Sul fatto che gli esemplari cresciuti in Italia possano essere più resistenti di quelli importati non ci piove, come è vero che molto spesso le nabeulensis di cattura sono fortemente stressate e parassitate e muoiono come le mosche.
Ma, in linea generale, escludendo quindi singole situazioni soggettive che rappresentano rare eccezioni e dipendono anche dalle diverse latitudini ed altitudini del nostro Paese, trattandosi di una specie nordafricana, nel suo areale (costa del nord della Tunisia) non fa letargo ma solo un breve periodo di bruma a temperature nel range 5-10° C, di durata non superiore ai due mesi. Per cui allevarla in Italia, come ho scritto sopra, non è impossibile, ma di certo impegnativo e difficile.