Questi sono prezzi tra allevatori attenzione quelle di illegali sono piu care con la scusa del cites che il piu delle volte è falso
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Questi sono prezzi tra allevatori attenzione quelle di illegali sono piu care con la scusa del cites che il piu delle volte è falso
Ultima modifica di giordanoponti; 26-02-2013 alle 19:39
Lo so non c'entra niente ma volevo chiedere quali sono questi enormi costi ... Il CITES senza microchip e veterinario quanto costa effettivamente ??? Perché "purtroppo " su siti di annunci si trovano thh a meno di 50€ e penso siano senza documenti ...
Ma come si fa a passare da 50 a 180 euro ??? Il cites costa 80 euro????
Non è il pezzo di carta in se che costa, è la trafila burocratica a far lievitare il costo dei CITES commerciali. In Italia ad oggi, quando nasce una Testudo le spese iniziano con i 15 euro da versare con bollettino postale, poi le spese del veterinario e del microchip, altri 15-20 euro (dipende dal vet). In altri stati comunitari il costo del CITES è ZERO in quanto non si deve far nessun versamento e non è ancora obbligatorio il microchip entro l'anno di nascita.
Per essere l'immacolato componente di un gregge bisogna innanzitutto essere una pecora.
(Albert Einstein)
Personalmente ho interpellato l'Autorità di Gestione Cites a Roma riguardo a questa disparità di prezzi, e la risposta è stata che in linea di massima solo Germania ha 6-8€ e non ci sono stati a costo zero... In ogni caso il chip mini diverrà obbligatorio via via in tutta Europa.
Per essere l'immacolato componente di un gregge bisogna innanzitutto essere una pecora.
(Albert Einstein)
Vero, ma se vai in Francia e Spagna siamo sui 20€, e certamente i 3€ con la Rep. Ceca non sono granché. Purtroppo a Roma fanno i conti con quello che entra in Italia in numeri significativi. Ora, non mi risulta che dalla Polonia arrivino numeri significativi di animali, ma certamente non è così per Germania, Slovenia, Rep. Ceca e Ungheria.
Sui tempi, è drammaticamente vero quello che dici, tuttavia eccezion fatta quando la commissione non era stata rinnovata, i tempi di attesa biblici che dobbiamo subire grazie alla nostra invadente e pervasiva burocrazia, sono relativi alle domande per il riconoscimento dell'allevamento, difatti una volta superato questo scoglio le risposte arrivano con la prima commissione disponibile. Il problema non è in questo caso Roma, ma i ritardi da parte degli uffici periferici nel trasmettere le domande.
Una tartaruga nata in Ungheria che già poche settimane dopo la nascita riceve il cites, costa all'allevatore infinitamente meno rispetto ad uno italiano. Innanzitutto non ha costi di gestione e le perdite le scarica subito all'acquirente, dunque l'italiano deve invece attendere di poter inserire il microchip e sostenere una cifra non insifferente in quanto questo ha l'obbligo di fare a tutti i nati, anche quelli che non ha intenzione di cedere o seplicemente non riesce a cedere. In questo caso le probabilità di un certto numero di perdite è tutt'altro che irreale, che si traduce inoltre in perdita economica anche se prima dell'inserimento del microchip, dunque il costo degli animali deve necessariamente far recuperare quanto speso. Facendo un rapido conto prendendo ad esempio un allevatore tedesco che ha il cites in 10gg per una baby appena nata e gli costa 6€ ad esemplare + 1€ di scheda fotografica e vende la tartarughina a 60€, il suo ricavo sarà 53€ a cui dovrà togliere il cibo per i genitori e la corrente dell'incubatrice suddiviso per il numero di animali da cedere e facciamo che il ricavo netto si aggiri sui 45€. Ora, per mantenere il medesimo ricavo netto, l'Italiano deve aspettare fin'oltre un anno prima di avere il certificato che pagherà 15,49€ + 1,3€ di bollettino postale, cioè 16,79€. Ma prima di ciò avrà dovuto pagare 15-20€ per ogni piccolo per il microchip ed il veterinario! Mettiamo si tratti di 30 piccoli, la spesa sarà da subito non meno di 450€ che intanto ha speso e non recupera. A quanto deve vendere un animale che intanto ha un anno più di quello del tedesco? I piccoli mangiano, hanno bisogno di spazi idonei, spesso hanno bisogno di essere sverminate, e questo per almeno un anno intero. Vogliamo che non siano quei 10€, ma è ottimistico, di spesa ad esemplare? Ci vogliamo mettere il costo delle telefonate e di carburante per l'anda e rianda dell'ufficio Cites? Altri 5€ ad esemplare? Per non contare il tempo perso che è sempre denaro ma è difficilmente quantificabile... Dunque 45€ + 10€ + 5€+ 16,79€ + 15€, totale 91,79€ ed un'incidenza delle spese di 46,79€ pagati ben prima di poter recuperare ciò con la vendita degli animali. Dunque 31,79€, che arrotonderemo a 30€ di prezzo in più rispetto allo stesso animale venduto dal tedesco. Vero è poi che chi acquista dal tedesco sperando di fare l'affare, in realtà va a spendere di più, ma intanto è il tedesco ad aver fatto saccoccia!Questa è la dimostrazione come la burocrazia deprime l'Italia e spiega il perchè certi stati hanno sentito meno la crisi e possono essere più competitivi di noi. Scusate la divagazione pertinente, ma fuori tema...
Il certificato costa quasi 17€ Italia, tenendo conto del costo del bollettimo postale. Il punto non sta qui, ma sul fatto che inizialmente tutti gli animali vanno in un unico certificato e poi questo viene scisso e quei soldi si perdono o, meglio, vanno ad aumentare l'incidenza sul singolo animale. Il microchip più il veterinario (onesto) viene a costare tra i 15€ e 20€, ma per piccoli numeri si può salire. Il piccolo poi deve ripagare le spese sostenute per l'alimentazione sua e dei genitori, la corrente, i recinti e gli altri eventuali costi. In sostanza se puoi dare via 20 piccoli, questi devono ripagare i costi vivi più gli altri dell'allevamento. Ovviamente deve pure rimanere qualcosa, no? Dunque il prezzo con Cites può variare anche molto e dipendere dal valore di mercato della specie. In sostanza, perchè rimangano 30-40€, il prezzo deve aggirarsi sugli 80€-90€ per una baby. Il prezzo poi cresce con l'età dell'animale e va ad assestarsi sul prezzo di mercato. Se queste cifre vengono superate può darsi che si tratta di animali particolari o, se aniali particolari non sono, basta cercare prezzi più concorrenziali. Si capisce che animali venditi in Italia sotto i 70€ sono evidentemente senza documenti! Discorso differente in caso di baby estere, dove magari il cites costa 6€ e non c'è l'obbligo del microchip. Ovvio che non appena entrano in Italia vanno microchippate ed il certificato va aggiornato pagando i 17€ di prima. Dunque alla fine non c'è molta convenienza ad acquistare animali con certificato fotografico...
Ok grazie mille siete sempre fantastici e rapidissimi finalmente sono riuscito a capirci qualcosa !!!! Grazie ancora!!!!
Bhé come scritto in altro post, le mie due Ex Baby ..... appena le ho comprate, ho recuperato il foglio di Cessione e il loro CITES ....... sono andato a registrare il tutto alla Forestale .....
Bhé dopo un mesetto mi telefona una signorina del ufficio Cites che mi dice che le mie trarte erano sotto indagine ......
A Parte il dispiacere per le due tartarughe che mi ci ero affezionato ...... ho avuto paura che me le portassero via .....
Praticamente, é risultato da un indagine approfondita, che le mie tarte non potevano essere vendute, poiché, nate in Germania, e gia´vendute in slovacchia ........ e dalla Slovacchia erano state rivendute al negoziante che me le ha vendute a sua volta a me ....
Secondo la Forestale, questo era irregolare, poiché il negoziante, conosciuto da loro come persona seria ed affidabile, non avrebbe potuto vendermi le due Boetgeri piu´piccoline .....ma avrebbe potuto solamente regalarmele.
Quindi a me hanno rifatto il cites trasformandolo in "A" e non hanno fatto risultare il negoziante come intermediario, come se io le avessi comperate direttamente dalla Germania, perché mi diceva la forestale, che in vendita le tarte non possono fare piu´di due passaggi !!!!!
Quindi nel male, ho trovato persone serie, professionali e che soprattutto, hanno capito la mia "INNOCENZA" per aver acquistato tartarughe, che potevo avere solo in regalo .....
Quindi mi hanno fatto il regalo del CITES con allegato A, adibito alla vendita e riconosciuto io come allevatore .
Fatevi voi un idea ...... per fortuna al mondo ci sta gente che vuole veramente bene agli animali !!!!
Ultima modifica di SiTozzo; 04-03-2013 alle 16:26
Non e' cosi.
Ci sono alcuni CITES fotografici stranieri che riportano appunto la clausola "valido per una sola transazione al di fuori del Paese di origine", e quindi possono essere vendute una sola volta al di fuori del paese di origine.
Chi le ha prese la prima volta, avrebbe dovuto convertire il CITES dopo aver applicato il microchip per poterle rivendere.
Di fatto, quello che hai fatto tu, che non avevi certo colpa.
Comunque e' una cosa risaputa, da almeno un paio d'anni si e' messo in guardia dall'acquistare animali con CITES fotografici proprio per questa clausola.
Nel tuo caso, piu che di amore per gli animali, si e' trattato semplicemente di usare il buon senso e capire che non c'era volonta' di reato o quantomeno di fare furbate.
utente non attivo
ha non lo sapevo, in questo forum non si finisce mai d ´imparare, grazie !!!!