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  • Sternotherus odoratus

    Sternotherus odoratus è una specie robusta adatta ad essere allevata, con le dovute accortezze, anche dai neofiti.
    Grazie alla sua adattabilità ai nostri climi è possibile allevarla all'aperto tutto l'anno.



    STERNOTHERUS ODORATUS
    di Matteo Vanini

    Regno: Animalia
    Phylum: Chordata
    Classe: Reptilia
    Ordine: Testudines
    Sottordine: Cryptodyra
    Superfamiglia: Kinosternidae
    Genere: Sternotherus
    Specie: odoratus

    Areale di distribuzione:
    E' distribuita in nella parte sud di Ontario e Quebec, nel Maine, Wisconsin, Texas, Florida.

    Caratteristiche fisiche:



    Sternotherus odoratus è una tartaruga di piccole dimensioni che raggiunge da adulta la massima taglia di 13 cm circa, anche se solitamente si riscontrano misure inferiori intorno ai 10-11 cm. Il carapace è fortemente ovale e bombato. Il piastrone presenta due cerniere cartilaginee che ne permettono la mobilità. La forma e dimensione del piastrone però non le consente di proteggere gli arti anteriori e posteriori che rimangono sempre esposti.
    Il colore del carapace è bruno/grigio, così come la pelle. Gli esemplari baby hanno il piastrone nero con disegni giallo/bianchi. Da adulti perdono questa colorazione ed il piastrone si presenta di colore giallo paglia uniforme o con sfumature marroni.

    Dettaglio della testa di una femmina adulta:



    La testa è di forma triangolare con due strisce di colore giallo/bianco che partono dagli occhi ed arrivano alla fine del capo. Gli occhi hanno una pupilla molto grande che permette una buona visibilità in carenza di luce, avendo questa tartaruga abitudini crepuscolari. Il collo è lungo e presenta un numero variabile di barbigli, questi sono più sviluppati sotto la mandibola. E' dotata di ghiandole in grado di secernere una sostanza dall'odore sgradevole da cui prende il nome. Questo è un meccanismo difensivo che serve a renderla poco appetibile ai predatori.
    Benchè non abbia sottospecie sono conosciute variazioni morfologiche a seconda della zona di provenienza,oltre a differenze di taglia pare che gli esemplari provenienti dalle zone più a sud abbiano una testa più grande e una colorazione della pelle più scura rispetto alle popolazioni più nordiche. Lo sviluppo della testa potrebbe essere attribuito ad un adattamento alla differente dieta, le dimensioni maggiori faciliterebbero l'ingestione e la rottura della conchiglia dei molluschi di cui si nutrono.

    Carapace e visione laterale di una femmina adulta:




    Piastrone e visione laterale di un maschio adulto:




    Differenza di colorazione del piastrone di due femmine adulte:




    Dimorfismo sessuale

    In questa specie la caratteristica più evidente è la differenza fra la taglia delle code maschio/femmina. La coda del maschio è di grosse dimensioni, mentre la coda della femmina è piccola e, ripiegata sul lato, non raggiunge la fine del secondo scuto marginale.
    Gli scuti anali hanno differenti angoli. E' possibile sessare esemplari giovani che abbiano raggiunto la taglia di 5 cm circa.

    Dettaglio della coda di un esemplare maschio:




    Dettaglio della coda di un esemplare femmina:




    Mantenimento in cattività.

    Questa tartaruga può vivere all’aperto tutto l’anno poiché sopporta benissimo le basse temperature.
    E' da ricordare che sono tartarughe di indole aggressiva e non amano essere maneggiate, nonostante le piccole dimensioni possono infliggere morsi dolorosi.
    L'alimentazione è prevalentemente carnivora e non accettano di buon grado i vegetali, raramente mi è capitato vederle mente si nutrivano di piante galleggianti(lemna). Possiamo fornire insetti(grilli, blatte, tarme della farina ecc..) pesce di acqua dolce(preferibilmente latterini non eviscerati), chiocciole, lombrichi e pellet di ottima marca e molluschi. Talvolta somministriamo piccole quantità di petto di pollo, è indicato specialmente per incentivare gli animali inappetenti ad alimentarsi.

    Allevo il mio gruppo riproduttivo in una vasca di vetroresina (appositamente studiata per tartarughe acquatiche) di 120x60cm con area terrestre pari ad ¼ della lunghezza totale. Questo facilita il ritrovamento e la raccolta delle uova. Anche le vasche in plastica e grossi mastelli che si usano in edilizia ed agricoltura si prestano bene allo scopo con un costo sicuramente più contenuto. L'allevamento ideale è in un laghetto con zone di acqua bassa e di numerosi appigli e piante. I miei esemplari passano molto tempo in zone con acqua molto bassa, nascoste nella vegetazione e tenendo la testa con gli occhi appena fuori dalla superficie. Raramente le vedo fare basking ad eccezione delle prime ore della mattina e le femmine nei periodi pre deposizione.
    Consiglio la convivenza con le gambusie, in estate si riveleranno sicuramente utili per limitare le zanzare attirate dall'acqua.
    Per l'allevamento all'interno consigliamo un terracquario di almeno 80x50 per una coppi/trio di adulti con acqua bassa ed appigli che possano far raggiungere facilmente la superficie. Benchè queste tartarughe non facciano molto basking consigliamo comunque di dotare la zona emersa di una lampadina spot e di una lampada UVB.
    Un buon filtro esterno, dimensionato adeguatamente, alleggerirà le manutenzioni per la pulizia ed i cambi d'acqua.
    La temperatura dell'acqua consigliata è di 25/26°C, pertanto è opportuno dotare la vasca di un termoriscaldatore.

    Questa specie effettua letargo e si adatta senza problemi al nostro clima, è quindi consigliato per le tartarughe in perfetta salute che hanno raggiunto la taglia di 5/6cm.
    E’ opportuno fare attenzione in questa fase per assicurarsi che avvenga senza complicazioni, consigliamo quindi di monitorare le temperature del luogo prescelto per il letargo prima di alloggiarvi le tartarughe.
    Se vengono lasciate all’aperto è quindi necessario verificare che le temperature siano ottimali, fra i 5 ed i 7°C.
    Preferiamo fare un letargo controllato ai nostri animali per verificarne più facilmente lo stato di salute ed il peso. Questa procedura viene effettuata prelevando le tartarughe in letargo ai primi freddi intensi(solitamente a dicembre quando le temperature scendono sotto ai 5°C per periodi prolungati) e ponendole in contenitori separati riempiti di acqua con un fondo molto spesso di torba bionda di sfango. L’altezza dell’acqua deve permettere alla tartaruga di poter respirare con le zampe appoggiate sul fondo. Queste vaschette vengono tenute in un locale non riscaldato in modo da rispettare le temperature sopra citate. Consigliamo di verificare il peso delle tartarughe durante questo periodo in modo da scorgere eventuali problemi.
    Le tartarughe vengono trasferite all’esterno quando le temperature minime non sono inferiori ai 5°C.

    Gruppo riproduttivo composto da un maschio e quattro femmine:





    Esemplare in superficie, nascosto dalla vegetazione acquatica:



    La taglia riproduttiva per queste tartarughe è dai 6/7cm in su(le femmine maturano a dimensioni leggermente inferiori ai maschi).

    E’ necessario mettere a disposizione una zona emersa con substrato umido e scavabile come torba, fibra di cocco, terriccio o sabbia per permettere alla tartaruga di deporre.
    La femmina scava una buca profonda circa 10 cm dove può deporre da 1 a 9 uova più volte l'anno.

    Le femmine gravide fanno più spesso basking degli altri esemplari e subiscono un sensibile aumento di peso; è possibile sentire le uova(quando sono già calcificate) palpando delicatamente con le dita all'interno delle zampe posteriori, tenendo la tartaruga in verticale con la testa rivolta verso l'alto. Questa operazione è da effettuare con estrema cura e delicatezza perchè le uova potrebbero rompersi causando gravi danni alla tartaruga e perfino la morte. Tuttavia è ultile sapere se la femmina dovrà deporre per tenerla controllata e rimuovere le uova dal nido per trasferirle nell'incubatrice al più presto.
    Mi è capitato più volte di trovare uova dopo molti giorni dalla deposizione e questo ritardo ha influito negativalmente sul risultato di schiusa.
    Nel trasferimento in incubatrice è necessario non ruotare le uova poiché questo ne comprometterebbe lo sviluppo.
    Per assicurarsi di ciò è utile contrassegnare con una matita la parte superiore dell’uovo e quindi posizionarlo nell’incubatrice nella stessa posizione nella quale è stato rinvenuto.
    Le uova sono di forma allungata, approssimatamente di 31x16mm con un peso di 5/6 g.
    Abbiamo posto le uova in una vaschetta di plastica con coperchio forato riempita con vermiculite inumidita con acqua in rapporto di peso1:1 , dotata di una sonda da termometro per verificare la temperatura di incubazione e di un igrometro per monitorare il tasso di umidità.
    I parametri adottati sono stati una temperatura di 28°C e un’umidità del 90%.
    Dopo qualche giorno, se le uova sono fertili, compare una fascia bianca che indica lo sviluppo embrionale, nei giorni successivi tramite la speratura si potranno osservare i capillari fino a vedere l'embrione.
    Con i parametri di incubazione sopra citati le uova schiudono in circa 70 giorni.




    Schiusa e cura dei neonati

    Una volta forato l’uovo, i piccoli possono rimanere al suo interno per alcuni giorni.
    E’ importante non aiutarli ad uscire per evitare pericolose lacerazioni del sacco vitellino.
    Se al momento della schiusa esso dovesse essere ancora presente è necessario tenere i baby separati in incubatrice in vaschette a prova di fuga con pochi millimetri d’acqua da tenere sempre pulita fino al completo riassorbimento dello stesso.
    Alla nascita abbiamo riscontrato un peso di 3g e dimensione di circa 2.5 cm.
    Una volta riassorbito il sacco vitellino, i babies possono essere alloggiati in acquaterrario.
    Un sistema che reputo molto comodo è quello di alloggiarli in una vaschetta di plastica sotto alla quale viene inserito uno spessore da un lato per tenerla inclinata, successivamente viene riempita d’acqua e si crea grazie alla pendenza una zona con acqua più alta (tenuta sui 6cm) ed una più bassa. Alcuni rametti di piante acquatiche(come per esempio la cabomba caroliniana) creano appigli utili ai piccoli per emergere e respirare.
    Non sempre queste tartarughe amano fare basking, tuttavia è opportuno allestire una zona emersa in modo da permettere agli animali di asciugarsi completamente e termoregolarsi, come per gli adulti quest’area andrà attrezzata con una lampada UVB (utilizziamo una compatta fluorescente 5.0) ed una lampadina spot per avere una temperatura di circa 30°C e permettere la termoregolazione.
    Visto il poco volume di acqua utilizziamo un piccolo filtro interno con portata regolabile al fine di non creare troppe turbolenze nell’acqua.
    Alimentiamo i neonati nei primi giorni con chironomus surgelati, artemia salina surgelata, pellets(reptomin) ed in seguito con la stessa dieta degli adulti.

    Sequenza di schiusa di Sternotherus odoratus in incubatrice:






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    Piastrone di un giovane esemplare nato da un giorno, si possono notare i residui del sacco vitellino:



    Baby in incubatrice, in attesa che il sacco vitellino si riassorba:




    I piccoli appena nati sono davvero piccoli, ecco la comparazione con una moneta da 10 Cent €:



    Esemplari nati da pochi giorni:





    I nuovi nati vengono alloggiati in una vaschetta con livello dell'acqua molto basso:




    Legislazione: Sternotherus odoratus non è considerata specie a rischio ed è di libera vendita.

    Bibliografia:


    http://wbd.etibioinformatics.nl/bis/turtles.php