Siete arrivati a conclusioni un po' ardite. Dire che tra i nati a temperatura costante noto un tasso di esemplari che stentano a fare letargo e di conseguenza hanno una mortalità più alta, non vuol dire che qualcosa cambia a livello di dna, ma forse durante lo sviluppo questa condizione muta qualcosa. Cosa sia nessuno lo sa, ma ci sono tanti studi che evidenziano come le condizioni di incubazioni influenzano svliluppo, colore e fitness dei nascituri. Personalmente non ho inventato nulla, semplicemente notavo che i piccoli nati in incubatrice a temperatura costante durante l'inverno emergevano spesso, mentre quelli nati magari a fine settembre in terra sparivano e te li ritrovavi tutti a primavera quando tra quelli che non volevano fare letargo ovviamente una ghiacciata imprevista ne uccideva un certo numero. Da quando poi sono passato ad un ciclo di incubazione ricreando le condizioni osservate in terra, non ho più avuto di questi problemi. Ripeto, parlo di numeri significativi di centinaia di esemplari.
In ogni caso negli anni successivi i sopravvissuti imparavano a fare letargo, proprio come i genitori o i nonni avevano fatto a loro volta.
Altro discorso ad estendere tutto all'epigenetica, territorio della genetica ancora da esplorare e pieno di particolarità in quanto in alcuni casi al momento della gametogenesi le mutazioni di questo tipo sembrano azzerarsi ed in altri no. Più negli animali che nelle piante. In ogni caso è certo che l'ambiente altera l'espressione dei geni ed in alcuni casi queste alterazioni possono diventare ereditarie. Tutto ciò è fondamentale per l'adattabilità di un organismo in quanto se ci si dovesse affidare unicamente alle mutazioni genetiche tutto sarebbe molto più lento ed i cambiamenti repentini provocherebbero la morte immancabilmente.
In ogni caso la mia osservazione è che si possano indurre letargo in popolazioni di Testudo che normalmente non lo fanno, ma hanno nel loro patrimonio genetico la possibilità di farlo, se non che abituati a determinate condizioni climatiche ormai hanno "disimparato". Ricordiamoci che l'ultima era glaciale si è conclusa 11000 anni fa, tempo non sufficiente per avere grandi mutamenti genetici. 900 anni fa il nord Africa, per esempio, attraversò 4 secoli in cui c'era un clima come il nostro con inverni freddi e neve.
Altro discorso sono le specie a diffusione tropicale, che probabilmente nella loro storia evolutiva hanno incontrato eventi estremi molto più indietro nel passato. In ogni caso sarebbe interessante fare qualche prova...
Un mio amico sta facendo questo con una Chersina baby lasciata in serra fredda, ed al momento a parte che l'animale si dimostra attivo quando c'è il sole, non dimostra particolari problemi...