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  • Nate le prime Angonoka

    Il periodo dell’accoppiamento per le Astrochelys yniphora inizia ai primi di dicembre e le deposizioni solitamente iniziano verso fine dicembre, nelle immediate vicinanze delle grandi piogge che probabilmente influiscono in negativo sulla percentuale di schiusa delle uova di solito bassissima nelle prime deposizioni. Questa tesi è avvalorata dal fatto che la percentuale di schiusa delle ultime deposizioni è notevolmente più alta. Ai danni fatti dalle piogge vanno aggiunti quelli dati dalle formiche e dalle termiti che distruggono nidi ed uova.



    L’utilizzo di una incubatrice artificiale anche se necessario alla luce delle precedenti considerazioni è una novità dopo 25 anni di incubazione naturale e data la rarità delle uova da inserire si è deciso di andare con i piedi di piombo in quanto ancora non si conoscono i parametri precisi per le uova di questa specie ed il rischio di perderne parecchie era concreto. Dopo attente valutazioni si è deciso di prelevare dai nidi a terra 12 uova da inserire nell’incubatrice donata dal Tarta Club Italia e studiata in collaborazione con la Fiem incubators dotata di due temperature di lavoro(diurna e notturna) con doppio sistema di riscaldamento e raffreddamento a celle di Peltier e di doppia protezione (meccanica ed elettronica).

    L’incubatrice è entrata in funzione ai primi di aprile quindi le uova erano già a terra da un mesetto, i parametri ed i risultati potrebbero essere stati influenzati da questo primo breve periodo e si potranno fare confronti negli anni a venire.
    Dopo aver a lungo studiato le temperature del Madagascar e delle zone di origine delle Astrochelys yniphora e Astrochelys radiata e delle esperienze di alcuni allevatori Europei di A. radiata, il nostro parere era quello che i tempi di schiusa in incubatrice sarebbero stati molto inferiori dei 10 mesi in natura, quindi abbiamo impostato la programmazione delle temperature e umidità, tenendo conto di questa tesi. 
Infatti, alla fine luglio, abbiamo detto al responsabile del centro di riproduzione di aumentare gradualmente la percentuale di umidità dal 70% all'80/90%, simulando così l'arrivo delle prime piogge(ancora molto lontane).
    Nonostante la sicurezza di aver studiato tutto nei minimi dettagli c’era da parte nostra una grande attesa per queste uova e la mail del 22 agosto che ci annunciava la nascita della prima Angonoka in incubatrice ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo!
    Nei giorni successivi sono nate altre sei baby per un totale di sette uova schiuse su 10 risultate fertili, questa la situazione finale dell’esperimento:
    7 baby nati e sopravissuti
    1 baby nato con sacco vitellino ancora non assorbito e morto successivamente
    2 baby morti nell’uovo
    Il baby nato con sacco vitellino da riassorbire con una maggiore esperienza da parte del personale del centro probabilmente si sarebbe potuto salvare e la causa delle due morti all’interno delle uova è quasi sicuramente dovuta alla temperatura troppo elevata. Questo ci porta a sperare positivamente per la percentuale di nascite per il prossimo anno perché entrambi questi problemi sono facilmente superabili.
    L’articolo completo: http://www.tartaclubitalia.it/nata-la-prima-angonoka#
    maura72 and itatrino like this.