Fantozzi va in letargo!

Ciao a tutti!
Anche per Ugo il letargo si avvicina sempre di più... e con il suo letargo, i miei dubbi! Ho letto le discussioni riguardanti la tana e il terreno, oltre che le linee guida, ma vorrei sottoporvi lo stesso la mia situazione per sicurezza! (sono un po’ apprensiva, ma è la mia prima volta!)
Ugo adora stare a ridosso del muro quando non è attivo:
Ma purtroppo ho scoperto da poco che la sua adorata zona sotto il muro è piena di cemento a pochi centimetri sotto terra, quindi credo non sia assolutamente adatta per il letargo! Spero tanto non la scelga perché mi sarebbe difficile se non impossibile smuovergli la terra!
Io avevo pensato a questa casetta, costruita in previsione di una notte di potenziale grandine:
Ho visto che le foglie di fico secche (il mio giardino non offriva di meglio in quel momento) sono state apprezzate per ripararsi!
Ho quindi due domande da sottoporre a voi che ne sapete mooooooolto più di me:
1. come rifugio, anche in previsione del letargo, può essere adeguato quello in mattoni o è meglio costruire una casetta di legno da interrare? È alto circa il doppio della tartaruga, quindi diciamo 10 cm o poco più...
2. scavando per interrare il recinto il mese scorso, ho scoperto che sotto terra ci sono molti sassi: quando scaverò per smuovere la terra sarà sufficiente rimettere il terreno al suo posto? O tolgo i sassi? Ed è consigliabile che aggiunga torba e/o sabbia?
Grazie come sempre per la disponibilità a condividere la vostra esperienza!

Ciao Fantozzi, non ti preoccupare per il cemento sotto al muro.
La tarta se trova cemento cerca un altro posto.

Se allestisci rifugi vanno bene sia in legno sia in mattoni, l'importante è che siano senza fondo.

Se smuovendo la terra trovi pietre o sassi grossi è meglio che tu li tolga.
Puoi anche rimuovere completamente il materiale e sostituirlo con una miscela di terrigccio e torba.

Le foglie di fico vanno bene.
L'altezza del rifugo non è rilevante ai fini del letargo.

Ciao

Cerca un punto abbastanza riparato dove vedi che la tarta staziona più volentieri.
Se la terra è dura smuovila fino a 20 cm o più se riesci e aggiungi terra morbida (sabbia o torba) e la mescoli con la terra del posto. Se metti una casetta (senza il fondo..solo appoggiata sulla terra) e la tarta si ritira lì per il letargo, la ricopri con fieno e foglie secche. Mi raccomando fieno e non paglia e meglio se è quello fine triturato che si raccoglie in terra nel luogo dove si ammassano le balle di fieno. Non ti preoccupare dell'umidità che è necessaria al normale letargo.
Se hai modo invece fai un bel cumulo di fieno e sotto fai dei tunnel con qualcosa che tiene sollevato appena da terra... vedrai come apprezza!!

Ciao brangianit, il fieno messo così ti dura per tutto il letargo o lo sostituisci periodicamente?
Lo copri in qualche modo?
In caso di forti e continue piogge (come quelle della scorsa estate) come diventa?

Ciao

Cosi alto dura tranquillamente diverso tempo. Il bello è che sotto forma morbido humus e vi si mantiene umidità giusta. Non lo copro in quanto la pioggia non entra se non nel primo strato, ovvero non si inzuppa. La paglia invece è molto più permeabile e si infradicia prima. Per rendere tutto più "morbido" poi ogni tanto metto qualche rametto di potatura tipo quelli di olivo... Creano "sacche" vuote che le tarte adorano. Ho notato anche che le baby non piramidalizzano in questo ambiente. Il suggerimento viene dal buon tartamau. Sul suo sito si vedono bene i cumuli di fieno.

Ciao brangianit, volevo farti una domanda.
La decomposizione dei resti vegetali con la formazione di humus comporta l'emissione di gas naturali e un innalzamento elevato della temperatura del cumulo. Questi due fattori non sono pericolosi per le tartarughe durante il letargo?
Non sarebbe meglio utilizzare materiale quasi completamente decomposto o mischiandolo con una parte di fieno in modo che non si sprigionino grandi quantità di gas e alte temperature?

Originariamente Scritto da Daniel191

Ciao brangianit, volevo farti una domanda.
La decomposizione dei resti vegetali con la formazione di humus comporta l'emissione di gas naturali e un innalzamento elevato della temperatura del cumulo. Questi due fattori non sono pericolosi per le tartarughe durante il letargo?
Non sarebbe meglio utilizzare materiale quasi completamente decomposto o mischiandolo con una parte di fieno in modo che non si sprigionino grandi quantità di gas e alte temperature?

È vero, il cumulo così fatto provoca un innalzamento della temperatura, ma è anche con questo sistema che li sotto non ghiaccera mai
Inoltre non penso che la produzione di gas sia pericolosa, anche perché le tarte nel letargo hanno le funzioni vitali ridotte al minimo e sono al di sotto del cumulo......sottoterra

Consiglio la visione dell'allevamento professionale Testudoalbino: https://www.facebook.com/media/set/?...9601763&type=3
Io sono solo un copiatore di cose fatte da chi è molto molto più esperto di me

Grazie a tutti! durante il letargo proteggerò Ugo mettendo sopra il suo rifugio una gabbietta (senza fondo) di 1x1x0,7m a maglie strette, per precauzione.
Ritenete che debba essere protetto tutto l'anno da una rete posta in alto sul recinto? Ha 3 anni, non capisco se sia soggetto all'attacco di gazze (che non vedo ormai da luglio) o se sia già abbastanza grandicello!

Ciao, io ho tarte del 2010 e non rischio

Lui è di ottobre 2011! Allora sto tranquilla! Grazie!