è una pianta che vedo diffusa anche sul lago di Garda, credo (ma potrei sbagliare) che sia del genere "potamogeton".
non ho idea se si riesca a farla crescere in acquario, temo richieda molta luce.
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è una pianta che vedo diffusa anche sul lago di Garda, credo (ma potrei sbagliare) che sia del genere "potamogeton".
non ho idea se si riesca a farla crescere in acquario, temo richieda molta luce.
Vi aggiornerò, intanto grazie mille.
Intanto confermo che proprio come dici tu gibo, sembra potamogeton perfoliatus.
https://en.wikipedia.org/wiki/Potamo...us?wprov=sfla1
Buongiorno cari, ho una domanda: leggo in giro nel forum, specie nei thread che parlano di riproduzione, che per le odoratus allevate in casa è consigliabile il letargo controllato. Non capisco se è una necessità che nasce appunto qualora si volessero far riprodurre, oppure se è indispensabile praticarlo a prescindere, o è anche possibile crescerle senza sottoporle a letargo (e conseguente riproduzione).
Poi sia chiaro che è un problema ancora remoto nel mio caso, visto che ho due baby.
Ciao, parliamo di una specie che abita il continente nordamericano fino al canada, pertanto il letargo è la cosa migliore da fare - fisiologicamente - indipendentemente che si voglia farle riprodurre o meno.
Gli effetti del mancato letargo non sono del tutto chiari ma esistono e non riguardano solo la riduzione di fertilità ma anche l'abbassamento di difese immunitarie e la riduzione dell'aspettativa di vita.
Diciamo che se parlassimo di tartarughe autoctone italiane (testuggine di hermann e taratruga palustre europea) , pur provenendo mediamente da aree con inverni meno rigidi delle aree di origine delle Sternotherus, nessuno si sognerebbe di far saltare il letargo, pratica ritenuta dannosa.
Il mio consiglio è di fare eseguire letargo dal secondo inverno di vita, oppure dal terzo se la cosa ti fa stare tranquillo.
Eseguire un letargo controllato è più semplice del previsto e questi animali percepiscono, oltre al calo delle temperature, anche la variazione del fotoperiodo (purchè la vasca non sia in un interrato privo di ogni finestra), e possono fare letargo in un ampio range di temperatura che va dai +2 gradi ai +13 gradi, con range ottimale tra 4 e 10 gradi.
Esiste la possibilità anche di fare letargo in un frigorifero (in rete si trova un'incubatrice commerciale con funzionamento anche di raffreddamento tramite celle di peltier, pubblicizzata anche come frigo per il letargo), qualora non si avessero locali con temperature adeguate, anche se non ho mai compreso appieno quali siano i rischi connessi con il letargo in frigo e le eventuali precauzioni per scongiurare qualsiasi rischio.
Quando parli di range di temperature, intendi le minime?
Per quanto riguarda l'applicabilità penserò a qualcosa, non c'è problema, dovrò certo capire quale sia la soluzione migliore per loro. Ho un balcone dove non batte mai il sole se non di traverso nelle primissime ore del mattino (esposizione a nord-nord-est) e potrei metterle lì in una piccola vasca di plastica all'ombra, oppure in cantina, sempre in una piccola vasca, ma con meno opportunità di verificarne lo stato e un certo pericolo topi.
Poi dovrò capire proprio nel dettaglio come fare e penso ci siano diversi thread già che ne parlano, ma appunto se ne parlerà fra un paio d'anni.
Quoto tutto quel che ha detto Paolo e aggiungo: si riproducono MEGLIO con il letargo, ma esistono tanti casi di animali tenuti sempre in casa che hanno comunque deposto e dalle cui uova sono nati dei baby.
Se hai una cantina, io glielo farei fare in animali pronti all'accoppiamento.
I range si intendono minima e massima.
Quindi range esteso +2 / +13 significa che la temperatura non deve scendere sotto i 2 gradi (rischio di morte per congelamento) e non salire oltre i +13 gradi (l'animale può uscire dall'ibernazione, attivarsi e cercare cibo).
Ottimale 4 / 10 sigifica non inferiore a 4 e non superiore a 10.
Puoi monitorare il prossimo inverno le temperature sia del balcone (dove personalmente metterei le tartarughe outdoor per tutta la bella stagione al posto che farle stare indoor) sia del garage.
Il rischio topi non esiste, le tartarughe sono immerse in acqua (benchè poca) e per sicurezza puoi usare piccole scvatole ikea dotate di coperchio fissabile, ti basterà praticare una fitta traforatura col trapano sul coperchio e sulle pareti al di sopra della linea dell'acqua. oppure fissare sulla scatola una rete a maglia fine.
Le modalità del letargo controllato sono ben descritte sulla scheda del sito per S. Odoratus, ti rimando a quella per ogni dubbio.
Scusa la domanda banale: ma se inizia a fare meno di 4 gradi in cantina (cosa probabile almeno la notte in inverno), cosa mi invento?
(Edit: il balcone è piccolino ed è l'unico spazio esterno di casa, o ci metto la vasca o ci usciamo noi, per questo ho allestito indoor. Sarebbe diverso metterne una piccola dove farle stare in letargo nei mesi in cui lo usiamo meno)
Secondo me e' altamente improbabile che una cantina scenda al di sotto di +2 gradi, e' una temperatura prossima al congelamento, direi che va escluso a priori.
Andranno verificate piuttosto le massime, ma fino a 13 gradi posso assicurare che non c'e' alcun problema, ho fatto gia' piu' di un letargo con tartarughe 4 mesi ferme senza perdita di peso (0 grammi persi).
Niente, oggi le piante di lago (potamogeton perfoliatus) sono morte all'unisono, esperimento fallito. Fallito anche il tentativo di far partorire la gambusia in libertà, senza isolarla in una vasca da parto, in quanto di avannotti non c'è nemmeno l'ombra (speravo che su 30 qualcuno si salvasse, ma o è ben nascosto nell'egeria o in uno stomaco). Nemmeno sono stati fortunati a nascere nel giorno di digiuno della vasca :D
Ne ho un'altra in procinto di partorire, per quella userò la vaschetta almeno per infoltire un po' la comunità, poi credo che lascerò fare alla selezione naturale.
se metti molte piante tipo egeria o ceratophyllum gli avannotti di gambusia e guppy si salvano (almeno in percentuale significativa) rendendo superflua la gestione con sala parto.
Ciao, le gambusie sono velocissime e ottime predatrici, egeria o ceratophillum potrebbero andar bene ma secondo me un bell'ammasso di vesicularia dubiana sarebbe il top.
Delle vasche parto quasi tutti le sconsigliano se non al bisogno, poi, una volta nati, se puoi allestire una vaschetta con piante a crescita veloce come ceratophillum ed egeria io sposterei i piccoli là dentro e li alleverei a parte.
Io sto aspettando di vedere se le uova deposte in acquario dai medaka schiudono e i piccoli sopravvivranno altrimenti attrezzerò una vaschetta a parte solo per loro.
In effetti tra le diverse piante acquatiche che ho provato, ho visto che l'egeria sembra essere la più resistente alle condizioni di poche ore di luce al giorno a cui è sottoposta la mia vasca, le altre piante vanno tutte in sofferenza, persino la lenticchia ingiallisce e non prolifera. Le due piantine che ho già dentro di prova non sono state sufficienti a salvare qualche avannotto, perciò visto che resistono farò sicuramente un nuovo acquisto di egeria a rimpolpare ma, come dicevo, questo giro di nascita di gambusie debbo necessariamente tutelarlo con una vasca-parto, l'ordine non farebbe certamente in tempo ad arrivare (anzi, la vaschetta parto posso metterla solo stasera e c'è il rischio che la panzona del branco sia ormai esplosa).
Buongiorno cari forumisti, da qualche giorno in superficie è maturata come una patina leggermente oliosa, forse dipende dalle piantine di lago morte la settimana precedente? Le ho tolte ma solo dopo aver visto che stavano inevitabilmente marcendo.
Ciao, anche a me succedeva. Alla fine ho alzato il becco d oca per far sì che l acqua gira e viene mosso in superficie e ho risolto così.. forse anche mettendo qualche pianta galleggiante se non l hai già fatto..
Ragazzi, qualcuno di voi usa l'acqua di scolo del condizionatore per rabboccare l'acquario? In teoria dovrebbe essere simil-distillata.
La patina bianca sono batteri , segno positivo. l'acqua di condensa del condizionatore è priva di sali : la vuoi usare per diluire l'acqua del rubinetto perchè troppo calcarea ?
Sì e no, volevo solo capire se può nuocere, poi se mi dici che non fa male alla fauna della vasca e che l'ideale è fare un mix (in effetti quella del rubinetto è abbastanza calcarea), allora lo faccio volentieri. Di solito la uso per annaffiare, ma questi giorni ne produco più di quanta ne occorra alle mie poche piante.
Grazie anche per la risposta sulla patina. È un po' antiestetica ma fa niente.
Carissimi, qui prosegue tutto benone, le tarte sono arrivate a 4,5 cm di lunghezza del carapace e vanno avanti vispe e dinamiche. Anche i pesci continuano a conviverci, la flotta di gambusie è raddoppiata, con 5 sopravvissuti dall'ultimo parto in nursery.
Vi dicevo della lunghezza delle tarte, so che per sessarle consigliate di aspettare i 6-7cm, ma a una delle due la crescita della coda nell'ultimo mese è stata davvero notevole, quasi quanto la zampa posteriore, mentre all'altra sta rimanendo piccolina, può essere già segno di un papabile maschio?
Allego drammatici scatti mossi
http://alessandrodenti.altervista.or...817_111608.jpg
http://alessandrodenti.altervista.or...817_111543.jpg
Ciao a tutti e grazie come al solito.
Vista cosi' direi di no, nel caso sappi che dovrai allestire una seconda vasca per l'eventuale maschio, quando maturano diventano insostenibili per le femmine negli spazi della cattivita', a meno di avere una grande vasca con molte femmine
Sì, avevo letto cose sul tema, per questo la presenza del codone mi allerta. Effettivamente ho postato delle foto di melma, ma al momento la differenza tra le due tartarughe è corposa: la coda di una è già il doppio dell'altra, il carapace ha una forma differente (la presunta femmina ce l'ha a coppa, il presunto maschio è più... come dire... aerodinamico), idem il piastrone. Comunque circa una volta al mese le misuro e le peso, vi posterò foto migliori.
prima di un anno e mezzo è molto difficile distinguere il sesso e i particolari distintivi sono la coda e - secondariamente - la convessità del piastrone.
il maschio inoltre rallenta la crescita e ad un certo punto sembra fermarsi, o crescere pochissimo.
le restanti differenze non sono significative.
ti converrà postare qualche foto di dettaglio del piastrone quando avranno raggiunto l'età di un anno e mezzo, potrebbe cominciare a distinguersi qualcosa nell'eventuale maschio.
Per chiudere il giro, foto più chiara del retrotreno.
http://alessandrodenti.altervista.or...819_093316.jpg
Ciao, non sono esperto sulla crescita e l'eventuale sessaggio ma per me sono ancora troppo piccole.
Non per contraddire Gibo ma la mia ho potuto sessarla con sicurezza attorno all'anno e uno-due mesi, penso dipenda molto dal fattore letargo, la mia non l'ha fatto perchè non posso farglielo fare purtroppo.
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Vista ora la foto sopra, stavo scrivendo, il dubbio rimane, troppo giovane per sessarlo ora.
Sì, sì, ho colto, questa seconda foto era più che altro per fornirne una decente e condividervi la situazione, dove già a 3 mesi si vedono differenze tra 2 esemplari che poi potrebbero essere completamente insignificanti in termini futuri di sessazione.
Tranquillo, hai fatto bene a mettere le foto, anche a me era venuto il dubbio sul sesso con la mia ma ho dovuto aspettare :yes-:.
E poi, è sempre utile vedere le varie fasi di crescita, serve per quelli poco esperti come me per farsi un'idea di come crescono e se effettivamente una può avere queste differenze rispetto al'altra, del resto si sa, ogni tartaruga è fine a sè stessa quindi le sorprese sono sempre in agguato ;).
Concordo, anche a me serve vedere foto, mi sono cimintata da poco con questa specie e sono molto curiosa!
Ciao ragazzi, le tarte stanno bene, col cambio della stagione mi sono sorte alcune perplessità sull'illuminazione o meglio, con le temperature della zona emersa; le temperature in casa si sono abbassate un po' e, misurandole in vasca, ho notato che sul sughero per il basking si arrivava appena a 29°, con una temperatura della vasca sui 23. Ho provveduto a sostituire la lampada spot da 40w con una da 60w e la zona basking è tornata sui 35°, con iniziale soddisfazione, ma oggi mi lacera il dubbio: ho fatto realmente bene?
Grazie come al solito per i preziosi consigli.
29 e 35 gradi sono temperature nel range accettabile.
vanno bene entrambe.
ciao
posto che una pietra in riva ad un lago esposta al sole di luglio può tranquillamente superare quella temperatura, direi che è un po' eccessivo.
il range consigliato solitamente è 30 / 33 gradi, con una certa elasticità (29 / 35 è ok...).
io ho sempre usato lampade spot da 30 e 40w (le philips ecoclassic satinate, rispettivamente con attacco e14 ed e27, che ahimè non si trovano più).
Niente allora, ieri sera ho lasciato il termometro a lungo sotto la luce e mi stava sui 42 gradi, è troppo. Il problema è che le lampadine da 40w si trovano alogene e scaldano poco rispetto alle classiche a filamento, divenute però introvabili.
Qualcosa mi inventerò, cerco online.
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Ecco, ho trovato questo stock su Amazon, se a qualcuno interessa.
https://www.amazon.it/Philips-306000...+incandescenza
ci sarebbero anche queste che FORSE sono opache
https://www.amazon.it/10-Lampadina-P...+incandescenza
Le Philips Ecoclassic (e omonime Osram) erano alogene (non incandescenza), e due modelli della serie avevano la finitura opaca/satinata.
Io ho sempre usato queste nei 40 Watt (ma anche nei 30w) e riuscivo a portare la zona emersa vicina ai 30 gradi, e le Odoratus facevano basking regolarmente.
Io uso una spot alogena da 50 watt con finitura opaca comperata in un negozio di animali e a una distanza di 20 centimetri sulla zona emersa ho 30° giusti giusti.
La mia odoratus fa basking fin da piccola, non per ore come altre specie tipo le Trachemys ma fa ...... su e giù, poi se non mangia è meno invogliata a riscaldarsi ma ora che un po si sono abbassate le temperature l'ho beccata sulla zona emersa anche se a digiuno :).
Attenzione, le lampade che hai postato non avendo la finitura opaca potrebbero arrecare seri danni agli occhi delle tarta.
Negozi di rettili solitamente le hanno, il prezzo però può cambiare da negozio a negozio anche di 4 euro a lampada.