Direi da subito. In recinti molto ampi, diciamo che gli animali riescono a fare da sé, almeno in parte, e con molto grandi intendo qualche centinaio di metri quadrati. Altrimenti esistono dei preparati ad uso avicolo (ricordiamoci che le tartarughe sono parenti alla lontana degli uccelli, essendo essi discendenti diretti dei dinosauri o, come sarebbe meglio definirli, dinosauri volanti) arricchiti con vitamine e minerali. A questi, che gli animali trovano per esempio in feci, bacche ed insetti, vanno aggiunti gli acidi grassi omega3. La soluzione migliore sarebbe l'olio di semi di lino, ma è altamente instabile e dunque la miglior alternativa è l'olio di fegato di merluzzo, ben più stabile. Per quanto riguarda le proteine, vanno cercati preparati con un tenore proteico non superiore al 20%. I migliori candidati sono i prodotti per cani in crocchette. Volendo, e spendendo un po', ho visto delle alternative con solo proteine di origine vegetale, indubbiamente migliori. Percentuali proteiche maggiori, premesso che l'integrazione proteica va data unicamente nel periodo estivo quando il metabolismo dell'ainmale è in grado di smaltire le scorie delle proteine in eccesso, sono da bandire assolutamente in quanto sovraccaricano i reni e alla lunga provocano degli agglomerati solidi che se non riconosciuti e distrutti in tempo (assai difficile per altro), porteranno alla morte alcuni animali.
La regola di buonsenso è quella di dare l'integrazione non quando l'animale è affamato, ma dopo un lauto pasto a base di vegetali, non più di due o tre volte a settimana da giugno a metà settembre.