ma se si parla di acquatiche un po meno abili nel nuoto come kinosternon o sternotherus, che in acquario sono tenute in massimo 40/45cm, come fanno a effettuare la risalita di un metro?
Grazie per le eventuali risposte! [emoji6]
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Re: Consigli per letargo
Le tartarughe in ibernazione non respirano ossigeno atmosferico ma assorbono il minimo quantitativo necesario alla sopravvivenza tramite i vasi sanguigni della cloaca (spiegazione semplificata) per cui non necesitano di risalire per respirare
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Re: Consigli per letargo
Ah quindi passano mesi in profondità senza mai risalire, capito!
Ho fatto questa domanda perché leggo che nel letargo controllato bisogna far arrivare l'acqua poco sopra il carapace della tartaruga per permettergli di alzare la testa e respirare senza dover muoversi (dimmi se sto dicendo il giusto).
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Re: Consigli per letargo
Citazione:
Originariamente Scritto da
andrea13
Ah quindi passano mesi in profondità senza mai risalire, capito!
Ho fatto questa domanda perché leggo che nel letargo controllato bisogna far arrivare l'acqua poco sopra il carapace della tartaruga per permettergli di alzare la testa e respirare senza dover muoversi (dimmi se sto dicendo il giusto).
In realtà se passino effettivamente mesi e mesi in immersione senza salire a respirare non è così chiaro.
In alcune specie è stato ampiamente dimostrato (come dice Marco) che esistono sistemi capillari in mucose in grado di scambiare ossigeno con l'ambiente circostante e dato che il metabolismo dell'animale è praticamente zero, prevengono semplicemente che l'ossigeno nel sangue vada a zero. Infatti il calo di peso è prossimo al nulla.
Alcune effettuano respirazione cloacale, altre sono in grado di scambiare ossigeno attraverso un organo specifico alla base della lingua (Kinosternidi) ed è stato dimostrato come in acqua anossica muoiano praticamente tutte dopo un periodo inferiore al tempo regolare di letargo. Al contrario, in acqua normo o iper-ossigenata, resistono anche 12 mesi in ibernazione. Un vero stato di animazione sospesa.
Il letargo controllato è tutt'altro paio di maniche: metti l'animale al sicuro dagli sbalzi termici in un ambiente a temperatura controllata e costante (più o meno), ma non rischi che al salire delle temperature l'esemplare riattivi il metabolismo e si trovi a corto di ossigeno.
Cosa che capita in natura e per questo si consiglia di fare laghetti dalle sponde dolci o con tantissimi appigli per la risalita; un animale che esce dal letargo è molto lento e con poche forze: una risalita verticale per di più su pareti lisce come quelle dei preformati o teli potrebbe non essere fattibile e potrebbe morire annegato.
Quindi un metro si per avere la certezza che l'acqua mantenga una temperatura di sicurezza (verso il basso), ma un metro con "intelligenza" che consenta, se e quando necessario, una risalita agevole.
Per esempio per le Trachemys, la specie più diffusa, non è stato dimostrato un organo cloacale in grado di scambiare ossigeno anche se si presume che ne abbiano la capacità; altre ricerche hanno invece studiato i luoghi di rifugio invernale di questa specie e si è visto che una gran parte degli esemplari predilige acque basse ma molto riparate (esempio: un tronco semi-affondato vicino alla riva) o radici di piante di bordo (canneti o similari); questi luoghi difficilmente congelano e offrono la possibilità di respirare.
L'unico svantaggio è rappresentato dai predatori (ratti) che si approfittano degli animali in acqua bassa per... cena.
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Re: Consigli per letargo
Grazie mille per le vostre spiegazioni, sempre chiare ed esaustive! [emoji6]
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Re: Consigli per letargo
Giulio, ottima spiegazione! ;)
Confermo che le mie sterno in letargo non respirano (o almeno non le ho mai viste farlo), ma ho tenuto accesi i filtri esterni quindi presumibilmente l'acqua ha un discreto grado di ossigenazione.
Personalmente, pur avendo lo spazio per fare un laghetto profondo 1 metro, ho preferito optare per laghetti termoformati più bassi, abbinati al letargo controllato che mi lascia più tranquillo e sicuro... e sembra che al primo tentativo tutto stia filando liscio (in 4 mesi le tartarughe hanno mantenuto peso identico)