Re: Le tre vite delle tartarughe
Una tartarughina che si è ben interrata, con un adeguato strato di foglie in superficie a proteggerla dal gelo, supera tranquillamente inverni con temperature sottozero.
Se è ancora sveglia, anche se è già arrivato il freddo io la metterei comunque fuori.
Crea un piccolo recinto, anche solo di 50 x 50 cm, in una zona riparata dal vento e dal sole in modo che eventuali giornate con temperature "primaverili" non la risveglino.
La recinzione deve essere abbastanza alta perché una tartarughina di un anno e mezzo non possa arrampicarvisi e interrata una decina di centimetri.
Togli un po' del terreno presente nel recinto e al suo posto metti della morbida torba.
Copri metà dello spazio facendo una tettoia con qualcosa come delle assi di legno, lasciando l'altra metà a cielo aperto.
Metti la tartarughina nello spazio sotto la tettoia e coprila leggermente con altra torba.
Aggiungi più torba nella metà scoperta in modo che se essa volesse spostarsi e interrarsi fuori, sarebbe più facilitata nel farlo.
Controlla quello che fa e solo quando sei sicura che non è più attiva e non è tornata in superficie, copri tutta l'area all'interno del recinto con 10 cm di foglie.
Tartarughe piccole = foglie piccole. Io almeno faccio così ^_^ e in più aggiungo dei blocchi di polistirolo lungo il perimetro del recinto per isolarlo meglio termicamente. Metto anche una rete di copertura a creare una gabbia completa. Non è strettamente necessario ma è una protezione in più.
Se invece in queste ultime ore si è addormentata, non so che dirti. Non ho mai spostato esemplari già in letargo.
Re: Le tre vite delle tartarughe
Resta ancora una possibilità, in genere cantine e garage hanno temperature troppe alte per consentire il letargo; se si ha disponibile un frigo, anche quelli piccoli da campeggio, si può utilizzarlo come ultima risorsa.
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Re: Le tre vite delle tartarughe
grazie mille a tutti per i consigli preziosi. Domani agisco e vi aggiorno. Sono propensa per fargli il recinto in terra.
Grazie mille davvero [emoji120]
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Re: Le tre vite delle tartarughe
I primi risvegli con relative emersioni dallo strato di foglie ci sono stati un paio di settimane fa, ma solo da qualche giorno hanno cominciato a muoversi nel recinto per il letargo.
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Letargo che nonostante l'inverno mite, è stato uno dei più lunghi che io ricordi.
Oggi ho fatto l'appello (tutte presenti) e ho cominciato a trasferirne alcune nell'ex-orto, ormai totalmente dedicato a loro. Tanto non ho mai trovato la voglia di coltivarci qualcosa ^_^ però ho continuato a piantarci alberi da frutto e sto progressivamente aggiungendo lavanda (per le api) e rosmarino. Ho anche messo delle mangiatoie per poter fare qualche foto a cince, cardellini e simili. Soprattutto ho rifatto l'intera recinzione come programmato. L'altro terreno invece rimarrà quello che in buona parte è già: un uliveto. La zona (per lo meno l'ampia parte recintabile) sarebbe perfetta per un secondo allevamento ma non trovo una soluzione alla mancanza del vantaggio fondamentale che ha il primo: essere inaccessibile.
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A dire il vero ho un po' accantonato l'idea di arrivare a 40 esemplari. Di sicuro quest'anno non ne farò nascere.
Ho anche lasciato predere il progetto di un doppio percorso parallelo e perimetrale per maschi e femmine. Troppo cervellotico! >_< Tra poche settimane dividerò semplicemente a metà lo spazio. ^_^
Prime trasferite in ordine di sonnolenza e inzaccheramento.
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Quelle abbastanza attive hanno subito fatto il giro in cerca di punti deboli della recinzione (illuse). Il resto si è fiondato nella (quasi) nuova casetta.