2) piante: niente piante ancorate al substrato, per consentire una semplice manutenzione della vasca. Piante prelevate dal laghetto, ceratofillo (fluttuante) e azolla (galleggiante), di poche pretese e filtranti. Avrò poi i rami del pothos, da fissare in qualche modo ai bordo-vasca superiori in modo che non cadano in acqua marcendo.Il photos tanto crescerà verso il basso dal bordo, quindi non cascherà probabilmente in acqua... al massimo fuori.
Si, come anche no, sai che dipende da come è fatta la plafoniera.3) coperchio: rimuoverei totalmente il coperchio lasciando la vasca aperta.
In teoria si, ma attento ad una cosa: se il filtro aspira troppo velocemente e l'acqua non riesce ad arrivare al bocchettone in tempo (deve comunque passare per le radici e gli altri materiali che metti nel filtro interno) ti ritrovi l'ultimo scomparto a secco con il filtro che pesca aria.4) filtro: la prima idea è stata rimuovere lo scatolato interno con il taglierino, come già fatto sulla vasca 80x30. Poi ho visto che le siliconature combaciano con quelle della vasca, e ho pensato ad una soluzione particolare. Mantenere il filtro interno, forando eventualmente la prima divisoria nel caso decida di tenere il livello d'acqua più basso. Inserire nel vano riscaldatore un paio di talee di pothos, soluzione che ho visto adottata in un grande negozio sulle loro vasche, in modo che il primo vano venga riempito dalle radici del pothos. Secondo vano con lana/spugna/cannolicchi. Nel terzo vano, anzichè montare la pompa, inserisco la presa del filtro esterno (jbl e901) in modo che anche sia protetta e non scalabile. Mandata del filtro esterno in vasca con spray-bar posta sopra il pelo dell'acqua e distante dalla zona ermersa, quindi anch'essa non scalabile.
L'acqua entrerebbe nel filtro interno (aspirata dal filtro esterno) e poi passerebbe nel filtro esterno. Se funziona (?) avrei in sostanza un doppio filtraggio, prima interno poi esterno, coadiuvati dal pothos.
Prima di installare tutto... fai qualche prova tecnica.
Esteticamente la soluzione con 2 compatte e relativi portalampada mi pare bruttina. Avere una luce diffusa da neon è molto diverso che da due sorgenti puntiformi con riflettori.5) illuminazione: ho già la lampada spot (jbl halodym uva) su portalampada a pinza del brico. Non intendo montare la UVB, posto che la tarta/e passeranno buona parte dell'anno all'esterno in terrazzo (primavera) e in laghetto (estate). Per le piante potrei montare una plafoniera ad appoggio per acquario aperto, ma anche optando per i modelli t5 economici (venduti solo con lampade 1000K da sostituire con 6500k e/o 4000k), finisco per spendere una settantina / ottantina di euro. In negozio si va dai 100 euro in su. Come alternative pensavo a due plafoniere WAVE COSMOS 20W per dolce, spendendo comunque una cinquantina di euro. Ultima alternativa: altri due portalamapda a pinza del brico, con due compatte a risparmio energetico da 6500k oppure 6500+4000 con wattaggio da vedere (es. 26W con lumen equivalenti 100W incandescenza), da piazzare sul bordo vasca opportunamente distanziate (la forma della compatta e l'assenza di una plafoniera/riflettore portano comunque ad una diffusione della luce inefficiente).
Questa è la plafoniera che ho io (la versione da 120 cm) PLAFONIERA SUN SUN HDD LAMPADE NEON 2x T5 ULTRASLIM PER ACQUARIO BORDO VASCA W | eBay
Io ho rimosso i 2 neon in dotazione (10000 K, un TANTINELLO TROPPO) con un solo neon, da 28 W (t5 High Efficiency ECO della Osram) e l'illuminazione garantita è sufficiente.
Non ha uno scopo nè di fitostimolazione nè di sorgente di UVB, quindi il suo flusso di 2800 lumen è sufficiente, contro i 4400 della sua versione HO (high output).
Il costo del suddetto neon da 120 cm è di 4 euro scarsi (da un grossista di materiale elettrico).
Insomma, se devi spendere 50 euro per le compatte, spendine 60 per la plafoniera... o guarda nei nostri cari siti di usato.