Io non ho la competenza per schierarmi a favore dell'"anteriore" o del "posteriore"...ho sentito veterinari specializzati sostenere, in maniera convincente, sia una teoria che l'altra.
Per quanto mi riguarda l'hanno stabilito proprio loro, quindi sta a loro mettersi daccordo
Se proprio devo dire la mia, penso cambi poco in termini di praticita' e sicurezza, la cosa fondamentale e' che sia una mano qualificata a farlo.
Ecco, questo punto finora l'abbiamo trascurato, se non vado errato (non ho letto tutto) dovrebbe esistere la possibilita' che il veterinario si pronunci ed emetta un certificato che possa posticipare l'inserimento del microchip, o sbaglio?Ad ogni modo la mia veterinaria le cui credenziali sono ben note ed ha anni di esperienza solo ed esclusivamente in ambito di rettili, esotici, pesci non inoculerebbe mai un microchip seppur mini ad una baby di pochi centimetri ed io son d'accordo con lei!
Nel 99% di successi io leggo un insuccesso di troppo se si tratta delle mie tartarughe![]()
Ci vogliono per legge? Bene, prenderanno un certificato che ne attesta l'impossibilità a procedere con l'inoculo!
Questo penso sia un ragionamento da persona "sana", o "integra" o come preferiamo definire.
E' una delle possibilita' sensate e ragionevoli, alla fine non e' obbligatorio fare nascere decine o centinaia di esemplari e doverli dare via.
Allo stato attuale ci sono 3 possibilita' legali, che ognuno puo' scegliere in base alle proprie convinzioni o motivazioni:
A:Fare nascere un tot di animali, quelli che ci si puo' permettere di tenere in casa (basta la denuncia di nascita, senza sbattimenti di chip ecc) e stop.
B: Non farli nascere per non avere motivi di stress o altro (mica e' un obbligo, non lo e' per nessun detentore di nessun animale)
C. Farli nascere in numero XX e decidere di adeguarsi alle norme che ne regolano il commercio (perche di questo si tratta).
Non mi pare ci sia nulla di drammatico in questo, o sbaglio?