parto sempre dal presupposto che ognuno sceglie quali alimenti consumare e quali no...chi siamo noi per giudicare chi si ciba di cavallette fritte, tortini a base di formiche, larve di palma arrosto, serpenti e coccodrilli, topi e iguane, nidi di rondine e zuppa di pipistrelli?...e l'elenco potrebbe continuare...

certo, ci viene da storcere un pochino il naso (forse anche "molto"), ma la cucina rispecchia le tradizioni dei popoli e vanno comunque rispettate...magari anche scoperte e conosciute

mi viene in mente un episodio accaduto qualche anno fà: eravamo a cena in un ristorante specializzato in grigliate di carne. accanto al nostro tavolo avevamo una famigliola di turisti (italiani). quando il cameriere ha suggerito un ottimo filetto di cavallo, la signora ha storto il naso ed a voce alta, scandalizzata e schifata, ha detto: "ma stiamo scherzando...carne di cavallo?!?". ora, io quel filetto l'avevo ordinato! cosa avrà pensato quella famigliola di me?! che non amo gli animali? non è vero..li amo tutti!
dalle nostre parti si consumano tanti di quei prodotti che, magari altrove, possono essere considerati "orripilanti"...mi viene in mente "su call'è crapittu",una sorta di formaggio...più correttamente "caglio", ricavato dallo stomaco dell'agnellino da latte macellato subito dopo la poppata (per molti una prelibatezza) che viene venduto nel suo "involucro naturale"(appunto lo stomaco) oppure "su casu marzu", un formaggio spalmabile molto saporito che ha la caratteristica di avere dei vermini bianchi (tanti!) vivi e saltellanti e questi non sono altro che larve di una mosca particolare....

non occorre andare oltre mare...anche le nostre regioni hanno qualche piatto che a tanti può far storcere il naso...non per questo siamo dei mostri o cavernicoli...utilizziamo ciò che la natura ci offre...a noi resta solo scegliere secondo gusto e coscienza...

scusate la lungaggine